venerdì 22 Novembre 2024

Glen More II – Chronicles: i clan della Scozia hanno ancora molto da raccontare

Nel 2010 usciva Glen More, opera dell'allora esordiente Matthias Cramer che, a dispetto di materiali e grafica che certamente non rapivano l'occhio, presentava trovate decisamente interessanti e un flusso di gioco molto agile senza rinunciare a una importante componente strategica. Non stupiscono pertanto i notevoli riscontri ottenuti dal mercato negli anni successivi, cosa che ha portato Funtails a lanciare su kickstarter una evoluzione dell'opera dal titolo Glen More II – Chronicles. La campagna di crowdfunding, chiusa lo scorso 11 aprile, ha ottenuto un discreto successo e tramite accordi presi dall'editore tedesco con vari attori mondiali, sarà possibile vedere arrivare sul mercato diverse versioni localizzate. Il Belpaese è uno di quelli che ne potrà fruire grazie al lavoro di GateOnGames.
Incuriositi dall'operazione, durante la scorsa PLAY siamo riusciti a sederci al tavolo demo dell'editore per testare le novità introdotte dall'opera. 

Sebbene ancora in forma prototipale, le bozze degli artwork sui materiali lasciavano già intravedere un deciso miglioramento della componente grafica, non solo in termini di semplice appeal, ma anche dal punto di vista della chiarezza e della leggibilità. Quello che però saltava maggiormente all'occhio durante il setup era una plancia secondaria di gioco che raccoglieva le province scozzesi, non esistente nell'originale.
Glen More II – Chronicles non nasce infatti come una semplice riedizione del predecessore, ma come una versione che ne modernizza le meccaniche e che ne arricchisce l'esperienza con tantissime (ben nove) espansioni modulari – le cronache, per l'appunto.

Il nucleo fondamentale del gioco resta il medesimo: nelle vesti di leader di clan della Scozia del diciassettesimo secolo, da 2 a 4 giocatori dovranno competere per realizzare la provincia più ricca ed efficiente e lo dovranno fare tramite un meccanismo di piazzamento tessere, in cui il susseguirsi delle fasi di gioco non risponde al solito canone dei turni, ma viene regolato dalla posizione della propria pedina sul tabellone dove sono sistemate le tessere a disposizione, detto "rondella". In altre parole, agisce solo chi è all'ultimo posto su questo percorso, scegliendo una qualsiasi delle tessere ivi disponibili e mettendola sul proprio territorio (dopo averne pagato il costo in risorse). Per posizionarla però occorre rispettare il fatto che questa deve essere a contatto con una già presente, ma anche con una sulla quale è posto uno dei propri scozzesi. Inoltre bisogna mantenere la coerenza con il corso del fiume tracciato su alcune di queste. La nuova tessera, poi, attiverà i suoi effetti e quelli delle tile a questa tangenti. Grazie a ciò, il giocatore potrà guadagnare risorse (legno, pietra, orzo, mucche, pecore o barili di whisky), trasformarle, ottenere nuovi scozzesi oppure spostarli sulla mappa.

Alcune tessere sono speciali: ci sono infatti luoghi particolarmente importanti che fruttano all'acquirente una carta con bonus immediati (e probabili futuri punti alla fine della partita), oltre a importanti personalità la cui tessera non verrà posizionata sulla mappa, ma che invece garantirà la possibilità di apporre un proprio segnalino influenza sulla plancia dei clan, cosa che frutterà importanti benefici immediati, continui o a fine partita.
Nel caso in cui servisse, è anche possibile effettuare compravendita di risorse preso i mercati, ma va tenuto presente che ognuno è disposto ad accettare massimo tre unità della medesima (pagandola tre, due o una moneta a seconda che possegga già nessuna, una o due), pertanto non ne potrà vendere più di quelle di cui dispone, a un prezzo crescente da una a tre monete a seconda che gliene restino due, una o nessuna.

Le tessere territorio sono divise in quattro gruppi e, al termine di ognuno di questi, si innesca una fase di calcolo di punteggio. Ciascun giocatore valuta il numero di personalità, barili di whisky, carte luogo e scozzesi sulla propria tessera castello che possiede, e ottiene punti in funzione della differenza con chi ne ha di meno (calcolati ovviamente per ciascuna categoria). Alla quarta e ultima fase di calcolo del punteggio, ogni giocatore perde inoltre tre punti per ogni tessera territorio in più rispetto a chi ne ha piazzate in minor quantità sulla sua mappa. Considerando poi ulteriori punti ottenuti grazie a carte territorio e ai clan, dopo questa ultima verifica, chi avrà ottenuto più punti sarà il vincitore.
Effettivamente, dalla prova svolta, non possiamo che essere d'accordo sulla qualità degli innesti applicati al regolamento originario. Le modifiche sembrano rendere il gioco ancora più fluido e, anche avendo aggiunto una plancia, l'esperienza non ne è risultata appesantita. L'eliminazione del limite dei sentieri (che nel vecchio Glen More si aggiungeva a quello del fiume) appare ottimamente sostituita dalla strategia emergente dal posizionamento degli scozzesi nel castello. Purtroppo non è possibile giocare una partita al classico Glen More con questa scatola, tuttavia confidiamo che le numerose cronache possano sopperire a questo limite. Purtroppo non siamo riusciti a testarle, ma dalle firme di alcune di esse (Klaus-Jürgen Wrede e Arve D. Fühler) ci sentiamo abbastanza confidenti della qualità del risultato.

Nonostante il periodo del kickstarter sia concluso, fino al 30 aprile è possibile preordinare a prezzo vantaggioso la versione italiana con materiali del tutto identici a quelli proposti durante il crowdfunding, dopodiché occorrerà aspettare la disponibilità finale la cui data però ancora non si conosce ufficialmente.
Insomma, non resta che attendere di poter intavolare questo pregevole prodotto, magari sorseggiando un buon single malt.

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