martedì 24 Dicembre 2024

Dreamwars – lo steampunk horror non sarà mai più lo stesso?

Dreamwars è un progetto lanciato sulla piattaforma Kickstarter dalla Royal Art Games. Si tratta di un gioco cooperativo, da 1 ad 8 giocatori, ambientato in un mondo steampunk-horror (e, aggiungeremmo, anche un tantino fantasy). La storia è facile da riassumere: i giocatori si troveranno ad esplorare la città-stato di Halfen, una delle più ricche tra quelle sopravvissute all’Impero che si è sgretolato nei decenni passati. Gli umani di Halfen hanno trovato il modo di imbrigliare il potere delle Dreamstone, e costruire così incredibili macchine – un monumento all’ingegno umano ed una porta verso la nuova era della tecnologia. 

Naturalmente gli umani non sono soli su questo mondo, e sono stati tanto stupidi da ignorare la storia (è tipico, d’altronde): le loro città sono costruite sui resti di antiche civiltà un tempo fiorenti ed ora nascoste nell’ombra: gli Evarin, che hanno rinnegato le Dreamstone, ed i Wildkin, i feroci dominatori delle foreste pluviali, alleati ora con gli Evarin. Solo i Devar, assoluti maestri nell’arte della tecnologia, abitano il mondo apertamente, dividendosi tra le città umane e le caverne vulcaniche dove poter usare il magma per alimentare le loro incredibili creazioni.
Non pensate, tuttavia, che queste razze siano le sole sensienti al mondo… orrori impronunciabili vivono nelle caverne e negli oscuri crepacci, pronti a precipitarsi come un’onda di piena sugli ignari cittadini. Tali orrori sono capeggiati da grandi menti malvage, contro le quali solo un pugno di esploratori e combattenti può fare la differenza. A questo servono gli eroi, no?

Bene, Dreamwars è un gioco di avventura, in cui i giocatori interpreteranno un gruppo di eroi che andranno in giro tra vari posti strani in città e fuori, cercando artefatti misteriosi ed equipaggiamenti sufficientemente potenti per scoprire e distruggere la Grande Nemesi di turno. Dreamwars è il primo titolo della Royal Art Games, nuova casa editrice tutta italiana che esordisce sul mercato proprio con questo gioco ideato da Enrico Castagnoli e Antonio Scaccino. Quella in corso è in realtà la seconda campagna di finanziamento, non che la prima sia andata male, ma è stata interrotta per una migliore collocazione temporale rispetto all’offerta di giochi in corso su Kickstarter. La seconda campagna è partita pochi giorni fa e, ancora una volta, ha raggiunto il suo main goal in pochissimo tempo.
Il gioco, sotto molti aspetti, sembra ricordare non poco parecchi adventure-game in circolazione, basati sulla cooperazione e con una componente narrativa, ma l’ambientazione ed il sistema a scenari sembrano distaccarsi un po’ dall’ottimo modello dei giochi d’avventura horror e fantasy degli ultimi 10 anni. La possibilità di giocare ben 70 diversi scenari in più di 9 Ordalie (così gli autori del gioco hanno deciso di chiamare le avventure), ed il fatto che in ogni partita il nemico principale cambia, preannuncia per questo Dreamwars un’elevata rigiocabilità, almeno sulla carta. Tutto sommato, i giochi di avventura steampunk non sono poi tanti (potremmo citare l’ottimo ed italianissimo 011 che si è avvalso della partecipazione speciale dei Therion), e quindi Dreamwars potrebbe risultare interessante per gli appassionati del genere.

Dreamwars offre un bel po’ di materiale nella scatola base. Il gioco si svolge su un’unica mappa, che rappresenta le varie aree da esplorare per i nostri eroi. La mappa presenta sul bordo un segnatempo su cui si sposterà il segnalino del tempo (ovviamente un orologio, essendo in tema). I personaggi ed i mostri potranno spostarsi nelle aree della mappa, che sono divise in caselle e locazioni. Le caselle sono di vario tipo (acqua, foresta, muratura, etc.), mentre le locazioni sono caratterizzate da effetti diversi (mercati, edifici di guarigione, locazioni di incontri). I personaggi, rappresentati da miniature, si spostano sulla mappa – ma così possono fare anche le creature dell’ombra e la stessa Nemesi, rappresentate da segnalini che riportano i dati essenziali delle creature. I personaggi nella scatola base sono 8, e al momento in cui vi scriviamo ne è stato sbloccato un nono tramite stretch-gol.
Eventi, incontri, ed equipaggiamento sono rappresentati da diversi mazzi di carte. Gli Eventi rappresentano il modo in cui il mondo “reagisce” all’avanzare della corruzione, e sono divisi in tre differenti mazzi a seconda della fazione a cui appartiene la Nemesi scelta. Le Avventure vengono usate quando gli eroi si trovano in una locazione di incontri, e sono divise in mazzo Città e mazzo Outlands; infine l’Equipaggiamento rappresenta oggetti, armi, armature e tutto quel che può servire contro le forse dell’oscurità, ed è diviso in diversi mazzi: oggetti comuni, oggetti tecnologici, Dreamshard e Cantici.
Ogni Eroe ha la sua scheda, come anche ogni Nemesi, su cui ci sono tutti i dati fondamentali per giocare, incluse le caratteristiche (per gli Eroi esse sono 4 base: Mischia, Abilità, Tecnologia, Arcano).  Dreamwars include anche diversi segnalini e dei dadi a 6 facce per gestire il caso nelle varie meccaniche di gioco.

