Questa è la seconda parte dell’approfondimento che Gioconomicon.net dedica all’evento D&D Epic che si terrà il 30 ottobre a Lucca Comics & Games. Nella prima parte abbiamo parlato con Emanuele Vietina e Antonio Rama, membri dell’organizzazione di Lucca Comics & Games, che chi hanno raccontato la lunga storia del rapporto che lega il festival al gioco della Wizards e lo sforzo organizzativo che ha permesso di eleggere Lucca come sede del prossimo Epic europeo dopo quello svoltosi a giugno nel Regno Unito. La data del 30 ottobre dunque, si avvicina, i posti a disposizione sono in via di esaurimento e proprio ieri sono partite le prime email di conferma e assegnazione degli slot. Per conoscere meglio i contenuti di questo evento unico dunque, abbiamo avuto il piacere di parlare con Nicola Degobbis, responsabile per l’Italia della D&D Adventurers League che si è occupato della gestione operativa dell’evento che ricordiamo, vedrà impegnati sul tavolo da gioco 100 giocatori, 20 master e 5 coordinatori per cinque ore di gioco in contemporanea che, unitamente con i risultati degli altri eventi Epic, andranno a influire sul canone dell’ambientazione ufficiale Forgotten Realms.
Gioconomicon: Abbiamo visto come la costruzione dell’Adventures League italiana, abbia contribuito alla realizzazione dell’evento Epic che si terrà a Lucca. Prima di entrare nei dettagli, che siamo sicuri interesseranno a tutti gli appassionati di D&D e non solo, vogliamo ricordare cos’è l’Adventurers League e come si è sviluppata in Italia?
Nicola Degobbis: L’Adventurers League è la lega di gioco Organizzato di D&D 5ed. Chiunque può giocare alla League semplicemente presentandosi ad un evento AL e portando la propria scheda personaggio (o facendosene dare una dall’organizzatore). La AL è arrivata alla sua 5^ stagione, Storm King’s Thunder, e segue la storyline degli Hardcover pubblicati dalla WotC.
La AL è l’ideale per i giocatori che vogliono provare il “gdr più bello del mondo” oppure chi non riesce a giocare con continuità o trovare un gruppo fisso. Con la League si ha la possibilità di giocare il proprio pg in qualsiasi parte del mondo. Grazie alla League inoltre le community dei giocatori gdr hanno la possibilità di conoscere altri giocatori, far crescere la community e trovare nuove persone con cui creare un nuovo gruppo di gioco. Ho sempre pensato che il gioco di ruolo organizzato fosse un ottimo mezzo per conoscere nuovi giocatori, promuovere il gdr e, al contempo, farmi conoscere in questo ambiente.
Ho iniziato 3 anni fa con la Pathfinder Society, poi sono diventato membro dell’Asset Team della Monte Cook Games, e da qualche anno organizzo il Free Rpg Day a Milano.
Con la 5edizione ho avuto modo di conoscere Jeremy Crawford e durante la scorsa Lucca ho avuto modo di parlare e giocare con lui il modulo introduttivo della Lega di Out of the Abyss e mi sono detto “Devi assolutamente portare la League in Italia”. Sono quindi venuto in contatto con Martin Tisdwell (European Coordinator della D&D AL) e Robert Adducci (Worldwide Admin della D&D AL e Community Manager), con i quali abbiamo definito il mio ruolo come Local Coordinator Italiano. Da quel momento il supporto della WotC Italia è stato costante e immediato.
Dalla prima sessione, tenuta a Milano, il potenziale è stato subito evidente, con una partecipazione che andava oltre le aspettative e una rapida diffusione, per nulla ostacolata dal materiale in inglese. Oggi, quella italiana è una delle community più grandi, con molti negozianti coinvolti ed il numero di giocatori che cresce giorno dopo giorno. Recentemente abbiamo esteso le sessioni al gioco online (su Roll20), per permettere a più persone possibili di partecipare a questa iniziativa.
A distanza di poco meno di un anno, si può dire che l’Epic è il coronamento di un processo evolutivo della League che non ha paragoni in Italia e che, con le sue centinaia di iscritti, funziona veramente.
Ne approfitto per ringraziare chi ha contribuito a raggiungere questi risultati: Mattia Coen, Marco Soranno, Giulia Mambrini, Andrea Vitali e Stefano Montanari di WotC Italia; Emanuele Vietina, Antonio Rama, Davide Dedalo Scano, Andrea Parrella e Silvia Ceccarelli di Lucca Comics & Games, tutti gli organizzatori italiani della League, in particolar modo Claudio Giaveri, Andrea Lucca, Alex Melluso, Stefano Anselmi, Andrea Rossi e Luca Bobbio e ovviamente, tutti i master e lo staff dell’Epic.
GN: Il primo Epic europeo, tenuto in occasione del UKGE a Birmingham, ha visto giocare la “Reclamation of Phlan”, ovvero la liberazione della città di Phlan dal drago Vorgansharax, secondo quanto accaduto a seguito degli eventi ufficiali iniziati con la campagna “Tyranny of Dragons” e terminati nella terza stagione ludica con “Rage of Demons”. I giocatori nostrani affronteranno la stessa sfida, quali differenze possiamo aspettarci da questo evento nel nostro paese? La dimensione maggiore e il DNA mediterraneo influiranno sull’esito?
ND: “Reclamation of Phlan” è un’avventura emozionante. Non voglio sbilanciarmi troppo, per evitare di rovinare la sorpresa ai giocatori, ma diciamo che l’Epic è un evento ludico incredibile. La collaborazione tra tutti i giocatori è di vitale importanze, le scelte del singolo possono inficiare la riuscita dell’intera avventura ed il TPK (“total party kill” eliminazione dell’intero gruppo di gioco n.d.r.) è dietro l’angolo. È un’avventura esaltante, che contiene tutti gli elementi che caratterizzano D&D e che sono la naturale conseguenza di quanto successo nelle stagioni precedenti della League (Tiranny of Dragons, Elemental Evil e Out of the Abyss).
