mercoledì 25 Dicembre 2024

Star Saga – dungeon crawling nel futuro dell’umanità

Per quanto l’esordio di Mantic nel dungeon crawling sia stato accompagnato da pareri controversi, il suo Dungeon Saga ha sicuramente avuto un effetto dirompente tra i fan di questo genere. Quindi, fedele al vecchio adagio “battere il ferro finchè è caldo”, la società di giochi e miniature inglese ha ben pensato di proporre un nuovo DC, intitolato Star Saga, ed ambientato nell’universo di Warpath (il gioco di battaglie sci-fi della Mantic). La piattaforma di lancio è ancora una volta Kickstarter, dove il gioco sta conquistando nuovi backer ora dopo ora… 

In Star Saga, da 1 a 4 giocatori impersoneranno altrettanti Mercenari assoldati dal cattivissimo Blaine, ed impegnati in missioni non proprio “limpide”, mentre un altro giocatore avrà il ruolo del Nexus (il Master), e si occuperà di gestire avversari, trappole e scenari di gioco. Quindi anche Star Saga si configura come un DC classico, con un giocatore “contro tutti”.

Il progetto di finanziamento su Kickstarter è partito da poche giorni, ma il gioco è già ampiamente finanziato e ci si aspettano molti stretch goal, come negli altri KS della casa inglese. Va ricordato che la gestione del KS di Dungeon Saga non è stata affatto condotta bene dalla Mantic, e una buona dose di sviste è stata riscontrata anche in molte delle regole avanzate ed opzionali che sono state presentate successivamente. Una parziale ammissione di colpa si trova infatti nel cappello introduttivo all’annuncio del nuovo gioco sul blog ufficiale; quindi Star Saga parte con il vantaggio di essere derivato da Dungeon Saga, e certamente la Mantic avrà imparato dai propri errori – dimostrandolo sin dalla struttura del progetto, con due espansioni già incluse nel pledge (che è unico), una ideata per costruire Mercenari personalizzati, e l’altra per creare avventure personalizzate, oltre a quelle incluse nel gioco. Star Saga vanterà inoltre un’impostazione ancora più story-driven del suo fratello fantasy, con eventi unici che accadranno in ogni missione e renderanno l’esperienza di gioco maggiormente immersiva.

Nella scatola base sono contenute 31 miniature (4 eroi, 3 boss, e 24 minion), 10 porte in plastica tridimensionali, segnalini vari, dadi personalizzati a sei facce, mappe, carte, regole ed una campagna con 10 missioni; i backer riceveranno inoltre le due espansioni (ciascuna costituita da manuali e carte necessarie), una miniatura bonus del noto cattivo Blaine, ed un sacchetto portadadi (oltre ad una stampa autografata e la versione pdf delle regole). Al momento di scrivere siamo prossimi al terzo stretch goal che consiste in delle pose alternative per le miniature dei minion, dopo che sono stati già sbloccati gli arredi in plastica tridimensionali a sostituzione dei segnalini in cartoncino e probabilmente qualche ulteriore plancia per costruire i dungeon.

La Mantic ha inoltre immediatamente rilasciato la versione Alpha del regolamento, che può essere giocata facilmente con proxy e tile da qualche altro DC (tra quelli citati nelle regole c’è anche Project: Pandora, che era un po’ la versione sci-fi di Dwarf’s King Hold). Le regole per giocare alle missioni introduttive ed alla prima vera missione sono disponibili online, con tanto di carte e schede dei personaggi, ma la casa di Nottingham specifica che naturalmente le regole finali potrebbero cambiare, anche e soprattutto usando il feedback dei giocatori.

Le regole base di Star Saga differiscono relativamente poco da quelle di Dungeon Saga, ma le differenze risultano essere piuttosto importanti e dovrebbero dar vita ad un gioco abbastanza diverso dal suo omologo fantasy, per cui in questa breve anteprima (che, sottolineiamo, si riferisce alla versione alpha delle regole e non a quelle definitive) indicheremo le differenze principali introdotte in Star Saga rispetto al predecessore, mentre per tutte le altre regole che sono rimaste uguali, vi rimandiamo alla nostra anteprima ed alla nostra recensione di Dungeon Saga.

Dadi: i dadi che si usano in Star Saga sono personalizzati, con ogni dado provvisto di quattro tipi di facce diverse: vuoto, successo minore, successo maggiore, successo critico. Questi quattro tipi di facce sono a loro volta differenti come simboli nei due colori di dadi: i rossi (attacco) hanno i simboli di esplosioni, mentre i blu (difesa) quelli di scudi di grandezza diversa. La lettura dei dadi in uno scontro risulterà quindi più immediata rispetto a Dungeon Saga, e la risoluzione del combattimento, come vedremo, richiederà un tiro in meno.

Punti di Rinforzi: sono segnalini analoghi ai cumuli d’ossa di Dungeon Saga, ma i Mercenari non vi si possono posizionare sopra, né possono ostruirli con oggetti; possono tuttavia disattivarli e renderli non operativi.

Azioni: dopo il movimento, oltre alle azioni note (sparare, attaccare in mischia, aprire e chiudere porte, interagire con gli arredi) i Mercenari possono accedere ai terminali del computer.

