Qualcuno degli appassionati di Star Wars nella sua accezione ludica ricorderà un gran bel gioco intitolato Star Wars: The Queen’s Gambit (TQG), uscito subito dopo il film The Phantom Menace (e che alcune “malelingue” definirono la cosa migliore di The Phantom Menace). Si trattava di un gioco per due giocatori della Hasbro in cui veniva ricostruita la breve ma intensa campagna militare di Naboo su quattro diversi campi di battaglia: scontro di fanterie tra Gungan e Battledroids della Federazione dei Mercanti, incursione nel palazzo da parte della Regina Padmé e delle sue guardie, scontro nello spazio tra Anakin “Will be Vader someday” Skywalker e tutta la flotta della Federazione, e infine il duello mortale che vede QuiGon Jinn ed il suo padawan Obi Wan Kenoby opposti all’assassino Sith Darth Maul. Bello, vero?
Beh, ora la Hasbro ci sorprende con un gioco assai simile a questo, ma con un titolo decisamente fuorviante: Risk Star Wars Edition (RSW). Infatti, sebbene il titolo richiami esplicitamente Risk (e quindi Risiko per i più smaliziati), il gioco non ha assolutamente nulla in comune col famoso gioco della Hasbro, se non la presenza di dadi a sei facce. Ma andiamo per ordine.
In RSW, due giocatori si affrontano nella battaglia clou della trilogia classica (e della storia della galassia di Star Wars): la battaglia di Endor. Anche in RSW, come in TQG, ci saranno diversi campi di battaglia per i due contendenti, che prenderanno rispettivamente le parti dell’Impero e della fecci… ehm, dell’Alleanza Ribelle. RSW è ben dotato dal punto di vista dei materiali, e va menzionato che ne esistono due versioni, di cui una “Black Series Edition” un po’ più ricca di materiali.
La plancia di gioco (a forma di TIE Advanced) fa da campo di battaglia per moltissime miniature: i Ribelli possono schierare X-Wing, Y-Wing e B-Wing, oltre al Millennium Falcon; l’Impero può contare sulla classica grande quantità di TIE Fighter, e sulla presenza imponente dello Star Destroyer classe Super chiamato Executor. Nella versione standard di RSW, l’Executor ed il Falcon sono rappresentati da segnalini in cartone, mentre la Black Series Edition avrà due miniature, oltre alla miniatura della Morte Nera (nella versione standard rappresentata semplicemente dal centro della plancia di gioco) e degli Stormtrooper Imperiali (che nella versione standard sono dischetti di cartone con la scritta +1, e vedremo tra poco il perché). Ci sono poi gli immancabili dadi a sei facce, e due mazzi di carte (uno per l’Impero ed uno per i Ribelli); le carte rappresentano le azioni possibili e sono fornite di sole immagini, in genere due (alcune carte ribelli ne hanno tre), che rappresentano le azioni tra cui si può scegliere giocando quella carta.
Lo scopo del gioco è abbastanza semplice: il giocatore Imperiale e quello Ribelle si alterneranno nel compiere azioni scelte tra quelle disponibili sulle carte che giocheranno di turno in turno. Queste azioni serviranno ad eliminare le navi avversarie, o a progredire nelle due battaglie “secondarie” (Endor e Duello). Il giocatore Ribelle vince quando riesce a distruggere la Morte Nera, mentre l’Impero vince quando distrugge tutte le navi madre ribelli.
Ciascun giocatore posiziona le sue forze, come descritto sotto, poi pesca sei carte dal proprio mazzo, e la partita può iniziare. In ogni turno, i giocatori scelgono tre carte e le giocano coperte dinanzi a sé, per poi risolverle in ordine, una alla volta, a turno.
