lunedì 4 Novembre 2024

Schermaglie: iniziare Age of Sigmar non è mai stato così facile

Continua l’offensiva prodotto di maggio ’17 della Games Workshop, stavolta però non si tratta dell’oscuro 41° millennio a farla da protagonista, ma di Age of Sigmar con un manuale di 40 pagine dall’inequivocabile titolo Skirmish (tradotto in Schermaglie).

Skirmish può essere interpretato sia una variante di Age of Sigmar che come un titolo a se stante. Per iniziare a combattere le proprie “Schermaglie” infatti basta questo nuovo manuale (dal prezzo di 8€), le regole base di Age of sigmar (scaricabili gratuitamente da), una decina di miniature e qualche dado a se facce (D6).

Visto il recente arrivo di questo manuale nel catalogo GW, vi raccontiamo in cosa si differenzia questo nuovo sistema e perché può rappresentare un nuovo entry level per chi ancora non se la sente di schierare decine e decine di modelli…

L’azione prende luogo in Shadespire, una città dell’universo di Age of Sigmar, che viene descritta per la prima volta e su cui, più in là nell’anno, è stato già annunciato un nuovo gioco da tavola dedicato (Shadespire underworld).

Shadespire, fondata in un’oasi in mezzo al Deserto D’Ossa, era la capitale di un’antica civiltà, i Katophranes. Negli anni i Katophranes hanno prosperato sviluppando una fiorente civiltà, ma la loro più grande creazione è stata la produzione del Vetro D’Ombra, ottenuto da un minerale nero scoperto all’interno dell’Oasi delle Anime. Un materiale dalle proprietà uniche ed in grado di catturare l’anima in punto di morte, rendendo il soggetto praticamente immortale.
Naturalmente quando Nagash, il potente negromante e dio dei morti, si accorse che nei suoi “libri contabili” qualcosa non tornava, la sua ira verso i Katophranes, ormai in grado di eludere la morte, si abbatté con una terribile maledizione che rubò l’anima i tutti gli abitanti.
Da allora la città è diventata un luogo abbandonato, ma le leggende distorte negli anni continuano a raccontare degli immensi tesori che giacciono incustoditi e che naturalmente fanno gola agli eserciti delle 4 alleanze. Per non rischiare intere armate nella traversata del Deserto D’Ossa i generali inviano manipoli di audaci a tentare di depredare i tesori della città, pronti a contenderli con altri avventurieri in sanguinose… Schermaglie!

Come dicevamo le regole di questa nuova variante prendono spunto dal regolamento base di Age of Sigmar con alcune modifiche.
Le Bande da guerra (così si chiamano i manipoli di avventurieri che si inoltrano per le vie di Shadespire) possono scegliere le proprie unità da una delle 4 Grandi Alleanze alla base dell’universo di AOS (Order, Chaos, Death o Destruction).
I modelli non devono più muoversi in gruppi compatti, ad 1’’ l’uno dall’altro, ma sono considerati singoli individui, ognuno con le caratteristiche della propria Warscroll (la scheda caratteristica di ogni unità di AOS, consultabili gratuitamente sia sull’App di Warhammer Age of Sigmar che sul sito della Games Workshop).
A comandare ogni banda un Generale, un modello con il tratto Heroes presente nella propria warscroll e con un’abilità comando dedicata (il manuale presenta una nuova lista di abilità comando che sostituisce quella delle regole base) ed un Manufatto di potere, un oggetto magico che lo contraddistingue maggiormente (anche questo da scegliere su un’apposita nuova tabella).

Anche le regole dei test di shock cambiano. Mentre in AOS ogni unità dopo uno scontro fa un test sullo shock per vedere se e quanti modelli perderà, in Skirmish ogni turno in cui si perde uno o più modelli si effettua un test shock sulla caratteristica “Bravery” del generale (se ancora in vita) o su un valore standard nel caso in cui il leader sia morto. In caso di fallimento si perderà un modello della propria Banda.

Le modalità di gioco per le vie di Shadespire sono diverse, gli avversari possono infatti scegliere di combattere uno scontro singolo (Schermaglia Bilanciata) scegliendo uno dei 6 scenari presenti nel manuale di Skirmish (o eventualmente anche uno del General’s handbook). O affrontarsi in una vera e propria campagna che attraversa tutti e 6 gli scenari del manuale, partendo dallo “Scontro all’alba” (quando le bande arrivano in città) fino a “conquistare la reliquia”, una lotta all’ultimo sangue per un potente oggetto nascosto in un santuario in città.
Naturalmente, con la modalità campagna, di scontro in scontro i giocatori riceveranno “riconoscimenti” da spendere per ampliare la propria armata ed avranno la possibilità di ottenere nuovi tesori e poteri. A mantenere le partite bilanciate tra uno scenario e l’altro vi sono dei Re-Roll (la possibilità di rilanciare il dado) che saranno messi a disposizione del giocatore con meno “riconoscimenti”.

Anche il sistema di costruzione della Banda da guerra è molto diverso da quello che siamo abituati a conoscere per gli eserciti di AOS. Alla fine del manuale vi sono infatti delle schede punti che permettono di selezionare le proprie unità tra le più utilizzate delle quattro fazioni, slegandosi dai vincoli di numero minimo di modelli previsto nelle warscroll e permettendo quindi di prendere anche pezzi singoli.

Dopo il lancio di Kill team, che introduceva le schermaglie nella 7° edizione di Warhammer 40.000, e Shadow war: Armageddon, che prendeva spunto dalle regole di Necromunda per le guerre tra bande nell’oscurità del 41° millennio, Skirmish introduce le lotte tra manipoli di avventurieri nel mondo di AOS.
Per quanti speravano in un ritorno dello storico Mordheim forse non è questa l’occasione adatta, visto che Mordheim costituiva un gioco a sé rispetto a Warhammer Fantasy, mentre Skirmish, pur essendo indipendente, si dimostra a tutti gli effetti una variante di AOS. Resta comunque il fatto che Skirmish è oggi il modo più semplice ed economico per iniziare i propri scontri nell’Età di Sigmar, e costituisce sia un valido introduttivo che una variante per chi, già esperto di modellismo ed abituato a battaglie campali, vuole sviluppare una piccola Banda molto caratterizzata.

Una nota al margine, che al momento sa più di speculazione, riguarda invece la città di Shadespire e la sua storia… oasi nel deserto… non morti… anime intrappolate… Più di un forum o pagina facebook di appassionati vede già nella descrizione un possibile ritorno dei Khemri, l’esercito del re dei sepolcri, che era passato sotto tono in AOS (essendo disponibili le regole per le miniature pre-esistenti, ma senza ulteriori aggiornamenti). Al momento comunque niente di confermato in questo senso, ma vista la frequenza di aggiornamenti da GW registrata negli ultimi tempi, noi rimaniamo con le orecchie ben dritte in attesa dei prossimi annunci.

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