sabato 23 Novembre 2024

Raccoon Tycoon – Quando anche gli animali sono avidi

La Forbidden Games di Plainfiled, Illinois, ha lanciato su Kickstarter una campagna per la creazione del suo nuovo gioco da tavolo Raccoon Tycoon, giunta ormai agli ultimi giorni e a quasi il 400% dell’obiettivo iniziale.

Il titolo ha come designer Glenn Drover, fondatore ed ex presidente della Eagle Games, noto per aver contribuito a giochi come Railroad Tycoon, Age of Mythology, Sid Meier’s Civilization, nonché  Age of Empires III: The Age of Discovery (con la sua casa editrice personale Tropical Games), e con la componente artistica di Jacoby O’Connor, il quale non solo ha partecipato a precedenti progetti di Glenn Dover, ma ha contribuito anche alla veste grafica di Evolution, e della sua espansione Climate.

Il gioco viene presentato come un prodotto da 2 a 5 giocatori, con regole semplici ma dalla forte componente strategica, ambientato nel mondo immaginario di Astoria dove animali antropomorfi saranno impegnati a guadagnare punti vittoria producendo risorse, vendendole e usandole per acquistare carte ferrovia e tessere edificio.

Partiamo dalla componentistica, dove troviamo subito un tabellone diviso in due metà, di cui quella inferiore riporta gli spazi per le carte ferrovia (railroad cards), le carte città (town cards) e le tessere edificio (building tiles), mentre quella superiore è interamente dedicata al mercato, ovvero un'area con indicate sei risorse –  grano, legna, ferro, carbone, beni (goods) e beni di lusso (luxury) – con un tracciato dei prezzi  e 30 token ciascuna, originariamente costituiti da cubetti di colore diverso ma che adesso, grazie al sostegno dei backer che hanno sbloccato il relativo stretch goal, saranno invece sagomati (tranne i goods che, a giudicare dall’immagine sulla pagina della campagna, rimarranno cubi arancioni).

Troviamo poi l‘immancabile segnalino primo giocatore e delle vere e proprie banconote della Bank of Astoria, che richiamano i dollari americani rappresentando, al centro, un animale antropomorfo (simpatica l’idea di porre un cane col cilindro sulla banconota da 100 con a destra la scritta “in dog we trust”).

Concludono la componentistica tre mazzi di carte, ferrovia, città, e un terzo denominato “prezzo e produzione” (price & production), oltre alle le tessere edificio. Le carte ferrovia rappresentano umoristicamente la “borghesia” di Astoria, con animali antropomorfi in abiti da belle epoque come i grandi orsi (big bear) e i gatti grassi (fat cat) disegnati secondo lo stile dell’epoca.

Guardiamo ora al setup della partita, che sembra essere sufficientemente rapido.

Si mischia il mazzo “prezzo e produzione” e si distribuiscono casualmente tre carte a ogni giocatore insieme a 10 soldi ciascuno. Le restanti vengono poste accanto al tabellone insieme alle altre banconote. Si prende poi un token per ogni risorsa e lo si piazza all’inizio del rispettivo tracciato del mercato: il grano e la legna costeranno 1, ferro e carbone 2, beni e beni di lusso 3. I restanti segnalini andranno a formare la riserva.

Si forma poi il mazzo ferrovia rimuovendo specifiche carte in base al numero dei giocatori come indicato nel regolamento (con 5 giocatori il mazzo rimane integro), lo si mischia e lo si pone coperto sull’apposito spazio sul tabellone e si scoprono le prime due carte che vengono collocate accanto, anch’esse sulle aree predisposte.

Il mazzo città viene invece creato mettendo le carte in ordine crescente di punti vittoria, quindi le carte da 2 PV in cima, subito sotto quelle da 3, ecc.

Si preparano successivamente le tessere edificio. Di queste vanno inizialmente selezionate le sei tessere base, che rappresentare i bonus iniziali, e da queste se ne sorteggiano quattro e si pongono scoperte sui relativi spazi del tabellone, pronte per essere acquistate. Le altre due vengono rimesse nella scatola perché non verranno usate durante la partita. Le rimanenti tessere avanzate saranno mischiate a formare una pila coperta da porre accanto a quelle precedentemente piazzate, anche qui nell’apposita area indicata.

