Lo scorso 27 e 28 giugno si sono svolti gli Asterion Gaming Days, il weekend organizzato dall’editore emiliano Asterion Press (sussidiaria del colosso Asmodee in Italia) e, come avrete già saputo dai commenti dei partecipanti e dalle parole degli organizzatori stessi: “sono stati i migliori AGD di sempre”! Maggiore disponibilità di tavoli, maggior presenza di anteprime e anche, soprattutto, maggior partecipazione del pubblico. Anche in questa terza edizione la nostra redazione non ha mancato di partecipare e provare i nuovi titoli in anteprima. Inoltre, l’evento si è rivelato l’occasione per conoscere Jean-Christophe Giraud, general manager di Asmodee che si è intrattenuto con noi per una piacevole intervista…
La formula adottata da Asterion si conferma dunque vincente: un evento (di natura chiaramente promozionale) a ingresso gratuito in una location più che confortevole che si rivela ancora una volta in grado di venire incontro alle sempre più grandi esigenze dell’editore e dei suoi numerosi estimatori.
Ma è proprio l’elevata partecipazione del pubblico che comincia a far dubitare delle capacità di tenuta della location. Nel pomeriggio di sabato l’afflusso è stato come mai si era visto nelle precedenti edizioni e le file si sono formate davanti a quasi tutti i tavoli (specialmente a quelli delle anteprime, sempre in numero troppo limitato a nostro parere nonostante siano il principale fattore di interesse). Altro appuntamento affollatissimo è stato l’asta dei giochi del sabato sera, magistralmente condotta da Marco Alkyla Oliva, cosi partecipata che molti degli astanti si sono assiepati nel giardino esterno alla sala destinata all’evento.
Evento di successo si è riconfermata anche la finale di Ticket To Ride, che ha visto trionfare Gianfranco Bucoliero (noto ai più come GFB) cui vanno i nostri complimenti. Ma ancor più interessante è stato il primo appuntamento con Pandemic Survival: una prova a tempo in una scenografia da area contaminata (ottima l’atmosfera creata con costumi, cartelli e musica, mentre l’idea di ricreare delle barricate accatastando delle sedie forse poteva essere pensata meglio) in cui “specialisti” a gruppi da due provano a fermare le medesime minacce che vengono applicate all’unisono su tutti i tavoli.
Ovviamente, i problemi legati alla grande affluenza sono i più piacevoli da risolvere e su cui ragionare per le edizioni a venire, ma non è di questi che abbiamo parlato con Luca Cattini e Massimo Bianchini nel nostro consueto confronto di fine evento. Anzi, confessiamo che con i due super impegnati boss di Asterion abbiamo finito per parlarci proprio poco, colpa anche dello stato di salute di Luca non proprio al massimo (ma che non gli ha impedito di essere al suo posto facendolo apprezzare da tutti, come vedremo più avanti!). Non è passata inosservata però una nuova importante presenza all’evento, che ci è capitato di notare finora in altre occasioni all’estero: Jean-Christophe Giraud, general manager di Asmodee, interessato a vivere in prima persona questi Asterion Gaming Days.
È a lui che abbiamo rivolto le nostre domande, approfondendo il percorso di questo gigante dell’industria ludica che tanto ci ha stupito con le sue manovre nel corso dell’ultimo anno.
Nonostante il ruolo apicale rivestito nell’assetto societario di Asmodee, Jean-Christhope si è rivelato molto più disponibile e alla mano di quanto potessimo sperare! Aspetto informale, volto sorridente e grande comunicativa, abbiamo notato come fosse sempre pronto a mescolarsi tra gli addetti ai lavori degli AGD. Nel momento in cui ci siamo conosciuti, era intento a controllare il setup di un tavolo demo e a incoraggiare i partecipanti dell’imminente torneo di Ticket To Ride! Una volta trovato un angolo dove accomodarci, la conversazione è stata più che mai piacevole, arricchita da continui scambi di battute tra lui e Luca Cattini.
Gioconomicon: Luca e Max sono persone molto disponibili, ma su certi temi non si sbottonano mai a sufficienza. Quindi lo chiediamo a te: quand’è che Asterion diventerà Asmodee Italia ?
Jean-Christophe Giraud: Abbiamo discusso con Massimo e Luca e pensiamo che Asterion sia un nome ben conosciuto in Italia, grazie all’ottimo lavoro fatto negli ultimi 3 o 4 anni, quindi l’idea è fare in modo che non scompaia bruscamente. Preferiamo tenerli entrambi per i prossimi mesi.
