sabato 23 Novembre 2024

Millennium Blades: come ti simulo un GCC

Molti appassionati di giochi da tavolo sono stati contagiati, almeno una volta, dal mondo dei GCC (Giochi di Carte Collezionabili, o, in inglese, CCG Collectible Card Game) come avvenuto a D. Brad Talton Jr., che da questa esperienza ha preso spunto per creare Millennium Blades CCG simulator card game, un titolo che vorrebbe raccogliere tutti gli aspetti che ruotano intorno a questa tipologia di giochi come il collezionismo, la compravendita, il deckbuilding, la partita amichevole e quella torneistica ed altro ancora. A vedere il successo della campagna sulla piattaforma di crowdfunding sembra che molti abbiano creduto in questo progetto, e anche noi di Gioconomicon proviamo qui a fare la sua conoscenza.

Millennium Blades è un gioco da tavolo in cui i partecipanti dovranno simulare di essere degli appassionati di GCC e affrontare tutti gli aspetti che questo comporta, vale a dire, comprare buste di espansione, vendere, comprare e scambiare carte, costruire un mazzo ed infine partecipare ad un torneo. Ognuna di queste attività permetterà di ottenere punti e alla fine della partita chi avrà il maggior numero di punti sarà dichiarato vincitore.
Scopriamo quindi come il sistema di regole, già condiviso online, darà vita a questa simulazione.

I materiali di Millennuim Blades sono composti principalmente da carte, divise a loro volta in set che si differenziano per tipologia e valore. Un po’ come le espansioni di un GCC, infatti troviamo il  set base (formato da 118 carte), 11 set di espansione con carte più specializzate ma più potenti, poi ci sono 9 set Premium, 8 set Master (ciascuno composto da 12 carte),10 set Promo (4 bronzo, 3 argento e 3 oro di 6 carte ognuno) con carte particolarmente potenti e/o con possibilità di costruire tattiche particolari e 2 set Metagame (6 carte ognuno). Inoltre nella scatola sono presenti delle plance negozio e aftermarket, in cui si possono comprare buste o effettuare compravendita di carte, plance double face del giocatore dove verranno posizionate le carte di cui vogliamo servirci, varie banconote (i millennium dollar), necessarie per acquistare e mercanteggiare,carte personaggio e token vari. Le carte sono caratterizzate da vari elementi come Valore, Tipo, Elemento, Effetto e rarità e ognuna di queste ha effetti specifici nel gioco.

Durante il set up vengono presi e mischiati insieme il core set, 5 set di espansione, 4 set premium e 3 set master. Da questo mazzo comune vengono poi prese 9 carte e distribuite coperte sulla plancia del negozio, Infine, 3 set promo(uno per tipo) sono posizionati ognuno in un apposito spazio del negozio. Queste saranno tutte le carte che si potranno giocare durante la partita. 

Una partita a Millenium Blades è divisa in 3 parti uguali composte a loro volta da due fasi, la fase di deckbuilding e la fase torneo. La fase di deckbuilding si divide in tre parti: all’inizio vengono pescate casualmente 6 carte per giocatore e si scopre una carta metagame (che caratterizza questo momento di gioco, attribuendo particolari bonus ai giocatori che riusciranno a soddisfare le condizioni ivi riportate); dopodiché si avvia il timer impostato su 7 minuti, scaduti i quali si pescano altre 6 carte per giocatore, si sostituisce la carta metagame e si giocano altri 7 minuti. Infine si giocheranno ulteriori 6 minuti, senza però poter fruire di una nuova pesca di carte. Durante ciascuna fase a tempo, tutti i giocatori agiranno contemporaneamente e potranno fare qualunque delle seguenti azioni in qualsiasi ordine:  

·         Costruire il proprio mazzo, ovvero posizionare le carte che si vogliono giocare in torneo in un’apposita area della propria plancia con il limite massimo di 8 carte, 1 deck box e 2 carte accessori, ma potendo anche scegliere di averne di meno alla fine di questa fase.

·         Organizzare una collezione, cioè posizionare le carte con cui si vuole organizzare una collezione in un’apposita area della propria plancia denominata “area collezione”. Le carte così usate devono però essere tutte o dello stesso Tipo o dello stesso Elemento.

·         Comprare un’espansione al negozio, ovvero prendere una carta dalla relativa plancia (pagando il costo riportato sul dorso) e rimpiazzarla con un’altra dal mazzo generale, senza però poter capire se l’acquisto sarà stato conveniente o meno.