Diamo quindi una rapida occhiata alle regole per cercare di capire come si sviluppa una partita di Dreamwars. Il setup è semplice: si posiziona la mappa sul tavolo, l’orologio viene messo nella casella 1 del segnatempo, e si sceglie o si estrae il primo giocatore; poi ciascun giocatore riceve un eroe a caso, ed il primo giocatore estrae a caso una Grande Nemesi che sarà il nemico principale della partita. Si mescolano e si piazzano i mazzi di carte necessari al gioco, e poi ciascun eroe raccoglie il suo equipaggiamento base ed i suoi punti vita. Infine, si prepara l’Orda della Nemesi, cioè tutte le creature che rispondono alla Nemesi scelta, rappresentate da segnalini che vanno messi in un contenitore opaco. La Nemesi scelta determinerà anche quale Ordalia e scenario i giocatori dovranno affrontare.

La prima fase di gioco è la fase Eventi, in cui si sposta di una casella l’orologio, e poi si pesca una carta Evento. La carta Evento pescata ha degli effetti e determina quali e quante creature appaiono sui vari portali, oltre a definire la posizione delle stelle nel cielo, che può influenzare alcune abilità della Grande Nemesi.

Nella seconda fase, la fase Eroi, i giocatori compiono le proprie azioni ed i propri movimenti. Ogni Eroe ha un valore movimento che determina il massimo numero di caselle che può percorrere. Le azioni, invece, sono in genere sempre 2, e possono essere “spese” per attaccare, intonare un Cantico, Meditare, o usare le abilità di un luogo. Le azioni vengono effettuate con una prova sulla caratteristica relativa: p.es. Intonare un Cantico richiede una prova su Arcano. Una prova si effettua così: si identifica la caratteristica relativa, si aggiungono i vari modificatori, e si otterrà quindi un valore finale (p.es.: ho Arcano 3, il modificatore è -1, quindi il valore “bersaglio” sarà 2). Si tira quindi un dado, e se si ottiene meno o uguale del valore bersaglio, la prova è riuscita. Un tiro di dado di 1 è sempre un successo, indipendentemente da eventuali modificatori del tiro, così come un tiro “naturale” di 6 è sempre un fallimento (e può causare malfunzionamenti negli oggetti). Semplice.

Durante la Fase delle Nemesi, le Nemesi (cioè i mostri) si spostano, e quando una Nemesi è nella stessa casella dell’Eroe, tenterà di attaccarlo. Se l’attacco dovesse andare a segno, l’Eroe perde un determinato numero di punti vita. Quando i punti vita scendono a zero, l’Eroe è in punto di morte, ma può essere ancora salvato. Un Eroe può restare in punto di morte per un numero di turni pari al suo massimo di punti vita, dopo i quali, muore e viene eliminato dal gioco insieme a tutto il suo equipaggiamento. Fine. Naturalmente il giocatore che controllava lo sfortunato Eroe potrà sceglierne un altro e rientrare in gioco, qualora lo volesse (il rientrare in gioco è del tutto opzionale).

Ciascuna Ordalia conta diversi scenari con diverse regole speciali e condizioni di vittoria; a seconda di come si sono comportati gli Eroi, l’Ordalia definirà quale scenario giocare dopo quello appena concluso, fino ad arrivare alla conclusione dell’Ordalia ed alla vittoria dei giocatori, o alla morte di tutti gli Eroi (e in tal caso tutti perdono).

Dreamwars sembra un gioco abbastanza rapido, semplice da capire e dalle meccaniche mutuate un po’ da altri titoli simili, ma rimescolate in una nuova ambientazione. Dalla lettura del regolamento, abbiamo a che fare con un gioco fortemente derivato da titoli come A Touch of Evil (Flying Frog, 2008), con pochissime variazioni sul genere, la più grande delle quali è il gioco a scenari. In attesa quindi di una robusta prova su strada, probabilmente potremmo raccomandare di seguire la campagna di finanziamento di Dreamwars a chi non ha mai giocato A Touch of Evil, ma anche e soprattutto agli entusiasti di questo e di altri titoli d’avventura che cerchino nuove ambientazioni e nuove sfide da provare; se invece non fate parte dei fan dei giochi di avventura horror, potreste comunque trovare interessante la serie di miniature che riempiranno questa scatola e che, sicuramente, stanno contribuendo al successo di questa campagna di finanziamento.

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