In futuro, come Asmodee Group, pensiamo che il brand Asmodee possa rappresentare un asset per Asterion-Asmodee in Italia, dato che anche Asmodee in Italia è un nome e un marchio molto conosciuto e, spero, dotato di una buona reputazione. Quindi l’idea durante la transizione è quella di avere entrambi i brand affiancati. Quando saremo pronti, arriveremo ad avere il brand Asmodee più grande di quello di Asterion. Tutto qua. Manterremo comunque Asterion scritto da qualche parte.
GN: Voi godete di un’immagine “di forza”, con il vostro atteggiamento cosi impetuoso e con tutte le operazioni che state conducendo cosi rapidamente. Qual è la vostra strategia a lungo termine? Quali sono i prossimi passi ?
JCG: Abbiamo una strategia molto chiara riguardo a quello che vorremmo fare nel prossimo futuro. Riteniamo che quelli che chiamiamo “giochi moderni”, diventeranno il futuro del gioco e vogliamo essere l’azienda che guiderà questo processo di trasformazione. Quindi la strategia organizzativa sarà quella di avere un insieme di studi di realizzazione (come ad esempio ora abbiamo Fantasy Flight, Days of Wonder, Space Cowboys) e mantenere Asmodee come distributore dei loro prodotti, ma anche di quelli dei partner terzi, dato che abbiamo costruito il nostro successo in entrambi questi campi: pubblicare nuovi giochi e distribuirne di ottimi in tutto il mondo.
È per questo che manteniamo i rapporti anche con Libellud, Repos, Lui-meme, Z-man ecc. e distribuiamo i loro migliori giochi. Gli offriamo la nostra rete distributiva che, probabilmente, è una delle principali in Europa, per dargli il miglior servizio di distribuzione che potrebbero trovare nel continente. Quindi, in definitiva, sviluppo e distribuzione; ma nell’ultimo periodo, con Days of wonder e anche Fantasy Flight, stiamo entrando anche nel mondo digitale. Ad esempio Ticket to ride è probabilmente la migliore app digitale nel suo genere; Space Cowboys lancerà la versione digitale di Splendor durante l’estate; Fantasy Flight ha già rilasciato molte app e anche molti ausili digitali, ad esempio per X-com. Dunque anche il settore digitale sarà uno dei pilastri del nostro futuro.
Il nostro business era strutturato su molte piccole aziende che facevano cose differenti, ma ora pensiamo che se vogliamo incrementare i nostri affari, sarà bene, non solo per Asmodee ma per l’intero mercato, avere un leader forte che sappia guidare la sua crescita.
GN: Noi italiani con Colombo abbiamo scoperto l’America, voi invece ve la siete comprata! Quante bottiglie di champagne avete stappato quando avete acquisito Fantasy Flight?
JCG: Ci sono due punti di vista di cui tener conto. Da quello legato al business, le acquisizioni di Days of Wonder e Fantasy Flight sono state fondamentali per diventare uno dei player “chiave” negli Stati Uniti che, essendo molto più grandi dell’Europa, rappresentavano un traguardo fondamentale per la nostra crescita e il nostro sviluppo, considerando il nostro obiettivo di divenire l’azienda leader nel settore dei giochi moderni. Mentre dal punto di vista del giocatore è stata semplicemente una cosa magnifica! Perché, nonostante non tutti in azienda siano giocatori (ormai è così grande che ci si può trovare ogni tipo di persona), la maggior parte di noi lo sono e per loro questo avvenimento è stato qualcosa di veramente speciale!
GN: Eppure solo qualche anno fa Christian Petersen (CEO Fantasy Flight) affermò anche ai nostri microfoni che mai e poi mai avrebbe venduto la FFG.
JCG:Credo che questo sia un buon esempio. Penso che lui (Christian) quando ve lo ha detto lo pensava veramente, ma le nostre idee, la nostra strategia e i nostri piani lo hanno sedotto.
Quando abbiamo acquisito la Fantasy Flight, non volevamo semplicemente prendere i loro giochi, e questo vale anche per l’Italia, ma lo abbiamo fatto perché sentivamo che c’era sintonia con le persone. Analogamente, se non fosse stato per Luca e Massimo, probabilmente non avremmo trovato un accordo con Asterion, perché Luca, Massimo, me e tutto il team di Asmodee avevamo le stesse idee su cosa avremmo voluto fare.
