mercoledì 25 Dicembre 2024

PLAY 2017 – The Way of Panda: con Pendragon azione e strategia nella Cina che fu

Il 2017 in casa Pendragon Game Studio ha tutta l’aria di essere un anno dai molteplici spunti di interesse. Oltre al consolidamento di alcune linee affermate – pensiamo ad esempio a “Coloni imperiali” – sono infatti in arrivo vari titoli inediti per il mercato italiano, con l’obiettivo chiaro di aggiungere originalità ai prodotti in commercio, materiali di qualità, prezzi accessibili e tante ore di divertimento.

Ha colto di sorpresa anche la nostra redazione l’annuncio, avvenuto in esclusiva ai nostri microfoni nel corso dell’ultimo PLAY a Modena, dell’imminente localizzazione di Evolution, titolo di genesi russa che ricrea l’avanzamento delle specie in natura in base alle leggi della biologia reale.

Ma le sorprese alla kermesse emiliana per l’editore milanese sono state numerose. Addirittura due le anteprime “a porte chiuse” svolte da Pendragon, infatti, per presentare due titoli di ambientazione simile, già inseriti a catalogo per i mesi a venire: stiamo parlando di “Xi’An” e “The way of Panda”. Oggi ci concentreremo su quest’ultimo, un peso medio che a dispetto del nome saprà coinvolgere i giocatori più esperti e, insieme, portare a un gradino più in alto i neofiti del gioco da tavolo.

Perché “The Way of Panda” dovrebbe acchiappare i nuovi adepti del mondo boardgame? Anzitutto, per le illustrazioni, che ricordano da vicino il successo cinematografico della Dreamworks “Kung Fu Panda”, in cui il simpatico animale impara l’arte del combattimento in un crescendo di risate.

Ebbene, in questo gioco da tavolo a firma di Andrea Mainini, Walter Obert e Alberto Vendramini da 2 a 4 giocatori saranno alla guida di un trio di panda desiderosi di ristabilire l’ordine in una regione imprecisata della Cina di qualche secolo fa. I nostri tre animali antropomorfi saranno agghindati come un guerriero (rosso), un mercante (verde) e un monaco (blu). Ciascuno di essi presenta abilità speciali riportate nella plancia personale di ogni giocatore, in cui sono raffigurate due colonne di caselle vuote, dove, svolgendo determinate azioni, potremo migliorare le caratteristiche dei nostri avventurieri e, insieme, generare combo di punti per il conteggio finale.
Complessivamente, sono tre le sfere su cui il gioco prende vita in simultanea: la plancia giocatore su cui sono riportate le proprietà dei panda, un tabellone centrale con la mappa e una plancia delle azioni, sistemata a fianco, che racchiude l’aspetto indubbiamente più strategico del gioco, in base a cui gli avversari muoveranno le proprie figure e compiranno le scelte più determinanti.

Cominciamo col dire che il tabellone principale raffigura città e strade su cui dovranno muoversi i nostri panda: scopo ultimo sarà quello di liberare le vie di collegamento dai temibili briganti e, insieme, riportare alla prosperità i centri urbani abbandonati, per mezzo della costruzione di cancelli, mercati o pagode. Chiaramente queste opere di riqualificazione del territorio, oltre che portare serenità e orgoglio nei nostri spiriti, ci assicureranno punti vittoria!
Tutte queste attività possono essere svolte scegliendo le relative azioni nella plancia laterale. Su di essa sono raffigurate quattro colonne (tre in base al colore rappresentativo del panda prescelto e una neutra) incrociate con sei righe, numerate da 0 a 6 in base ai punti richiesti per selezionare una casella sulla riga corrispondente. La suddivisione, in sintesi, non rappresenta altro che un lungo elenco di azioni, in cui è possibile scegliere tra movimenti, potenziamenti dei propri panda, costruzione o combattimento e così via.
Come si attivano le azioni? Al proprio turno, il giocatore piazza almeno uno dei cubetti azione che riceve in dotazione all’inizio del match. A seconda dell’azione scelta, sarà necessario spendere uno o più cubetti: attenzione, però, perché questa regola cambia ogni volta che la casella è già stata occupata da uno dei nostri avversari. Se, per esempio, l’azione movimento del monaco (azzurra) costa di base un cubetto, qualora un altro giocatore l’abbia già selezionata sarà obbligatorio, per chi dovesse sceglierla successivamente, aggiungerne un secondo e vedere così ridotta ulteriormente la propria riserva.