Linea di vista e fuoco: mentre il raggio delle armi è Lungo o Corto come in Dungeon Saga e si misura allo stesso modo, in Star Saga ci sono regole precise per la linea di vista. Una miniatura può sparare ad un’altra solo quando può tracciare una linea continua ed ininterrotta dal centro della propria casella ad un qualsiasi punto della casella avversaria, sempre che l’avversario sia in raggio dell’arma con cui si vuol sparare. Inoltre, se non è possibile tracciare la linea di vista verso ogni parte della casella bersaglio, quest’ultimo è considerato in copertura, ricevendo bonus alla difesa. Le miniature in copertura possono ora tentare colpi a casaccio (pot shot, in originale), cioè uscire dalla copertura, sparare e tornare in copertura: essenzialmente, si sporgono per sparare, ed in questi casi la miniatura viene considerata essere in una casella libera adiacente solo ai fini della propria linea di fuoco (ma il raggio viene calcolato sempre dalla casella originale).
Alcune armi, infine, avranno sagome specifiche per i loro effetti (come granate e lanciafiamme).

Combattimento: l’attaccante tira i dadi rossi, il difensore quelli blu. Ogni livello di successo in attacco può essere annullato solo da un livello di successo in difesa uguale o superiore: per esempio, se ottenessi un successo minore e due successi maggiori, il mio bersaglio dovrebbe ottenere almeno un successo minore e due maggiori (o tre maggiori) per parare tutti i colpi. Ogni successo in attacco non bloccato è una ferita inflitta al bersaglio: contro i minion, ogni ferita viene indicata con un apposito segnalino, e quando il bersaglio ha un numero di segnalini ferita uguale o maggiore al suo valore di punti vita, viene eliminato; contro i Mercenari, ogni ferita va a posizionare un segnalino sulla scala dei danni della scheda (esattamente come in Dungeon Saga).

Terminali: i terminali possono essere usati per sbloccare porte chiuse, e per intaccare le difese del Nexus. Operare su un terminale funziona come un combattimento, solo che i Mercenari usano il valore Tech invece che il valore di combattimento.

Interazione: sarà adesso possibile interagire con molti arredi per cercare oggetti. Il Nexus avrà una specifica riserva di carte per ogni missione, ed i Mercenari tireranno un dado per la ricerca, guadagnando la possibilità di pescare una o più carte a seconda del livello di successo ottenuto. Sarà anche possibile distruggere gli arredi, incluse le porte.

Fase Nexus: il giocatore Nexus ha una fase quasi identica a quella dell’Overlord di Dungeon Saga, eccetto che nelle carte Ordine è indicato un valore di Rinforzi, che indica quante miniature di Minion possono essere piazzate fuori dalla mappa in attesa. I Minion in attesa possono essere fatti entrare nella mappa attraverso i Punti di Rinforzi nei turni successivi. Inoltre, il Nexus avrà alcune carte Evento, che devono essere giocate appena pescate e servono per far progredire la storia dello scenario.

Scudi: alcuni oggetti forniscono scudi ai Mercenari, che funzionano essenzialmente come punti ferita aggiuntivi (indicati in blu sulla traccia delle ferite). Questi scudi si ricaricano lentamente ma costantemente alla fine di ogni round.

Oscurità: come accadeva in Project: Pandora, anche qui è previsto il combattimento al buio. Infatti, il Nexus potrà in diverse occasioni spegnere le luci nell’area dove si trovano i Mercenari. D’altro canto, questi ultimi potranno riattivare le luci trovando un terminale per farlo.

Altre regole: sarà possibile, come annunciato, giocare in solitario. Anche qui si useranno delle carte specifiche per un Nexus “automatizzato”, che stavolta saranno più precise e curate rispetto a quanto avvenuto per Dungeon Saga. Inoltre, la Mantic starebbe lavorando ad un sistema di simboli per dare un minimo di intelligenza artificiale ai nemici che nel contempo non appesantisca la semplicità del sistema di regole. I designer stanno inoltre lavorando alle meccaniche per gestire lo Stealth, per rendere alcune missioni più impegnative e meno “shoot ‘em up”.
Anche il gioco campagna è implementato sin dall’inizio, ed oltre ad equipaggiamento e punti esperienza, i Mercenari ottengono Punti Vittoria, formando una riserva di PV che Blaine potrà usare per dare ai suoi Mercenari più informazioni ed oggetti speciali man mano che la campagna va avanti.

Le regole per le due espansioni sono ancora in fase di scrittura, ma è già noto che la prima espansione permetterà di creare personaggi usando un sistema di abilità divise in varie linee (quindi man mano che i Mercenari aumenteranno di livello potranno specializzarsi), mentre la creazione delle avventure personalizzate include un mazzo di nuove carte evento e carte speciali per il Nexus ed anche nuove carte equipaggiamento.

Non ci resta che aspettare l’uscita del gioco per scoprire se questo Star Saga arriverà davvero alle stelle, ma siamo fiduciosi nel fatto che la Mantic abbia fatto tesoro delle esperienze precedenti, e sarà in grado di pubblicare un prodotto davvero valido in un campo piuttosto povero di concorrenti, dato che veri e propri DC di fantascienza sono davvero rari. Naturalmente, vista la presenza consolidata della linea Dungeon Saga in Italia, siamo confidenti in un prossimo annuncio di localizzazione per combattere anche nella lingua di Dante in nome del profitt… ehm, di alti ideali nell’universo di Star Saga. 

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