È tempo quindi di iniziare la partita. Si sceglie casualmente il primo giocatore, il quale pone davanti a sé il relativo segnalino e ottiene immediatamente una risorsa qualsiasi a sua scelta. Si procede in senso orario, così il secondo giocatore ne otterrà due, il terzo tre e così via, con il limite che ogni giocatore potrà sceglierne una sola per tipo.

Fatto questo il primo giocatore compie una sola delle azioni disponibili, e a seguire così faranno tutti gli altri giocatori in ordine di turno. Si potrà scegliere tra: produrre, vendere una risorsa, lanciare un’asta per la ferrovia, comprare un edificio o acquistare una città.

L’azione di produzione consente di giocare una carta prezzo e produzione dalla propria mano. Queste carte sono divise a metà e, nello specifico, la parte inferiore indica quali risorse possiamo ottenere. La cosa particolare è che è sempre possibile prendere fino a 3 delle risorse indicate, in qualunque combinazione. Potremo quindi giocare, ad esempio, una carta che riporti i simboli della legna e del grano e decidere di ottenere 2 del primo e 1 del secondo, o viceversa, o 3 dello stesso tipo, oppure decidere di prendere solo 1 o 2. Questo perché ciascun giocatore può avere al massimo 10 risorse e deve sempre rimettere le eccedenti nella riserva generale. L’unico modo per incrementare il limite è acquistare le tessere edificio, che lo aumentano di 1 ciascuna (tranne la tessera “magazzino” che lo eleva di ben 4). Ultimata la produzione, si attiva la parte superiore della carta, relativa ai prezzi: il giocatore deve dunque spostare i segnalini mercato – che, lo ricordiamo, sono sulla parte alta del tabellone – di uno spazio in avanti per ogni risorsa indicata, incrementandone il prezzo. Infine, il giocatore scarta la carta appena giocata, ponendola scoperta accanto al mazzo prezzo e produzione, e ne pesca una nuova.

L’azione di vendita consente, per l'appunto, di vendere un qualsiasi numero di risorse possedute, purché di un solo tipo, al prezzo attuale del mercato. Ciascuna risorsa viene pagata in base al valore indicato sul tabellone, dopodiché il segnalino sul relativo tracciato scende di 1 spazio per ogni bene venduto. Il giocatore rimette quindi i token nella riserva generale e prende i soldi spettanti.

Lanciare un’asta per la ferrovia significa scegliere una delle due carte poste scoperte sul tabellone e indire un’asta per ottenerla. Le carte ferrovia danno punti vittoria a fine partita. L’offerta minima che si possa fare è indicata sulla carta stessa. In senso orario, partendo dal giocatore di turno, ciascuno presenta la propria puntata. Ognuno può decidere di partecipare all’asta, offrendo una cifra più alta del giocatore precedente, o passare. Se decide di passare, sarà però definitivamente escluso. Si procede quindi col giro finché tutti i giocatori tranne uno passano, lasciando solo quello che ha presentato l’offerta più alta. Questi si aggiudica la carta, la pone scoperta davanti a sé e paga la somma rimettendo i soldi nella riserva. Gli altri giocatori comunque non perdono i soldi eventualmente puntati. Lo spazio vuoto lasciato dalla carta appena ottenuta viene coperto da una nuova pescata dalla cima del relativo mazzo. È da sottolineare che se il giocatore che ha lanciato l’asta non la vince, può eseguire un’altra azione, compreso lanciare una nuova asta. Nel momento in cui, però, vince, il suo turno termina.

Per comprare un edificio, il giocatore di turno sceglie una delle tessere scoperte, paga il costo indicato e la pone davanti a sé. Queste tessere danno bonus per tutta la durata della partita. Alcuni consentono, quando viene eseguita l’azione di produzione, di ottenere risorse aggiuntive. Da regolamento, tuttavia, nel caso un giocatore abbia più tessere che gli conferiscano tale bonus, ne può attivare soltanto una per azione. Alcune tessere, come abbiamo visto prima, sono anche stampate fronte retro. Sono esemplari speciali che possono essere migliorate. Il giocatore che l’acquista, infatti, la tiene scoperta davanti a sé sul lato +1. Come azione, anziché acquistare un’altra tessera edificio, può pagare il costo indicato per girarla sul lato + 2 e ottenere così un bonus migliore.