Non si tratta dunque di solo business, ma anche di relazioni con le persone. Quando Christian te lo diceva, probabilmente stava riferendosi soltanto al primo di questi due aspetti, ma ora che è nella società, è uno dei maggiori esponenti proprio perché vuole veramente partecipare alla crescita di questo mercato ed esserne parte attiva.
GN: Quindi se non aveste incontrato una coppia come Luca e Massimo, con cui potete vantare cosi tante affinità, non avreste approcciato l’Italia ?
JCG: L’italia è il quinto mercato d’Europa, quindi probabilmente saremmo arrivati lo stesso, ma ci sarebbe voluto più tempo per un’acquisizione e sarebbe stata meno efficiente rispetto a quanto lo è con questi due ragazzi.
GN: Visto che lo ribadisci anche tu che l’Italia è il quinto mercato Europeo, puoi chiarirci chi sono gli altri 4 ?
JCG:L’ordine dipende da diversi fattori. Diciamo, per farla semplice, che abbiamo Regno Unito, Francia, Germania, Spagna e Italia.
GN: E fra queste qual è la prima ?
JCG: Dipende, perché varia di anno in anno. È difficile da valutare. Diciamo che c’è un’azienda che valuta il business dei giocattoli e dei giochi, chiamata NPD, che però si riferisce principalmente alla grande distribuzione e al mercato di massa, ad esempio in Italia monitorano il mercato dei supermarket che vendono anche giocattoli (ad esempio Auchan, Carrefour, Coop, Conad, etc…), ma non tengono in considerazione i negozi di hobbistica e, ovviamente, questi ultimi sono molto importanti per noi. Per questo è difficile veramente valutare il primo mercato. Spesso noi usiamo le cifre date dalla NPD, ma solo perché sono le uniche ufficiali. Sappiamo che, per quello che riguarda i nostri giochi, non abbiamo il 100% di accuratezza, ma almeno è un buon benchmark per tutti.
Considerando i giochi, in termini di numeri di vendite e dimensione del mercato, la Germania è sì una delle prime insieme a Regno Unito e Francia, ma è molto più aggressiva dal punto di vista dei prezzi, quindi vendono più giochi, ma a costi minori. Quindi in definitiva, per quanto concerne i valori finali, questi mercati sono molto vicini. Analogamente, anche Spagna e Italia sono molto vicine tra loro.
Dalle stime NPD del 2014, comunque, il mercato dei giochi italiano era valutato intorno ai 70 Milioni di euro, ma in esse vanno considerate le vendite di giochi più tradizionali come il Monopoly.
In Francia Asmodee ha già dei prodotti nei supermarket. In italia ancora no, non oggi, ma forse in futuro….
GN: Quanto è distante questo futuro
JCG: Non lo so, dipende da questi ragazzi…
Luca Cattini: Tra 2-4 anni
JCG: Quello che abbiamo fatto in Francia è accrescere il giro di affari nel settore hobbistico in maniera da far sì che il business dei giocattoli venisse da noi a interessarsi sempre di più ai nostri giochi, come è successo circa 10 anni fa con Jungle Speed. Diciamo che, quando una grande azienda investe per andare sempre più veloce in mercati fatti di grandi volumi, spende soldi. Noi invece investiamo tempo, non soldi. Ci prendiamo i nostri tempi, accresciamo il gioco e, quando è pronto, può finalmente arrivare da tutti. Semplice.
Un’altra cosa importante che abbiamo fatto in Francia, come ad esempio per Jungle Speed, è che ogni volta che ci rivolgevamo a un mercato di massa, creavamo una versione speciale del prodotto dedicata a questo. Cerchiamo di non vendere lo stesso prodotto negli ipermercati e nei negozi specializzati: sappiamo quanto è importante il settore hobbistico per noi, perché gli appassionati ci aiutano a lanciare i giochi, a dimostrarli, a spiegarli e quindi vogliamo proteggerli, vogliamo provare a non far competere i due settori, quindi creiamo due versioni differenti, con caratteristiche diverse e a prezzi diversi.
LC: E lo stesso faremo noi. È l’unico modello che funziona. Dovete sapere che tutte le altre aziende che operano nei supermercati non lo hanno seguito ed è per questo che non hanno avuto successo. È per questo che noi avremo successo. In Italia tutti vendono esattamente la stessa cosa dovunque e quindi nel supermercato si trova lo stesso prodotto del negozio specializzato a 10€ in meno o addirittura a prezzo di costo e quindi molti protestano. I proprietari dei negozi specializzati chiedono continuamente agli editori di differenziare le linee di prodotti o comunque di fare qualcosa per proteggere il loro mercato. Per noi questo è un argomento molto sensibile.
