G: Recentemente la tua creatura più famosa è tornata a farsi vedere nel mondo ludico e lo ha fatto in grande stile. Vorremmo dunque approfondire il tuo rapporto con i giochi.
R: Il rapporto con i giochi è particolare, io ho cercato fin dall’inizio di non fare una cosa legata ai giochi, anche se in fondo lo era perchè usciva su Excalibur. Ho cercato però di esulare un poco dal “ghetto” del gioco, cercando di dargli una connotazione anche letteraria, non di D&D e basta: sono un gran lettore di fantasy, di storico e cose del genere e ho cercato di introdurre molti elementi per dargli un background non solo ludico ma anche letterario.
G: Come abbiamo potuto felicemente constatare Stratelibri è tornata ad essere a pieno diritto una delle società più presenti del mercato ludico nazionale. Nella sua rinascita siete stati coinvolti anche tu e Rigor, è stata una nuova evocazione dall’inframondo oppure il Rigor non ha mai perso i contatti con i succubi della Strate?
R: Io e Silvio Negri, che è il capoccia, siamo amici da tantissimo tempo, sin dall’inizio praticamente, quando uscivano le prime strisce proprio su Excalibur. Non abbiamo mai perso i contatti. Lui al tempo non poteva darmi quello che io volevo, quando ho sentito che le strisce mi stavano strette, ho chiesto a lui prima di altri, ma al tempo non potevano farlo, non avevano ancora la capacità. Adesso le cose sono cambiate e lui è venuto da me per chiedermi se avessi intenzione di continuare la saga. Io ero titubante per vari motivi miei personali, perchè volevo fare altre cose, ma mi ha proposto non solo il fumetto ma un discorso a tutto tondo, cosa molto interessante, che mi ha permesso di allargare ancora di più quel background di cui parlavamo prima con i libri.
G: Rigor Mortis è l’Oscuro Signore! Ruolo adattissimo per questo gioco di carte che continua a riscuotere successo. Volevamo chiederti in che misura hai partecipato alla realizzazione, ti sei limitato ad illustrare le carte o hai suggerito tu stesso i soggetti?
R: Loro hanno realizzato un gioco che si chiama Si, Oscuro Signore!, che era gratuito in rete. Io non so a questo punto se quando hanno creato l’Oscuro Signore si sono ispirati al personaggio o all’Oscuro Signore tipico dei romanzi di fantasy. So che uno dei due era un lettore di Rigor. Io ho partecipato cercando di dare quello che al gioco mancava, un’ambientazione, ciò di cui parlavamo prima, un background. A livello di regole andava benissimo e io non ho toccato nulla. Abbiamo rifatto le carte, ho preso tutte le vecchie carte e le ho riadattate al mio universo, poi ho suggerito delle nuove carte. Siccome andavano bene ne ho rifatte alcune e altre le ho lasciate così com’erano perchè funzionavano già. Addirittura alcuni soggetti li ho ripresi dal precedente lavoro dell’illustratrice Chiara Berlito, che era ottimo.
G: Passiamo al gioco di ruolo. Un annuncio a lungo atteso, a dire il vero già dai tempi del Dungeon della Morte. Non sappiamo nulla di quest’opera a parte che utilizzerà il d20 e che vanterà (probabilmente) le tue illustrazioni. Ti va di dirci qualcosa di più?
R: Del GdR io so poco, quando ho parlato con Silvio tra i progetti primari c’era il gioco di carte che non si sapeva quale fosse, il gioco da tavolo di cui si parla sul fumetto – un gioco di tipo sportivo fantasy demenziale, con i goblin che giocano ad una specie di tennis con molta magia – intitolato Tribble, un gioco di ruolo, i fumetti e il libro. Per il gioco di ruolo ho parlato con l’autore delle linee generali, ma a tutt’oggi non ho visto nulla, è uno dei progetti a lunga scadenza. Ora come ora è uno dei progetti a cui penso di meno, perchè ci concentriamo su altre cose: il gioco da tavolo e le espansioni di Si, Oscuro Signore!.
G: Visto il proliferare di strisce su internet, possiamo sperare di rivedere le strisce di Rigor?
