martedì 5 Novembre 2024

[Lucca Games 2010 Interview] Quelli del delitto! – Intervista ad Andrea Marchi

Il mondo del gioco è ampio e variegato! Questo lo sappiamo tutti… Andrea Marchi e Piero Zama sono due esponenti di una particolare corrente del gioco-spettacolo che si identifica con il termine "Murder party”.
Nel corso dell’intervista che ci hanno rilasciato a Lucca Comics and Games 2010 ci hanno parlato della loro esperienza di compagnia teatrale nell’ambito degli “spettacoli con delitto” ma, soprattutto, del loro nuovo gioco di carte investigativo… che si chiama appunto Quelli del delitto.

Il gioco, che trae spunto da una piece teatrale della compagnia (pur essendo totalmente autonomo dalla visione dello spettacolo), è di Piero Zama, noto autore caratterizzato da mille interessi ludici (è stato campione italiano di MasterMind, esperto di Mahjong, autore di libri ludici e direttore di testate di settore).
Quelli del delitto è un family game dedicato a giocatori dagli otto anni in su, in cui si concorre per accumulare prove nei confronti di uno dei sei personaggi accusati di un omicidio, caratterizzati da uno specifico colore.
All’inizio di ogni partita, che può coinvolgere da due a sei giocatori, ognuno estrae una carta che determina segretamente quale sia il suo sospettato. Con l’uso di un mazzo di carte che introducono semplici meccanismi, ogni giocatore deve cercare di accumulare il massimo numero di prove a carico del suo personaggio, al fine di superare, sul tabellone delle prove, la fatidica barriera dei 14 punti (o prove).
 Si decreta così la fine del gioco e la vittoria del giocatore che ha il sospettato del colore corrispondente al segnalino vittorioso.

Esistono carte indizi semplici che possono essere giocate per spostare i segnalini in base ai colori riportati, e indizi doppi in cui si può scegliere di giocare non lo spostamento ma l’azione alternativa indicata.
C’è il furto, con cui rubare monete o carte a un altro giocatore; la corruzione, che introduce un’asta per difendere un indiziato e accusarne un altro; la tassa, per far perdere monete agli altri giocatori e molti altri tipi di azione (complicità, foto, indulto, soffiata, sospetto) che con semplici meccanismi rendono il gioco assai vario e rigiocabile.
È evidente come alla base di questo gioco ci sia forte la componente di bluff; in questo modo se si dimostra una certa scaltrezza nell’intorbidire le acque, si può raggiungere la vittoria anche se non si è particolarmente aiutati dalla distribuzione delle carte!
Con una durata di una partita intorno a mezz’ora, Quelli del delitto si presenta quindi come un filler semplice e veloce. Oltre a credere molto nelle sue meccaniche, Andrea e Piero ritengono che il loro gioco possa rivelarsi un titolo interessante anche grazie alla sua ambientazione, giocando a suo favore sia la particolare attenzione del pubblico generico verso il genere noir, sia la ridotta presenza di giochi gialli sul mercato attuale.
Per gli interessati, può essere utile sapere che il gioco è in vendita durante gli spettacoli della compagnia, ma è anche in distribuzione tramite MagicStore di Forlì a € 12.90.

L’intervista è stata una occasione anche per scoprire Atuttotondo, la compagnia teatrale che è a monte del progetto Quelli del delitto, e la sua visione crossmediale! Questa compagnia, che si incarna di volta in volta in diverse realtà in funzione delle varie proposte, fa della commistione tra diversi settori (teatro comico, fumetto, gioco) la propria cifra stilistica, originale ed estremamente interessante.
Ed è proprio Piero Zama, autore anche delle piece teatrali di giallo interattivo che la compagnia mette in scena, che spiega, con Andrea Marchi, come si articola una serata di “cena con delitto” raccontandone sia le meccaniche di interazione tra attori e spettatori, sia le modalità di scrittura dei gialli che sono alla base delle rappresentazioni interattive. Ne scaturisce una esperienza dinamica e divertente che, forse, è ancora poco praticata dal pubblico dei giocatori più appassionati e che, invece, meriterebbe sicuramente maggiore attenzione. Ci viene così raccontato come non solo i teatri, ma anche ristoranti, alberghi e altri locali pubblici possano rappresentare tutte situazioni utili per mettere in scena un murder party, e come si sia ormai diffusa l’adozione di questi particolari contesti di interazione in quelle pratiche di “team building” tanto care alla formazione aziendale attuale.

Vi rimandiamo quindi a questa interessante videointervista ricca di dettagli, visionabile da qui, e ringraziamo Andrea Marchi e Piero Zama augurandogli grandi successi per il logo gioco Quelli del delitto e la loro omonima compagnia teatrale!

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