lunedì 23 Dicembre 2024

Between Two Castles of Mad King Ludwig: dalle metropoli ai castelli

L'estate non è ancora finita, tuttavia molti dei maggiori operatori ludici internazionali stanno già riportando i loro motori a pieni giri in vista del "caldo" autunno fieristico. Sì, perché il tempo della Essen Spiel 2018 si avvicina a gran velocità e nessuno vuole farsi trovare impreparato; certamente non la Stonemaier Games che sfrutterà il palcoscenico teutonico per presentare un titolo derivante dalla fusione del suo Between Two Cities con il noto Castles of Mad King Ludwig della Bezier Games. Nasce così Between Two Castles of Mad King Ludwig, dove i giocatori torneranno a realizzare dei castelli per il noto re folle, ma stavolta con modalità decisamente differenti. 

Il titolo è stato ideato da Matthew O’Malley, autore già di Between Two Cities, e Ben Rosset, coautore insieme al primo dell’espansione Capitals.
Il regolamento del gioco è già disponibile sul sito della Stonemaier Games, per giunta anche in italiano sul quale campeggia logo della Ghenos, il che fa decisamente presumere la localizzazione nostrana.
Stanti queste premesse, non potevamo perderci l'occasione di studiarlo per voi e di parlarvene nella presente anteprima. Seguiteci dunque, e che la costruzione abbia inizio.

Between Two Castles of Mad King Ludwig è un titolo da 3 a 7 giocatori (anche se è prevista una variante per 2 di cui parleremo dopo), con una durata stimata tra i 45 e i 60 minuti e che riprende le meccaniche di Between Two Cities pur con alcune modifiche.
Osservando l’elenco dei materiali troviamo le tessere stanza che andranno piazzate per costruire i castelli, divise in normali e speciali e organizzate in due appositi contenitori. Quello più grande, dedicato alle stanze normali, ha spazi in grado di ospitare nove tessere ciascuno, esattamente quante ciascun giocatore ne otterrà all’inizio di ciascun round. Ciò dovrebbe avere l’effetto di velocizzare il setup oltre che consentire una più ordinata sistemazione dei componenti all’interno della scatola. Quello più piccolo contiene, invece, le stanze “speciali”, che potranno essere piazzate solo a certe condizioni, come vedremo a breve, e frutteranno punti vittoria in base alle condizioni ivi descritte. Vi sono poi le carte bonus e le tessere assistenti reali: Completano la dotazione sette tessere iniziali “Sala del trono” di dimensione doppia rispetto alle altre, altrettante carte “aiuto giocatore” e pedine castello, sagomate in modo tale da ricordare il profilo di sette fortificazioni realmente esistenti, puntualmente indicate nel regolamento. Completa la dotazione un blocchetto segnapunti.

Scopo del gioco sarà quello di realizzare due castelli, ciascuno in collaborazione con il giocatore che siederà rispettivamente alla nostra destra e sinistra, cercando di portare avanti i due progetti in modo tendenzialmente uniforme, perché a fine partita il punteggio finale sarà dato dal castello col minor numero di punti vittoria tra i due, incentivando in questo modo ciascun partecipante a porre attenzione a entrambe le strutture.
Per cominciare a giocare andranno piazzati i due contenitori di tessere al centro: quello grande come detto contiene le stanze normali, che saranno coperte, mentre il più piccolo è dedicato alle stanze speciali e agli assistenti reali, che al contrario saranno scoperte. Si piazza poi a faccia in giù il mazzetto delle carte bonus e si pone una tessera iniziale “Sala del Trono” in mezzo a ogni coppia di giocatori, insieme a un segnalino castello che identificherà la costruzione al momento della conta dei punti vittoria. Ciascuno prende infine 9 tessere stanza normale da uno degli alloggiamenti del vassoio grande, e a quel punto è possibile cominciare la partita.

