giovedì 19 Dicembre 2024

Lex Arcana – L’impero senza fine rinasce ancora una volta

Il 28 Agosto 1229 a.u.c. l’imperatore Teodomiro fece un discorso al Senato Romano in seguito a dispacci sempre più allarmanti, provenienti dai confini dell’impero e confermati dai suoi stessi sogni e dalle previsioni dell’oracolo di Delfi e dei libri Sibillini: 

L’impero si sta perdendo nella sterile palude dell’autocompiacimento ed è minacciato non da grandi eserciti, ma da fenomeni misteriosi e inspiegabili, gli antichi culti sacrificali mietono nuove vittime con sempre maggior frequenza, le città sono in fermento e le pratiche magiche non autorizzate si stanno moltiplicando come gramigna… e tutto ciò come un onda in piena sta investendo un edificio tutt’altro che solido, le cui fondamenta vengono danneggiate quotidianamente in modo più strisciante ma non meno pericoloso dalle piaghe della corruttela e dal malcostume, dal bieco mercimonio delle cariche pubbliche, dagli abusi degli esattori, e dall’avidità dei potenti …

Con queste parole, l’Imperatore chiese e ottenne dal Senato l’autorizzazione alla fondazione della Cohors Auxiliaria Arcana, un gruppo di 600 custodes scelti tra tutti i ceti sociali da ogni angolo dell’Impero, dotati del massimo grado di autonomia e organizzati in piccoli gruppi per studiare i fenomeni più inspiegabili, indagare nei vicoli delle città, infiltrarsi nelle sette proibite e varcare i valli alla ricerca delle fonti del sapere. Roma non può più accettare il concetto di sconosciuto e occorre avere il pieno dominio sulla magia e sui misteri sovrannaturali del mondo.

Era così che Lex Arcana si presentava per la prima volta ai nostri occhi di giovani demiurghi nel 1993. L'opera di Leo Colovini, Dario De Toffoli, Marco Maggi, e Francesco Nepitello arrivava racchiusa in un box edito da DAL NEGRO, dalla grafica favolosa grazie alle fantastiche illustrazioni di Sergio D’Innocenzo, e con un'ambientazione ucronica in grado di miscelare ottimamente realtà storica e immaginifico mitologico.

Ebbene, dopo venticinque anni l'Impero immortale dimostra di non aver perso un minimo di smalto, visto che Quality Games – sotto la direzione artistica di Andrea Angiolino – ne ha lanciato su Kickstarter una seconda edizione che in soli 100 minuti è stata finanziata, che ha già raggiunto diversi stretch goal pur avendo davanti a sé ancora tanti giorni di campagna. Gli autori sono gli stessi della prima edizione, e l'aggiunta di altri illustratori come Francesco Mattioli e Antonio De Luca, non può che far immaginare un comparto grafico ancora più esaltante.

Per chi non conoscesse questo gioco di ruolo, è fondamentale per prima cosa immergersi nella sua ambientazione per capire il mito che come custodes andremo a esplorare e a vivere.

L'Impero Romano non è crollato nel V secolo come insegnano i nostri libri di storia, ma è fermo e stabile grazie anche all'acquisita padronanza magica della divinazione che è stata usata e sfruttata al meglio per trarne un crescente vantaggio politico e militare. Tuttavia, proprio questa magia, oltre al dilagare di vecchi e nuovi culti, ha convinto l’imperatore Teodomiro alla creazione della Cohors Auxiliaria Arcana, i cui membri dovranno indagare su misteri di ogni tipo. Quindi l’Impero Romano nel tredicesimo secolo ab Urbe condita è proliferato e si è arricchito di tutte le culture che ha assimilato al suo interno a seguito della sua espansione territoriale. In questa storia alternativa, la magia è sempre esistita e tutti i popoli nel corso della loro esistenza ne hanno riconosciuto la potenza e hanno capito che essa permea la realtà e vi interagisce in maniera a volte benevola e altre distruttiva. In ogni civiltà gli uomini hanno avuto a che fare con dei o semidei, con esseri bizzarri, mostruosi e incredibilmente saggi, hanno dovuto combatterli per difendersi e imparare a ingraziarseli per attingere ai loro segreti. Incantesimi, evocazioni e riti di ogni genere si sono quindi diffusi in tutto il mondo conosciuto, affidati a sacerdoti, sciamani, druidi e in generale a tutti coloro che dimostravano affinità con il magico.

