lunedì 23 Dicembre 2024

[Lucca Games 2010 Interview] Janus Design e Jason Morningstar

Uno stand ricco di star del panorama role play indie, quello della Janus Design a Lucca Games.

In effetti nel loro spazio, condiviso con altre le due firme del nostro panorama indie (Narrattiva e Coyote Press), si viveva un festoso clima caratterizzato da un mood a cavallo tra professionalità contemporanea e spirito da comune di altri tempi. Abbiamo avuto graditi ospiti Giulia Barbano, di Janus Design e, con lei, tre autori internazionali che hanno presenziato tutta la manifestazione per promuovere i loro prodotti e condividere con i loro amici italiani l’esperienza del festival del gioco più importante d’Italia. In particolare, ospite di questa prima parte della lunga videointervista fatta con Janus, è Jason Mornigstar, autore di Fiasco e componente della Bully Pulpit Games

 

Janus Design ha attualmente un catalogo di sette titoli, diventati (almeno per il momento) sei poiché durante Lucca è andata venduta anche l’ultima copia di quell’Esoterroristi che è la localizzazione del titolo Pelgrane Press, basato sull’ormai noto sistema investigativo GUMSHOE (usato anche in Sulle Tracce di Chtulhu).

Giulia ci sottolinea come Janus scelga i propri titoli anche in funzione della varietà delle ambientazioni e delle esperienze che sono in grado di offrire. Politica editoriale facilmente praticabile in un panorama come quello indie, fortemente caratterizzato dall’indipendenza (come dice il nome stesso!) degli autori che, essendo spesso anche editori di sé stessi, non devono sottostare ad alcuna regola di mercato.
Dalle appassionate parole di Giulia risulta evidente come l’esperienza Janus Design sia perfettamente integrata in questa logica; “potenza” e “freschezza” sono i due aggettivi da lei usati per autodefinire, in modo sicuramente originale, le proprie scelte editoriali!

Fiasco, una delle novità di Janus presentate a Lucca, è una perfetta testimonianza di queste scelte.
È lo stesso autore, Jason Morningstar, a definirci Fiasco come “un gioco di persone con grandi ambizioni ma scarso controllo dei propri istinti; un gioco durante il quale ci si trova a gestire situazioni in cui le persone prendono decisioni stupide per scopi discutibili raggiungendo risultati tragici”… mica male in termini di potenza e freschezza!
 Il tutto diventa ancora più intrigante alla notizia che il gioco è stato disegnato per durare una serata, con una media di due-tre ore per una esperienza completa.
Ma tale leggerezza di approccio non va a discapito della longevità, poiché se il volumetto di Fiasco mette a disposizione quattro scenari diversi, sono dozzine quelli disponibili sulla rete, a partire dai download gratuiti della stessa Bully Pulpit Games.
Come molti indie, Fiasco non ha bisogno di un master poiché è il sistema stesso che mette a disposizione tutti gli elementi per far si che i giocatori siano in grado di creare insieme una storia.
E per capire quale sia l’immaginario con cui approcciare una sessione di Fiasco, Jason ci suggerisce di partire dalle pellicole dei fratelli Coen (innanzitutto dal loro Blood SimpleSangue Facile) per poi seguire la filmografia che lui stesso ha inserito nell’appendice del volume.
Rispetto alla qualità editoriale… vedrete nell’intervista una imbarazzatissima Giulia dover tessere le lodi di sé stessa (e dei suoi colleghi) per tradurre le parole veramente lusinghiere di Jason nei confronti del lavoro di localizzazione di Janus.
Apprezzamenti ancora più graditi se si pensa che la casa editrice indie che Jason ha fondato con Steve Segedy sta dando molte soddisfazioni, soprattutto grazie all’attento lavoro di supporto e ampliamento dei titoli a catalogo attraverso molti materiali disponibili gratuitamente.

Jason applica la propria passione anche nel corso della sua attività accademica (è assistente universitario) cercando costantemente di introdurre nuovi modi per mettere i docenti in grado di svolgere lezioni interessanti e appassionanti. Naturalmente usa molto i role play come strumenti per una didattica coinvolgente e interattiva e, tra le sue esperienze, ci racconta di aver messo in grado dei docenti di spiegare la storia dell’Islanda all’alba del cristianesimo proprio assegnando ai vari studenti ruoli diversi e facendo vivere loro scomode situazioni di successioni al trono, tra contrasti di religione e interessi personali. E davanti a tali scelte pedagogiche, chi di voi resisterebbe alla tentazione di ritornare in aula?

Per godervi appieno l’intervista rilasciataci, vi consigliamo di vederla da qui e ringraziamo Giulia Barbano di Janus Design e Jason Morningstar augurandogli che Fiasco sia un grande successo anche in Italia!

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