Inoltre, in base a come si comporteranno durante l’avventura, potranno avere modo di cambiare le storyline future di D&D (uno degli elementi più bella della D&D Adventurers League)!
Il numero maggiore in realtà è un elemento di difficoltà in più e, per quanto concerne il nostro DNA, sono sicuro che affronteremo il tutto con un’inventiva incredibile e con una grinta senza eguali.
GN: L’Epic è uno di quegli eventi che uno giocatore ricorderà a lungo, perciò è lecito aspettarsi una grande partecipazione di pubblico e il generale interesse di quanti hanno seguito le campagne ufficiali. I posti saranno tuttavia limitati a 100 partecipanti, vogliamo ricordare i requisiti di ammissione, la procedura di iscrizione e gli eventuali criteri di selezione?
ND: Questo il mio obiettivo, se i partecipanti penseranno all’Epic dicendo “Io c’ero!” e se lo ricorderanno come uno dei punti più alti della loro “carriera” ludica allora potremo dire di averlo raggiunto.
Le iscrizioni all’Epic sono aperte da lunedì 5 settembre. Per partecipare all’evento bisogna registrarsi al sito http://moduli.luccacomicsandgames.com/moduli/index.php e compilare il modulo di iscrizione nell’apposita sezione dedicata ai concorsi. Nel modulo i giocatori potranno scegliere la classe del loro personaggio e a quale dei tre Tier appartiene.
Ci saranno tre tier, ovvero tre diversi “blocchi” di livello: dal 1 lvl al 4 lvl, dal 5 lvl al 10 lvl e dal 11 lvl al 16 lvl. Va da se che un giocatore neofita è meglio che si segni per il Tier 1.
Ogni tier affronterà missioni diverse, tutte però unite tra loro con gli altri tier.
Ognuno potrà portare il proprio PG registrato nella Adventurers League, altrimenti gliene daremo noi uno pre-generato. Le iscrizioni saranno accettate fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Per ciò che riguarda i criteri di selezione, l’unico vero requisito è molto semplice, avere almeno una conoscenza basilare della quinta edizione di D&D. Ne approfitto per ricordare che ogni tier ha dei posti limitati, quindi è facile prevedere che riempiremo tutti i posti nel giro di pochi giorni. Naturalmente prenderemo anche una quota di giocatori di riserva, per garantire la copertura completa dell’evento.
Ricordo inoltre che per partecipare all’evento bisogna avere il biglietto ed il bracciale del LC&G del 30 ottobre.
GN: L’evento “Epic” è un format quasi unico nel panorama ludico internazionale, il segno che il gioco di ruolo può diventare anche un fenomeno di massa (emblematico il recente richiamo televisivo e cinematografico), un simbolo di aggregazione e riconoscimento sociale che trascende l’esperienza intorno al tavolo. Quale apporto può dare l’Epic nel nostro paese e come i giocatori italiani possono contribuire a livello globale?
ND: Il gdr sta vivendo un periodo meraviglioso. Le vendite dei gdr sono aumentate in maniera esponenziale, i giocatori stanno uscendo dalle case e stanno vivendo sempre più esperienze di gioco collettivo. Le convention crescono anno dopo anno, i crowdfunding inerenti al gdr sono all’ordine del giorno ed ogni anno ci ritroviamo sempre con giochi nuovi sui nostri tavoli. Il gdr (ed in particolar modo D&D) sta suscitando sempre più interesse in persone che fino a poco tempo fa non avevano idea di cosa significasse lanciare un dado a venti facce (complici anche le serie americane ed il cinema che stanno rivalutando il mondo fantasy, e di conseguenza il gdr tradizionale). L’Epic può dar modo sia ai super appassionati di gdr sia ai neofiti, di vivere un evento unico dedicato a D&D in un contesto incredibile come il Lucca Comics & Games. Lavorando in questo mondo, girando fiere e convention, organizzando eventi legati al mondo gdr, ho avuto modo di giocare e veder giocare centinaia, anzi migliaia, di persone diverse e la conclusione è che Il gdr unisce tutti, di qualsiasi età, classe sociale, sesso, razza.
Ma una cosa mi ha colpito dei giocatori italiani, che a mio avviso spicca in modo eclatante: la passione.
I giocatori Italiani mettono una passione incredibile quando giocano, si scaldano, s’inalberano, fanno uscire tutta l’italianità durante una sessione. E questo è un bene. Mentre giochiamo ci immedesimiamo in personaggi fantastici che ci permettono di eliminare ogni freno alla creatività. Siamo dei grandi giocatori, abbiamo delle idee incredibili e nel nostro DNA ci sono millenni di storia e di cultura che in un modo o nell’altro, traspare nel gioco. Sono sicuro che, tra qualche tempo, giocheremo un’avventura ufficiale della League scritta da un italiano. Chissà, magari proprio un Epic! Detto ciò ci vediamo il 30 ottobre, sono curioso di vedere quanti di voi sopravverranno…
Ricordiamo inoltre che tra le intenzioni dell’organizzazione, c’è quella di posizionare un megaschermo nella sala, per seguire in tempo reale gli spostamenti dei vari gruppi sulla mappa strategica proprio come se fosse una unica grande sessione di gioco.
Non resta allora che attendere il giorno dell’evento, per vedere quanto i giocatori nostrani sapranno farsi valere sul campo di battaglia della fantasia mentre a quanti hanno avuto abbastanza fortuna e prontezza da riuscire a partecipare all’evento, auguriamo un caloroso “in bocca al drago”.