In passato, le indagini sul sovrannaturale erano esclusivo appannaggio del collegio degli auguri, un compito divenuto adesso troppo gravoso per un così ristretto numero di persone, quindi oggi è passato in mano ai custodes, individui di eccezionali capacità con la responsabilità di indagare su tutto ciò che è di natura magica o soprannaturale nell’Impero.
Questi sono i giocatori, esponenti della speciale cohors che hanno terminato il loro tirocinium in una delle cinque qualifiche specialistiche (guerriero, augure, sapiente, esploratore, diplomatico) e che quindi sono stati infusi di tutto lo scibile umano riguardo le migliori arti belliche, magiche, scientifiche esploratorie e diplomatiche. Consacrati tutti a un Nume Tutelare, sono ormai partecipi di misteri che ben pochi conoscono e degni quindi di appellarsi direttamente alla benevolenza della divinità, permettendosi quindi azioni e gesta al pari degli eroi di un tempo.

Concepito come gioco di livello introduttivo, Lex Arcana presentava meccaniche incredibilmente semplici: ogni personaggio è rappresentato dai valori numerici di sei virtutes (Attributi) e sei peritiae (Conoscenze) ed è associato a una delle cinque qualifiche possibili della Cohors Arcana, che come detto sono Guerriero, Augure, Diplomatico, Esploratore, Sapiente.

Il valore di questi attributi permea tutta la meccanica di gioco, perché determina anche il dado o la combinazione di dadi da dover lanciare per la risoluzione delle prove, caratterizzate da una certa soglia di difficoltà da superare.

La differenza tra il totale ottenuto e la soglia stabilisce il grado di successo e, chiaramente, più questo è consistente, migliori saranno i risultati ottenuti. Il combattimento funziona similmente (non c'è una soglia, ma prove contrapposte tra le parti), garantendo moltiplicatori ai danni sempre crescenti di pari passo con l'aumentare del grado di successo. Anche la magia è modellata con una prova standard e possiede le particolarità di essere solo divinatoria e ad appannaggio di tutti i custodes a prescindere dal loro cursus. Chiunque quindi potenzialmente può, rispettando tempi e modi, tentare di effettuare un rituale, ma è chiaro che soltanto gli auguri più "skillati" potranno ambire a importanti gradi di successo.
Infine, ogni possibile prova può beneficiare del Tiro del Fato, vale a dire la possibilità di rilanciare nuovamente i dadi qualora si realizzi il massimo possibile con il tiro effettuato, andando a sommare il risultato al precedente e potendo anche concatenare gli effetti uno dopo l'altro in caso di sorte particolarmente benevola.

Grazie ai ragazzi di APS La Tavola Rotonda, durante la scorsa giornata del Roma Spring Con! abbiamo avuto modo di tornare nella Cohors Auxiliaria Arcana dopo tanti anni, e di giocare in anteprima l’avventura demo, che ora potete scaricare come quickstarter set sul sito della campagna. Nella sessione abbiamo ritrovato praticamente intatte le meccaniche prima accennate, chiaro segno di un prodotto che continua a essere al passo con i tempi e che, in questo periodo in cui la parola d'ordine è semplificazione, sembra arduo alleggerire ulteriormente. Nonostante però alcuni aspetti pare siano stati resi veramente meno ostici – un esempio è la maggior distinzione tra virtutes e peritiae – sorprendentemente ci sono invece delle aggiunte, come la meccanica dei Sortes, cioè una speciale opportunità one shot estraibile tramite un rituale una volta per sessione, tipica dell'aiuto (o del capriccio) dei numi tutelari.

Gli innesti, più che a modificare il classico impianto di gioco, sembrano quindi mirati a dargli più profondità storica (chiaramente nelle more di un'ucronia), oltre che maggior margine di manovra ai giocatori nella caratterizzazione dei personaggi e della loro evoluzione. L'introduzione delle specialità – ovvero abilità di dettaglio atte a specializzare sempre più i propri alter ego – crediamo possano portare il gioco a rendere ottimamente anche per campagne più lunghe.
In conclusione, che siate esperti o esordienti in questo alternativo Impero Romano, vale la pena considerare la possibilità di sottoscrivere il proprio pledge, magari avendo giocato il quickstarter prima di decidere il da farsi. Oppure provando l’avventura in solitario I Predoni della città segreta, che è stata pubblicata sul numero di ioGioco attualmente disponibile in edicola: offre un assaggio delle atmosfere di Lex Arcana e introduce passo passo al nuovo sistema di regole.  La campagna procede a vele spiegate e il prodotto sarà realizzato in italiano a cura di Need Games la quale, come sappiamo, sarà editore ufficiale anche della versione retail che arriverà sui nostri scaffali.

Insomma, l’Impero è più vivo che mai e la Roma di Lex Arcana, con i suoi misteri, le sue magie, le sue creature al limite del fantastico, sta per uscire di nuovo dalle pagine di uno splendido prodotto. Ci saranno sufficienti custodes degni di raccogliere questa eredità? Staremo a vedere. 

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