Lo scontro avviene su tre campi di battaglia diversi:
1 – il centro della plancia, diviso in settori, si usa per la battaglia nello spazio attorno alla luna boscosa di Endor, in cui le navi ribelli cercano di distruggere la nuova Morte Nera protetta dallo scudo planetario (al centro della mappa). Il giocatore ribelle piazza il Millennium Falcon sulla mappa, e tutti i suoi caccia sulle 6 navi principali (ciascuna è un tassello sul bordo della mappa), mentre l’Impero posiziona alcuni dei suoi TIE nei settori attorno all’Executor. Le navi ribelli e la Morte Nera sono immobili, mentre l’Executor si può spostare, come anche il Millennium Falcon.
Distruggere tutte le navi in un settore permette di pescare e giocare subito una carta dal proprio mazzo (non dalla propria mano, quindi a caso).
2 – il pannello solare destro (guardando la plancia) rappresenta lo scontro sulla luna boscosa di Endor. Si tratta essenzialmente di una pista segnapunti su cui i Ribelli possono avanzare. Ogni casella è contrassegnata da un valore numerico che i ribelli devono ottenere coi dadi (per ogni valore eguagliato o superato, si avanza di una casella). L’Impero può posizionare le sue truppe d’assalto, una per casella, per dare un +1 al valore della casella, ma le truppe sono limitate, quindi bisogna fare attenzione a quando usarle. I Ribelli, invece, devono arrivare allo scudo planetario e distruggerlo per permettere alle navi di colpire la Morte Nera.
3 – il pannello solare sinistro rappresenta invece lo scontro tra Darth Vader e Luke Skywalker davanti al trono dell’Imperatore Palpatine (oltre che due segnapunti per i danni del Falcon e dell’Executor). Se Luke muore, l’Impero gioca immediatamente 4 carte dal proprio mazzo. Se Vader muore, i Ribelli fanno lo stesso. Ma se Luke riesce a convertire al bene Vader, i Ribelli eliminano anche l’Imperatore, e quindi pescano e giocano ben 6 carte.
Quando si gioca una carta, il giocatore dichiara quale delle azioni rappresentate vorrà usare, e ne può usare una sola per carta. Le azioni permettono di agire nei diversi campi di battaglia, ma in un solo campo alla volta. Lo scontro principale, nello spazio, avviene a colpi di dadi, ed ogni nave ha un valore oltre il quale viene colpita (p.es. TIE e X-Wing vengono colpiti con 3+). La Morte Nera può sparare direttamente alle navi madri, e ogni nave madre ribelle distrutta porta con sé tutti i caccia che trasportava. L’Executor può sparare o mettere in gioco TIE, ma se viene distrutto, tutti i TIE imperiali in riserva vengono distrutti e rimossi dal gioco.
Il duello tra padre e figlio avviene scegliendo il simbolo della spada laser, e togliendo un punto ferita all’avversario. L’Impero può usare i fulmini della Forza per infliggere ben tre ferite a Luke, ma se Vader ha tre o meno punti ferita rimasti, i Ribelli possono usare un’azione speciale per cercare di convertirlo ed infliggere così danni pesantissimi all’Impero (essenzialmente morte di Vader e dell’Imperatore, ahimè).
Infine, lo scontro sulla luna boscosa è stato già illustrato più sopra, e se i ribelli arrivano al generatore dello scudo, la Morte Nera può essere attaccata da qualsiasi caccia o dal Falcon.
I Ribelli vincono se la Morte Nera viene distrutta, l’Impero vince quando ha cancellato dallo spazio tutte le navi Ribelli. Semplice, efficace. La pace è una menzogna, esiste solo la passione.
RSW, quindi, non ci sembra abbia nulla in comune con Risk, e forse il titolo che campeggia sulla scatola è assai fuorviante. Come suggerisce Tom Vasel in una sua video recensione, questo gioco avrebbe potuto chiamarsi in tanti modi diversi, ma non è Risk. Aspettiamo quindi di provarlo in maniera approfondita (magari nella Black Series Edition), ma nel frattempo possiamo dire che questo RSW si presenta come l’erede di TQG, e che sembra un gioco rapido (la scatola indica una durata di 45 minuti) e divertente, anche se con un bel po’ di dadi da tirare.
La Forza, a quanto pare, scorre potente nella Hasbro.