E si badi bene: i cubetti vengono restituiti ai proprietari solo quando il round termina e tutti i giocatori hanno passato la mano. Per questo, insomma, occorre avere massima parsimonia degli indicatori e, contemporaneamente, pianificare con attenzione ciascuna scelta sulla plancia azioni. Un'altra regola fondamentale, infatti, riguarda la lettura “a libro” della griglia stessa: per ogni azione da noi selezionata, fino a che non finirà il round, non potremo indietreggiare nella griglia: l’indicazione di una casella, insomma, implica che la successiva venga scelta solo ed esclusivamente tra quelle libere negli spazi seguenti.
Insomma, come si può intuire è obbligatorio programmare bene gli spostamenti dei propri panda sul territorio e soprattutto la possibilità di costruire o meno palazzi, poiché le azioni relative all’edificazione sono molto in basso nella griglia e, per questa ragione, assai costose sia in termini di valori azione che, talvolta anche di punti vittoria. Le azioni più potenti, infatti, ossia quelle più in basso sulla griglia di selezione, chiederanno un esborso standard in valori azioni – in base al numero indicato sulla griglia – ma qualora il giocatore abbia una riserva di valori azione troppo bassa, è possibile che indietreggiando sul relativo tracciato, si trovi a dover pagare ulteriori punti vittoria. Insomma, è bene valutare bene le proprie mosse per non ritrovarsi sui bassifondi con ampie difficoltà, poi, a recuperare.

In soccorso delle valutazioni strategiche dei giocatori viene un tabellone minimale ma chiaramente illustrato, in cui sono ben evidenziati i crocevia e il livello di pericolosità delle singole strade. Per partire con la costruzione dei palazzi, infatti, è necessario eliminare i briganti da almeno tre vie attorno alla città in cui si trova il nostro panda. L’eliminazione dei loschi figuri avviene semplicemente con un’azione di movimento, ma solo se la nostra pedina abbia maturato la forza necessaria per superare quell’ostacolo. Ad esempio, inizialmente il guerriero avrà “Forza 1” come illustrato sulla plancia giocatore, e dunque potrà sopraffare solo le strade in cui si trovi un singolo brigante libero. E non è tutto: qualora un guerriero costruisca il palazzo nella città in cui si trova, i punti vittoria andranno assegnati anche in base alle strade eventualmente liberate da un altro giocatore: più sono le strade “nemiche” attorno alla nostra città e maggiore beneficio ne trarremo in termini di punti.
Le condizioni per costruire e completare le città sono illustrate in maniera molto precisa nella parte bassa della plancia azioni, e riescono a essere esaminate da tutti senza troppa fatica. Al di sopra di questa sezione, troveremo due spazi per carte (scelte da un mazzo di nove) a identificare dei bonus particolari, che vanno ad arricchire il gioco base sia durante la partita che al termine, ad esempio conferendo dei punti aggiuntivi al primo giocatore che costruisca almeno tre città.

Il gioco procede in questo modo fino a che non si verifichi una delle seguenti condizioni: si completano almeno due capitali ( intendendo con ciò delle città con tutti e tre gli edifici più le fondamenta ), si completa la sesta città, oppure sono semplicemente finiti gli edifici disponibili.

Insomma, se di fronte alla lettura di questo titolo vi attendevate qualche ingrediente puccioso per un gioco non troppo complesso, allora ben lieti di avervi smentito. Dopo questa prima prova su strada “The way of panda” ci è sembrato un gioco che, nella programmazione e nello spostamento delle pedine, ricorda da vicino “Himalaya” o “Lords of Xidit”, ma guadagnando in interazione e complessità attraverso la plancia azioni.
Sfruttando in maniera innovativa la meccanica del worker placement  sulla griglia, infatti, obbliga da un lato a pianificare con cura tutte le prossime mosse ma, al tempo stesso, a prestare massima attenzione a quelle dei nostri avversari, poiché potrebbero occupare una porzione di territorio da noi ambita, o diversamente selezionare un’azione prima del nostro turno, obbligandoci a pagare più del previsto. Come detto, poi, l’interazione si alimenta anche con la cacciata dei briganti dalle strade, che comporteranno punti vittoria anche per gli altri giocatori in base alle costruzioni adiacenti. Il regolamento pur non rapidissimo da spiegare interamente, a metà del primo turno era già padroneggiato senza particolari incertezze da tutti i partecipanti a questa demo.

Il progetto, ormai completo, sarà verosimilmente disponibile alla vendita a partire da Essen 2017 e conterrà alcune miniature colorate di ottima fattura, che andranno a sostituire i token utilizzati per l’anteprima.  In generale, l'impressione dei componenti è molto buona: le plance personali sono estremamente chiare al primo sguardo, gli edifici immediatamente riconoscibili e ben realizzati, la mappa, come detto, non brilla per definizione ma risponde in maniera perfetta al proprio ruolo.

Un ringraziamento allo staff di Pendragon Game Studio e agli autori per l’anteprima, non ci rimane che attendere la pubblicazione del gioco per intraprendere anche noi la via del panda.

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