Per acquistare una città il giocatore può spendere l’esatto numero di risorse indicato nella parte in basso a sinistra della carta, oppure un numero di risorse qualsiasi indicato nell’angolo in basso a destra. L'esborso  viene rimesso nella riserva generale, la carta viene posta scoperta davanti all'acquirente e lo spazio lasciato libero viene subito coperto da una nuova carta pescata dalla cima del mazzo. Anche le carte città, come le carte ferrovia, danno punti vittoria a fine partita.

La partita prosegue finché viene acquistata l’ultima carta città o viene aggiudicata l’ultima carta ferrovia. Quando questo accade, si termina il giro, dopodiché si contano i punti vittoria e chi ne ha di più è il vincitore.

I punti sono dati dalle carte città e dalle carte ferrovia.

In particolare, ciascuna carta città dà un punteggio fisso, ma se vi abbiniamo una carta ferrovia qualsiasi, otteniamo 2 punti aggiuntivi.

Le carte ferrovia, invece, fruttano punti in base al numero di carte uguali che abbiamo ottenuto all’asta. Per ogni tipo di carta ferrovia, infatti, ce ne sono quattro esemplari, e In basso sono riportati i punteggi applicabili. Ad esempio le carte “gatti grassi” (fat cat) riportano i valori 3, 7, 12 e 19. Se a fine partita avremo una sola carta di questo tipo, faremo 4 punti, se ne avremo due ne faremo 14 (due carte da 7 punti ciascuna), con tre ne faremo 36 (12×3) e, completando il set, addirittura 76 (19×4).

Infine, ogni tessera edificio vale 1 punto.

Il giocatore col maggior numero di punti vittoria è dichiarato vincitore e, in caso di parità, vince chi ha più soldi.

È opportuno notare che, al momento, è previsto uno stretch goal sbloccabile al raggiungimento dei 100.000 dollari, il quale prevede l’introduzione di 12 carte obiettivo segrete, ancora non rivelate dall’editore ma che, presumibilmente, se soddisfatte andranno a incrementare i punti vittoria a fine partita.

Come regola opzionale, la bozza del regolamento offerta dalla casa editrice propone anche una condizione di vittoria parallela: se un giocatore raggiunge in un qualsiasi momento della partita la cifra di 1.000 soldi, è dichiarato automaticamente vincitore.

Raccoon Tycoon, che in italiano andrebbe tradotto come “Orsetti lavatori magnati” (nel senso di orsetti ricchissimi, non che facciano da pasto a qualcuno) appare dunque come un gioco in cui occorre gestire al meglio risorse e denaro, per arrivare a comprare le carte ferrovia e città che, a detta del regolamento, sono quelle che faranno fare il maggior numero di punti vittoria. L’idea che le carte produzione generino anche riflessi sul mercato sembra molto ben ambientata e fa ipotizzare rialzi molto frequenti dei prezzi e probabilmente costringerà a dover vagliare con molta attenzione il miglior momento per monetizzare e adoperare il guadagno per tentare di vincere le carte ferrovia, oppure per investirlo sulle sicure città.

Dall’esame del regolamento e dalla presentazione su Kickstarter, sembra dunque che la casa editrice prometta il vero: regole semplici, un numero limitato di azioni che consentono di impostare strategie diverse per raggiungere la vittoria, e una buona dose di cinismo imprenditoriale (la chiamiamo cattiveria?) che spinge a manovrare il mercato e a conquistare prima degli altri le carte ferrovia e città (e cioè, simbolicamente, infrastrutture e centri abitati). Il gioco appare con una forte interazione indiretta, salvo il caso delle aste per l’aggiudicazione delle carte ferrovia, dove ciascun giocatore compete direttamente contro gli altri a suon di offerte. L’idea di ambientare il tutto in un mondo inventato, dove abitano animali antropomorfi in piena bella epoque dà certamente un tocco di originalità al prodotto e l’idea di inserire delle vere e proprie banconote a tema anziché le classiche monete fa pensare a un richiamo ai classici e ben noti giochi “imprenditoriali” del secolo scorso. Restiamo dunque in attesa del prodotto, che dovrebbe addirittura arrivare a casa dei backer a novembre prossimo, quando scopriremo quanto possa essere competitiva l’imprenditorialità ludica nel parallelo mondo di Astoria.

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