Nel nostro peregrinare tra gli stand della Spielwarenmesse di Norimberga, giungiamo anche a scambiare qualche battuta con Alfredo Genovese di Ghenos Games. Come è nostro solito, prima di parlare di novità, diamo uno sguardo al passato e cerchiamo di capire come è andato il 2016 dell'azienda milanese.
Secondo Genovese l'annata appena trascorsa è stata ottima, anche sulla scia dei riscontri legati al Gioco dell'Anno, “…che ha rappresentato il vero coronamento del nostro lavoro negli ultimi tempi. Grazie a questo siamo riusciti a fare un salto di qualità sia dal punto della nostra visibilità nel settore, ma anche per quanto riguarda la presa di coscienza dei propri mezzi. Sempre grazie a Pozioni Esplosive stiamo anche tentando di costruirci nuovi canali (ad esempio nelle librerie), anche se per la verità” – ammette Genovese – “queste ultime devono ancora capire a pieno come sfruttare le potenzialità del settore boardgame”.
“Finalmente, il catalogo che abbiamo costruito negli ultimi tempi ci ha permesso di "slegarci" da quell'immagine di azienda fortemente centrata su Krosmaster: ora infatti siamo riusciti a portare stabilmente "a bordo" molti design studio allora emergenti, come Ergo Ludo o Horrible Games.
D'altra parte, la nostra altra anima di distributori continua a viaggiare a vele spiegate e proseguiamo con la consueta politica di porte aperte per tutti. Noi vogliamo infatti continuare a garantire uniformità di trattamento verso ogni partner, perché i negozi devono essere liberi di scegliere cosa vendere, in funzione dei loro risultati di profitto.”
Tornando ai giochi, la partnership con Stonemaier si è rivelata vincente con Scythe, ma anche Zagor è andato molto bene: sorprendentemente, il suo appeal ha fatto colpo ben oltre i confini dei soli appassionati del fumetto. “Per quanto riguarda invece Dead Men Tell no Tales, è andato benino ma non troppo. Questo è un gioco che può avere una buona diffusione, ma va accompagnato con un lavoro d’introduzione e non genera hype autonomamente. AYA invece non ha dato i risultati sperati, ma qui purtroppo siamo noi ad aver commesso la leggerezza di non riscrivere completamente il regolamento.” Alfredo ci spiega come il ruolo di localizzatore non si può esaurire con la semplice traduzione di un manuale: sicuramente è indispensabile la meticolosità per evitare errori, ma a volte è necessario rivedere l’intera concezione del regolamento ed eventualmente rifarlo da capo, magari in un modo più adeguato al pubblico a cui lo stiamo proponendo.
“Venendo alle novità”, prosegue Genovese, “abbiamo annunciato Terraforming Mars e stiamo facendo il possibile per essere pronti già a Play. Questo titolo si è rivelata una grossa opportunità, paradossalmente scaturita dal "vuoto" nel catalogo lasciato da What's Your Game che, come sapete, ora ha preso altri lidi.
Ancora da Stonemaier, a Play ci sarà invece sicuramente Between Two Cities, ma stiamo già al lavoro anche su Viticulture, anche se non possiamo dire quando saremo pronti”. Riguardo questo argomento, Genovese chiarisce che l’introduzione di nuovi titoli a catalogo non si basa solo sulle opportunità offerte dalle partnership, ma tiene conto anche di quali sono i target da soddisfare e il rischio che alcuni prodotti non si sovrappongano ad altri.
“Sempre per PLAY abbiamo anche pronto Fields of Green della Artipia, un bel draft illustrato dal disegnatore di Coloni Imperiali, oltre che Magic Maze, titolo della Sit Down! (quella di Sushi Dice) molto carino perché si creano delle particolari dinamiche di interazione. E' un cooperativo che però si fa in completo silenzio, in cui personaggi fantasy che provengono da un'altra dimensione, si trovano catapultati in un mall e ne devono fuggire. I giocatori dovranno applicare abilità specifiche sui personaggi nella mappa“.
Inoltre, sempre per PLAY è probabile che giunga l’edizione italiana di HOP! , il simpaticissimo party game ideato ed illustrato da Marie Cardouat che ci ha piacevolmente sorpreso alla scorsa fiera di Essen, non solo per le belle illustrazioni ma anche per l’originale meccanismo di gioco.
Per il resto, comprese eventuali nuove partnership, è troppo presto per annunciare alcunché. Ci spiega Genovese che l'obiettivo di Ghenos “è di arrivare a circa 15 giochi l'anno, perché non abbiamo le possibilità pratiche di andare troppo oltre: per noi il catalogo va certamente arricchito, ma va anche seguito adeguatamente e questo secondo aspetto necessita risorse tanto quanto il primo”.
Nonostante tutto, Krosmaster per Ghenos continua a meritare un capitolo a sé. “L'esperienza dei nazionali di Bologna è stata molto importante e rinfrancante. A livello torneistico, il gioco continua ad andare molto bene, anche se probabilmente Ankama non gli ha dato sufficiente seguito con la frequenza delle release”.
“Dopo un anno di buio,” continua Genovese, “ la stagione 4 e Arena 2.0 sono comunque andati bene e come Ghenos possiamo tranquillamente annunciare anche la stagione 5 a giugno e la stagione 6 a novembre. La stessa Ankama sembra si stia riattivando: a breve uscirà il gioco del Pappaball e speriamo che anche su Krosmaster si possa tornare al giusto passo, anche perché lo reputiamo – con i dovuti distinguo – alla stregua di un Bloodbowl, ovvero di un titolo su cui la community di appassionati manterrebbe acceso l'interesse indipendentemente dal suo editore”
Purtroppo il grande assente di PLAY sarà l'espansione di Scythe, ma – rivela Genovese – “sulla nostra pagina Facebook abbiamo aperto la Ghenos League – sfruttando l'esperienza di Krosmaster – per organizzare nei negozi tappe torneistiche di Scythe e Pozioni Esplosive e distribuire così dei materiali speciali (ad esempio le risorse realistiche di Scythe) come reward a chi parteciperà”.
Oltre a queste iniziative Genovese ci confida la possibilità di un evento veramente molto speciale made in Ghenos durante l’anno, mancano ancora alcuni dettagli da definire, ma il consiglio è di tenere d’occhio i loro canali web e social nelle settimana a venire.
Prima di salutare i nostri disponibilissimi interlocutori, riflettiamo con loro su un tema interessante: molti operatori si lamentano che il mercato è saturo, ma nella pratica tutti continuano incessantemente a produrre giochi nuovi e a dichiarare positivi risultati di bilancio. “Secondo osservatori esterni al nostro Paese”, dice Genovese, “il settore in Italia sta obiettivamente esplodendo e, altrettanto obiettivamente, Asmodée ne risulta la principale realtà trainante. Tuttavia, eventi come PLAY e Lucca, stanno riscontrando una vertiginosa crescita, con conseguente aumento della cultura ludica delle nuove generazioni. Secondo noi, questo è dovuto alla qualità dei prodotti, ma anche e soprattutto alla pazienza e alla costanza degli operatori di settore”.
E' ora di congedarci da Ghenos, ma come realtà di informazione specializzata, non possiamo che augurarci che i risultati degli operatori continuino a mantenere questi ritmi di crescita.