Cari amici di Gioconomicon, eccoci qui di nuovo con uno dei più grandi autori nazionali ed internazionali di giochi: Francesco Nepitello. Presentare Francesco in poche righe è difficile, ma pensiamo che basti citare La Guerra dell'Anello tra i suoi giochi di successo, con numerose ristampe e meritatissimi onori della cronaca.
Durante la PLAY 2012, abbiamo avuto la possibilità di giocare al prototipo del nuovo titolo della coppia Maggi-Nepitello, che sarà pubblicato da Giochi Uniti, con un tema che si discosta dai loro ultimi giochi: abbiamo infatti a che fare con un boardgame storico incentrato su Venezia, e Francesco è stato cosi gentile da accettare di parlarne con noi…
Abbiamo provato una versione ancora da playtest del gioco, ed in breve si tratta di un titolo strategico in cui ciascun giocatore impersona una famiglia importante veneziana, e cerca di ottenere fama e ricchezza (ma soprattutto potenza politica) durante i secoli d'oro della serenissima. Ovviamente per ottenere imperitura fama e potere politico si può scegliere tra varie strade (e, perché no, anche percorrerle tutte), e quindi i giocatori possono cercare di usare la diplomazia, i soldi oppure i potenti cannoni della flotta da guerra veneziana per aprirsi la strada nei commerci e negli intrighi di tutto il mediterraneo.
Il sistema di gioco potrebbe ricordare quello de L'era di Conan perché esiste un pool di diversi dadi ma le somiglianze finiscono qui. Ad ogni turno è possibile eleggere un Doge, e per farlo i giocatori possono (anzi, devono) guadagnare notorietà nei vari sestieri della città – e questo si fa costruendo monumenti più o meno utili alla cittadina. Inoltre ci sono eventi storici che vanno dagli attacchi dei pirati ai movimenti dei mongoli o a vere e proprie guerre. Naturalmente i meccanismi del gioco sono ancora in fase di playtest, però la versione che abbiamo giocato ci mostra un boardgame molto attivo, con pochissimi tempi morti, e con molta interazione tra i giocatori.
Ma scopriamo ulteriori dettagli direttamente dalle parole di uno dei due autori:
Gioconomicon: Bentornato su Gioconomicon, Francesco, e grazie per la possibilità di provare le meccaniche del vostro nuovo gioco. Da dove arriva l'ispirazione per un gioco che ha come tema Venezia (tua patria, peraltro) e il suo ruolo nel mediterraneo?
Francesco Nepitello: Anche questo gioco ha avuto una genesi piuttosto lunga e mi è difficile ricostruire accuratamente le sue ‘origini’. Credo che tutto sia nato da delle conversazioni con i vertici di Giochi Uniti fatti in occasione di qualche fiera, riguardanti quei giochi ‘storici’ che riescono a insegnare qualcosa. Titoli come Britannia e i suoi epigoni, o Republic of Rome. Da quello siamo passati a parlare di come Venezia sia oggetto di dozzine di giochi, nessuno dei quali però dedicato al suo aspetto più singolare, la sua storia millenaria come repubblica indipendente. Il passo seguente è stato naturale!
GN : Come delfineresti il vostro gioco secondo i modelli di classificazione che si stanno definendo nelle comunità di appassionati? German o Ameritrash ? Da Gamer o per tutti? Ambientato o astratto? O se preferisci puoi dirci se ci sono titoli in circolazione che possono meglio farci comprendere il genere.
FN :Credo che Venetia (titolo non confermato ancora) sia il prodotto della nostra evoluzione come designer. Abbiamo fatto giochi molto ‘intensi’ dal punto di vista regolistico e tematico, e Venetia forse potrebbe essere definito come la ‘raffinazione’ del nostro usuale punto di vista autoriale: un gioco che cerca di armonizzare meccaniche e ambientazione, e che punta a un’ampia giocabilità. Quindi né German né Ameritrash, ma un bel esemplare di quella ‘via di mezzo’ che ci piace giocare. Un esempio su tutti? Forse History of the World, o Fire and Axe (casualmente, entrambi dei Ragnar Brothers…).
GN : Qual è il target a cui è rivolto il gioco nelle vostre intenzioni ? C'è un'idea in particolare che ti aspetti che i giocatori colgano e per cui dovrebbe destarsi il loro interesse ?