Il gioco dura due round, ciascuno costituito da turni, in ognuno dei quali i partecipanti dovranno scegliere due tessere dalla propria mano, porle coperte davanti a sé e passare le rimanenti al giocatore a fianco, in senso orario nel primo round, antiorario nel secondo. Una volta che tutti avranno fatto la loro selezione, si scoprono le tessere e, dopo una breve consultazione con i propri vicini, si deciderà quale stanza collocare in ciascun castello e in che posizione, stando attenti a rispettare le regole di piazzamento: ogni tessera va posta dritta in modo da leggerne il nome e adiacente a un’altra già piazzata; non è possibile porre una stanza a un piano superiore di quello della Sala del Trono – convenzionalmente considerato il piano terra – se al di sotto non c’è già un’altra tessera che funga da base e, infine, bisogna rispettare le limitazioni di piano previste per ciascuna tipologia di luogo (ad esempio le stanze "cibo" gialle potranno essere poste solo al piano terra o superiori). Una volta terminata questa fase, si riparte con la scelta di altre due tessere e il gioco prosegue finché non ne rimane una sola da tutti i mucchi, che viene scartata. A questo punto i partecipanti prendono altre nove tessere ciascuno e cominciano il secondo round svolgendolo esattamente come il precedente, con l’unica differenza, come detto, che stavolta dovranno passare quelle non utilizzate al compagno alla propria destra. Alla fine di questo secondo round si contano i punti dati da ciascun castello, derivanti dalla quantità e disposizione delle stanze e dall'eventuale presenza di tessere speciali, dopodiché ogni giocatore ottiene punti vittoria pari al minor valore dei due castelli che ha realizzato. In caso di pareggio, vince chi ha fatto più punti con l’altro castello e, in caso di ulteriore parità, vince chi ha piazzato più stanze speciali in entrambe le proprie costruzioni.

Per la conta finale dei punti va tenuto presente che ciascuna tessera farà punteggio in modo diverso in base al suo collocamento e tipologia (ad esempio i "soggiorni" fruttano un punto per ogni stanza di un certo tipo che risulti a contatto con essa). Inoltre ogni stanza fornirà in partita bonus specifici se ne piazzeremo 3 dello stesso tipo (per esempio mettendo tre "soggiorni" viola potremo ottenere un assistente reale), mentre tutte permetteranno di aggiungere immediatamente una stanza speciale al castello dove si siano raggiunte le cinque tessere dello stesso tipo. Inoltre, queste ultime attribuiranno punti vittoria aggiuntivi a fine partita secondo particolari caratteristiche del castello (ad es. 1 punto per ogni piano), mentre gli assistenti reali garantiranno tanti punti vittoria quante sono le decorazioni da parete, del tipo indicato sulla tessera stessa, presenti in tutto il castello (ad es. quadri, torce, ecc.).
Come nell’originale Between Two Cities, dunque, si utilizza la tecnica del draft mentre cambiano le modalità di piazzamento, perché costruiremo i castelli in visuale prospettica, ovvero realizzando più piani in uno sviluppo “verticale” e senza alcuna limitazione di estensione.
La Sala del trono iniziale rappresenta infatti il piano terra, e tutte le stanze che piazzeremo sopra costituiranno i piani superiori mentre, ovviamente, al di sotto avremo quelli inferiori. Questa particolarità permette di introdurre anche la detta limitazione al piazzamento secondo la quale alcuni tipi di camere potranno essere collocate solo su specifici livelli.
Ciascuna tessera è identificata, oltre che dal nome, anche da un colore e da un simbolo, il che dovrebbe agevolare i giocatori nella loro scelta e piazzamento.
La tessera iniziale per tutti i giocatori sarà, come detto, la “Sala del trono”. È una tessera larga il doppio delle altre, e ciascuna specifica i tipi di stanza da porre adiacenti a essa per ottenere punti vittoria aggiuntivi.
Il regolamento, come ricordavamo in premessa, prevede anche una variante a due giocatori con l’introduzione di un partecipante fittizio, chiamato Ludwig, con cui i due rivali costruiranno un secondo castello, esattamente come in una partita a 3. Nel round iniziale, prima che ciascun giocatore scelga le proprie tessere, colui che siede alla sinistra di Ludwig ne prende due a caso dalle nove assegnate al re folle, poi le scopre e le assegna ai due castelli del sovrano. Solamente a questo punto i giocatori potranno svolgere il proprio turno nelle consuete modalità. Nel secondo round, la gestione della mano del re folle toccherà invece al giocatore alla sua destra. A fine partita si contano i punti anche dei castelli di Ludwig il quale, a questo punto, potrebbe anche vincere.

Da quanto abbiamo potuto apprendere dalla sola lettura delle regole, il gioco sembra ben porsi come evoluzione dell’originario Between Two Cities, introducendo diverse modalità di ottenimento di punti vittoria, che probabilmente daranno il massimo in combinazione tra loro e che paiono addirittura amplificate grazie alla presenza di assistenti reali, tessere speciali e carte bonus.
D'altra parte, la tematica del "puzzle" che caratterizzava Castles of Mad King Ludwig, appare invece meno protagonista, perché ripresa in senso "molto lato" solo nelle modalità di calcolo del punteggio finale.
In definitiva però questo Between Two Castles of Mad King Ludwig non ci fa pensare solamente a un mero cambio di ambientazione, ma a un prodotto con caratteristiche proprie che, pur rifacendosi alle originali creazioni da cui eredita i nomi, intende comunque innovarle quel tanto che basta per conquistarsi una sua autonoma posizione nel panorama ludico internazionale.

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