·         Fondere carte dalla propria mano per ottenere carte Promo, scartando cioè da 5 a 9 carte dalla mano per ottenere una carta Promo scelta casualmente.

·         Vendere carte all’aftermarket, cioè posizionare sulla relativa plancia a faccia in su le carte che si vogliono vendere, prendendo l’equivalente valore in Millennium Dollar dalla banca. Dopo l’azione, il giocatore che l’ha eseguita dovrà inoltre porre un proprio token su ciascuna delle carte così vendute, facendo attenzione al fatto che, se esaurisce tali gettoni, non potrà vendere altre carte. Tuttavia, egli potrà riprendere quelli messi su carte successivamente acquistate o, in ogni caso, tutti quelli adoperati quando si arriva alla fine della fase. E’ importante sottolineare che questa azione non potrà essere svolta nella terza parte scandita dal timer.

·         Comprare carte dall’aftermarket, cioè prendere la carta che interessa pagando il costo equivalente alla banca.

·         Scambiare carte con altri giocatori, purché lo scambio sia tra carte di uguale valore. Tuttavia, se i giocatori concordano che uno scambio favorisce una parte, questa può aggiungere alla contropartita delle carte amicizia che varranno punti vittoria a fine partita. Ovviamente, il numero di carte amicizia da aggiungere fa parte dell’accordo.

Al termine della fase di deckbuilding si conteranno i punti derivanti dalla collezione ottenuta, che saranno funzione del numero di carte posizionate nella propria area della collezione (ovviamente a un maggior numero di carte accumulate corrisponde un punteggio superiore),  e si darà inizio alla fase torneo.

All’inizio della fase torneo i giocatori posizionano le loro carte accessori e deck box negli appositi spazi  della propria plancia e prendono in mano le carte del proprio mazzo. Nel proprio turno ogni giocatore deve giocare una carta e può attivare una azione. Queste ultime di solito sono presenti sulle carte accessori o vengono garantite tramite l’effetto di alcune carte di altra tipologia, ma ognuna può essere fatta una sola volta per torneo e solo in particolari fasi dello stesso (ad esempio quando si gioca una carta o alla fine della sfida o in un altro momento specifico). Se un partecipante esaurisce la propria mano, sarà costretto a passare. La fase torneo termina quando tutti i giocatori hanno giocato un massimo di 6 carte o quando tutti hanno passato. Durante il torneo si accumuleranno punti classifica, alla fine, si stilerà la graduatoria in base a questi, assegnando punti vittoria a seconda della posizione raggiunta da ogni giocatore distribuendo a ognuno una ulteriore carta promo casuale. Giova notare che i punti e il valore delle carte promo saranno crescenti in funzione del torneo giocato: in altre parole, il primo torneo varrà meno del secondo e questo meno del terzo.

Al termine della terza fase torneo si sommeranno tutti i punti guadagnati in precedenza,oltre a quelli ottenuti dalle Carte Amicizia e dai soldi accumulati e colui che avrà il totale maggiore, sarà il vincitore della partita.

Come si è potuto notare in questa analisi del regolamento, in Millenium Blades l’autore ha provato a includere molti, se non tutti, gli elementi che caratterizzano il mondo dei GCC, dalla gestione del mercato alla composizione del mazzo, fino anche ai rapporti di amicizia che si instaurano durante degli scambi o nei tornei. Tutto questo è stato inserito in una meccanica a tempo che sembra abbastanza caotica, ma probabilmente si adatta bene alla frenesia che un GCC classico ispira a volte negli animi dei suoi appassionati. Anche i molteplici set di carte presenti, immaginiamo, dovrebbero poter ben ricreare le sensazioni di applicare strategie di gioco sempre diverse con differenti possibilità di “combo” che, nella fase torneo, dovrebbero trovare la loro massima espressione.

Per di più, il regolamento prevede diverse varianti che permetteranno ai giocatori di adattare lo scorrere del gioco alle proprie preferenze, ad esempio aggiungendo le carte personaggio o trasformando la fase a tempo in una a turni, oppure modificando le regole del mercato ed altro ancora. 

In conclusione, per verificare se Millenium Blades abbia centrato il bersaglio o meno, dovremo attendere di provarlo con attenzione, ma  chi si è incuriosito può comunque leggere il regolamento qui e approfondire così la conoscenza di questo interessante titolo.
I GCC, lo sappiamo bene, sono molto apprezzati e praticati anche in Italia, chissà che Millenium Blades non possa ambire a una localizzazione prima o poi.

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