FN : Nel gioco sono presenti vari aspetti sui quali ci è piaciuto lavorare. Può innanzitutto incuriosire il fatto che nel gioco tutti i partecipanti stanno dalla stessa parte (la Repubblica di Venezia), ma non in modo cooperativo: i giocatori manovrano infatti le famiglie più importanti della città, che competono tra loro nel cercare di aprire il maggior numero di mercati in luoghi vicini e lontani (più remunerativi), nell'estendere la propria influenza nelle varie città per far eleggere i propri Podestà ecc…
Ma è proprio questa "gara" che permette a Venezia stessa di estendere progressivamente il proprio dominio nel Mediterraneo, stimolando una specie di cooperazione involontaria. Purtroppo, il tempo passa, e più Venezia diventa potente più i suoi nemici e gli altri regni che si affacciano sul Mediterraneo creeranno alla Serenissima problemi sempre più gravi. E alla fine, il declino sarà probabilmente inevitabile…
GN : E' già stata definita una linea grafica ? e se si chi è l'art director che se ne sta occupando ?
FN : Anche qui, ci sono diversi nomi in ballo, ma non posso confermare nulla. Solo un piccolo aneddoto: uno dei nomi ‘papabili’ è un noto grafico/illustratore ritiratosi dalle scene qualche tempo fa, ma che sta pensando a una rentrée appositamente per il nostro gioco!
GN : La versione definitiva del gioco avrà una componentistica particolare o possiamo aspettarci la più classica messe di cubetti di legno su un gran tabellone ?
FN : Dopo giochi fitti di miniature, vogliamo anche noi contribuire al disboscamento, e finalmente avremo un gioco pieno di cubetti!
GN :Quanto potremmo definire accurata la riproduzione dell'epoca sul tavolo da gioco ? se c'è stato un lavoro di ricerca, vi siete rivolti ad esperti o la ricerca è stata vostra, come nel caso dei giochi su Tolkien o su Conan?
FN : Il livello di dettaglio storico è lontano da quello di un wargame, dovete considerare che il gioco attraversa quasi mille anni di storia! Ma quello che era uno dei nostri scopi e che ci pare di aver raggiunto è un elevato livello di verosimiglianza nelle dinamiche che animano le azioni dei giocatori: chi aprirà un libro dopo una partita per saperne di più sui fatti che analizziamo si troverà di fronte a tematiche familiari. È un po’ come vedere un bel documentario su un periodo storico, per poi andare a leggersi un saggio più approfondito.
Per quanto riguarda la ricerca, sia io che Marco siamo veneziani e interessati al tema, ma per non fare strafalcioni ci siamo rivolti ad un esperto, il giudecchino Davide Trivellato. Lui è un appassionato di storia (è il suo lavoro!) nonché playtester, e ci ha fornito tutte le informazioni di cui abbiamo avuto bisogno.
GN : A che punto è lo sviluppo del gioco? quella che abbiamo provato è una versione sufficientemente definitiva delle regole o c'è ancora parecchio lavoro da fare ? Hai una previsione di completamento dei lavori ?
FN : È passata abbastanza acqua sotto i ponti dopo Play! 🙂 Niente di rivoluzionario, ma abbiamo rimescolato ancora un po’ gli ingredienti. Ora siamo al ‘fine tuning’, e si comincia la fase produttiva.
GN : Sappiamo che il gioco, una volta pronto, sarà pubblicato in una delle linee editoriali di Giochi Uniti. Sai dirci se è prevista una pubblicazione internazionale oltre a quella italiana ?
FN : È ancora troppo presto, il gioco non è ancora stato mostrato ad altri editori.
GN : C'è qualche aneddoto particolare legato allo sviluppo di questo gioco che vuoi condividere?
FN : Mi fa piacere aggiungere una cosa in conclusione: siamo stati felicissimi di lavorare a Venetia, perché ci ha fatto riscoprire il vero spirito della nostra città natale, un passato glorioso che dona lustro a tutta la penisola e che ci pare ingiustamente trascurato dai libri di storia. Speriamo che il gioco sia all’altezza del tema!
Ringraziamo e salutiamo Francesco e vi invitiamo come sempre a rimanere connessi sulle nostre pagine per le future notizie su questa ennesima fatica del Dream Team del gioco italiano!