R: Io purtroppo non ho più tempo di fare tantissime cose, mi concentro principalmente sul fumetto e sulla coordinazione di tutto il resto. Le strisce non sono mai finite, l’anno scorso Focus Junior mi ha chiesto di disegnare delle strisce per loro e io le ho disegnate, inoltre ogni anno ne realizzo una o due, però mi sono evoluto in qualcosa… in altre parole non riesco più a fare una striscia e basta. E’ un altro modo di raccontare, io racconto delle storie e faccio fatica a fare delle strisce, non riesco a pensarci.
G: Il fumetto di Rigor Mortis torna sotto l’etichetta Stratelibri. In questo primo numero ritroviamo l’Alba degli Eroi che continuerà fino al tanto atteso finale. E dopo? Nuove storie o vecchi classici aggiornati e corretti?
R: Forse quello che io voglio fare non è mai quello che riesco a fare. Quando inizio qualcosa poi cerco di portarla a termine, perchè non so mai come si evolve il futuro. Con l’Alba degli Eroi è uscito il primo volume con la Magic Press, ma è rimasto fermo e la storia non si è conclusa: stavolta abbiamo cercato una soluzione per poterla portare a termine, ed a gennaio esce l’ultima parte. Il fumetto è bimestrale, quindi dovrebbe uscire qualcosa dopo due mesi, ma non so cosa uscirà perchè in realtà io non posso lavorarci: ho già scritto la nuova storia, però non so se ce la faccio, non credo proprio. Entro l’anno esce qualcosa, ma non sò cosa.
G: E poi il romanzo, il primo di una trilogia. Ti chiedo scusa per l’ignoranza ma non so se le avventure del Rigor fossero state messe per iscritto prima d’ora. Ti occupi tu stesso della stesura del romanzo o ci sono altri servi addetti a tale ruolo?
R: No, la cosa positiva di questa cosa nuova è che c’è un team creativo, che parte dai ragazzi che hanno fatto Si, Oscuro Signore!, con cui io collaboro per il gioco di carte. Poi c’è Luigi Loforte che è uno scrittore, con cui io lavoro sul libro. Lui mi fa vedere la storia, io controllo che tutto quanto vada come deve andare, però la storia l’ha scritta lui, è lui che muove i personaggi. Mi chiede dei consigli e io gli dico più o meno come dovrebbero comportarsi, ma lui può inserire nuovi personaggi, nuove storie…
G: La copertina però non è tua, ma un opera del talentuoso Larry Elmore. Ci sembra un gran bel riconoscimento! Anche le altre due copertine vanteranno disegni di altri autori famosi?
R: Io so che le prime tre copertine del libro di Luigi sono di Elmore, poi siccome si parla di altri autori che scrivono altri libri potremmo trovare altri illustratori.
G: Pensi che potremmo vedere altre tue creature coinvolte nel mondo del gioco? Istintivamente mi viene in mente Kira.
R: Il discorso è aperto con la Stratelibri, loro hanno con me un usufrutto del trend di Rigor, quindi è da sfruttare in qualche maniera. E’ probabile che esca un gioco da tavolo ma non è l’unico perchè mi hanno proposto tante cose, quindi vediamo come si evolve.
G: Ti puoi lasciar scappare una di quelle notizie segretissime sui prossimo prodotti che la Stratelibri non ci direbbe mai ma che quando scoprirà che tu ce l’hai detta non potrà comunque farti nulla perchè sarai gia fuggito alle Maldive?
R: Assolutamente no. Anche perchè Silvio è molto riservato, e dopo mi fucilerebbe.
G: Ultima domanda: vorremmo conoscere la tua carriera come giocatore, quindi generi e titoli preferiti!
R: Ho giocato moltissimo a D&D basico, ho provato Advanced ma era troppo complicato: in realtà ciò che mi divertiva erano i personaggi e la storia, tutti i giochi in cui si perde troppo tempo in lanci di dadi non mi interessano. A noi piacevano moltissimo gli elfi, io ero Cavallo Pazzo.
G: Giochi ancora?
R: Attualmente non gioco più, non ne ho il tempo.
G: Hai qualcosa da dire ai lettori?
R: Leggete Rigor, sul fumetto c’è la presentazione di quello che sarà il background del gioco Tribble, anche se non si sà ancora quando uscirà.
G: Cosa puoi dirci in proposito?
R: L’ho scritto io, è il primo regalo che ho fatto a mia moglie: quando ci siamo conosciuti, per Natale, le ho regalato un gioco fatto da me, che è finito in un cassetto perchè era suo e basta. Poi l’ho proposto a Silvio e a lui è piaciuto