JCG: Noi proveniamo dal mercato degli hobby e quindi sappiamo quanto importanti siano i negozi dedicati a questo. Sappiamo quanto le persone presenti in questo hotel oggi siano importanti per il successo dei giochi che ci piacciono, e quindi vogliamo che rimangano tali.
GN: Parliamo proprio di questo bel modello di evento: viene proposto anche negli altri paesi dalle altre sussidiarie Asmodee ?
JCG: Lo facciamo anche in Francia, ma non così spesso. Organizziamo quelli che chiamiamo gli Asmodays, non tutti gli anni, ma ogni 3, 4 o 5 anni. È la stessa tipologia di evento, affittiamo una location speciale e invitiamo le persone. Dovete sapere che in Francia siamo noi a invitarle, perché se permettessimo a tutti di venire liberamente, dovremmo affittare 3, 4, 5, 6 hotel, ma comunque lo spirito è lo stesso. Quello di realizzare qualcosa per i giocatori, con eventi speciali, demo di nuovi titoli, presenza dei nostri partner, degli editori, ecc…
Negli altri paesi non è esattamente la stessa cosa, i format variano a seconda del paese. Credo che comunque questa sia una cosa generalmente più nelle corde della zona sud d’Europa. In ogni caso penso che quello che Asterion sta organizzando qui è molto speciale ed è veramente bello.
GN: Tu che viaggi continuamente tra le diverse sedi di Asmodee nel mondo, hai riscontrato punti in comune tra i giocatori dei vari paesi ?
JCG: Sì, probabilmente sì. Quelli che chiamiamo gamer sono molto simili tra loro dappertutto. Andando però sul campo dei family e party games, troviamo delle differenze. Al netto delle diversità che sicuramente conoscete tra german games, american games e, adesso, french games, quello che cambia di paese in paese non è la predilezione per l’uno o l’altro genere, ma è maggiormente il modo di giocare. Ad esempio in Cina il mercato è totalmente differente, è molto giovane e quindi cercano di scoprire tutto ciò che riescono, quindi non scelgono ma piuttosto raccolgono tutto. I volumi però sono ancora bassi perché non ci sono così tanti giocatori. Per il resto conoscete già meglio di me le differenze tra giocatori americani, giocatori tedeschi e giocatori europei.
GN: Visto che anche tu sei un giocatore, ci dici quali sono i tuoi 5 giochi preferiti ?
JCG: È difficile rispondere. Prima di tutto va detto che preferisco i giochi di carte. Anche tra i giochi da tavolo preferisco quelli che fanno ampio uso di carte. Mi piace molto l’ultimo gioco Space Cowboys, Elysium e in generale mi piacciono questo genere di giochi. Ma va detto che io provengo dal mondo dei giochi di carte collezionabili, quindi mi piace Magic. E sapendo che mi piacciono i giochi con tante carte in mano, non può non piacermi 7 Wonders. In questo periodo con la mia famiglia sto giocando a Ticket to ride, mentre con gli amici a Pathfinder cardgame.
Effettivamente non sto rispondendo alla tua domanda ma ti sto dicendo quello a cui sto giocando più spesso ora.
Diciamo cosi: quando vado in vacanza con la mia famiglia ci portiamo sicuramente Ticket to ride, Splendor, Catan, Seasons (per partite speciali con mio figlio) e 7 wonders. E Luca mi ha stracciato a Istanbul proprio ieri.
GN: Ci possiamo aspettare altre sorprese in termini di acquisizioni entro la fine dell’anno ?
JCG: Perché parli di sorprese ? (ride)
Ovviamente non posso rivelarvi nulla ma sappiate che comunque, ora, tutto può accadere.
GN: Grazie mille del tempo e della disponibilità Jean Christophe!
JCG: Grazie a voi. Ma prima di salutarvi c’è una cosa che vorrei dirvi. È incredibile quanto quest’uomo (si riferisce a Luca) sia professionale. Per dimostrare al meglio i nuovi titoli della linea Pandemia e gli eventi di gioco, si è preso un virus lui stesso! Questa è professionalità! Questo è il motivo per cui lavoriamo con questi ragazzi!
Con quest’ultima battuta ci saluta il General Manager di Asmodee (nonché presidente del CDA di Asterion/Asmodee Italia), mentre noi rimaniamo con occhi e orecchie ben aperte a monitorare per voi l’evoluzione di questo settore mentre in testa ci risuona l’eco delle sue parole: “ora, tutto può accadere”.