venerdì 22 Novembre 2024

Play 2021: come ci si sta preparando?

La prossima Play sarà dal 3 al 5 settembre 2021! Già lo sapete e come voi, siamo consapevoli che manca ancora molto a queste date! Un periodo tanto lungo quanto importante, se si considera che strumenti significativi come la vaccinazione di massa o il passaporto vaccinale potrebbero radicalmente cambiare (in meglio) il triste stato in cui ora ci troviamo.
È per questa ragione, e con slancio ottimistico (!), che ci siamo interrogati su cosa sta facendo l’organizzazione per preparare questo evento tanto atteso da tutti noi!
Ne abbiamo parlato con Andrea Ligabue di Ludo Labo (la neonata cooperativa dei ragazzi di Modena che da sempre organizzano il Festival del gioco), facendogli domande sulle attività che stanno svolgendo. Ci rendiamo conto che il tono talvolta "attendista" di alcune risposte non poteva che essere tale, poiché non è possibile prevedere ora gli obblighi di prevenzione e sicurezza che saranno necessari tra sei mesi.
Ciò non toglie che Play a oggi è l'unico grande evento ludico nazionale che si sta muovendo sulla base di una data pensata come soluzione con un discreto potenziale di praticabilità.
Noi ce lo auguriamo vivamente, innanzitutto come cittadini, poi come giocatori.
Diamo il via all’intervista!

Gioconomicon: Lo spostamento di Play a inizio settembre è evidentemente una decisione legata a un prudente ottimismo, ma è assai realistico pensare che il Covid comunque non sarà debellato. Quali misure di sicurezza state pianificando, alla luce di quanto oggi è noto, per rendere la fruizione dell’evento il più sicura possibile?

Andrea Ligabue: A questa domanda vedo difficile rispondere in maniera corretta e approfondita perché non ci sono a oggi disposizioni precise. Quello che posso dire è che lo staff di Ludo Labo e quello di Modena Fiere stanno lavorando con la massima attenzione seguendo gli aggiornamenti e le normative, basandosi sui decreti e sui regolamenti che sono stati messi in atto in passato ma soprattutto cercando di progettare con la massima cura tanto gli aspetti della sicurezza quanto quelli della fruibilità ed efficacia dell’evento. 

Gioconomicon: Abbiamo visionato sul sito di PLAY le misure che avete intenzione di adottare contro il Covid-19. Oltre alle operazioni di igienizzazione, ci sono diversi interventi che riguardano la necessità di evitare assembramenti e garantire il distanziamento. Questa rimodulazione degli spazi impatterà anche su come gli espositori dovranno pensare i loro stand?

Andrea Ligabue: Come dicevo ci stiamo muovendo sulla base dei decreti e delle norme che erano in vigore l’anno scorso che senz’altro impatteranno in maniera importante su tutta la logistica della manifestazione e non soltanto degli stand degli editori.

Gioconomicon:Come dovranno essere organizzati i flussi di accesso per i tavoli demo e quali protocolli dovranno seguire i dimostratori? 

Andrea Ligabue: Su questo invece non ha senso che ti risponda ora con informazioni e dettagli che senz’altro prenderanno una forma più chiara e definita nei mesi a venire. Invito tutti a seguire il sito della manifestazione dove avremo cura di mettere sempre le informazioni aggiornate al riguardo.

Gioconomicon:All'interno degli stand degli editori ci sarà sempre il vostro personale di servizio (potenziato per l'occasione) a monitorare questi aspetti?

Andrea Ligabue:Sugli aspetti del monitoraggio e in generale della garanzia del rispetto delle norme di sicurezza saranno seguite tutte le indicazioni che il legislatore fornirà per il corretto svolgimento in sicurezza delle manifestazioni fieristiche. 

Gioconomicon:Che reazione avete avuto dagli operatori del settore durante le vostre verifiche relative allo spostamento delle date?

Andrea Ligabue: Il percorso che porterà a Play 2021 è stato il più possibile condiviso con gli operatori del settore in modo da poter tenere conto già in fase di progettazione di quelle che possono essere le esigenze e le richieste. Sicuramente le date di settembre sono state accolte da tutti in maniera più ottimistica rispetto all’ipotesi iniziale di maggio.

Gioconomicon:Quali vantaggi immaginate possa portare lo spostamento a inizio settembre di Play, che è sempre stato integrato nella stagione primaverile?

Andrea Ligabue: Sicuramente per quest’anno, a livello nazionale (e internazionale), ci sarà in atto una campagna vaccinale più diffusa e, speriamo, una percezione più ottimistica del futuro, cosa che sicuramente avrà un impatto positivo sulla manifestazione. Il clima dovrebbe essere anche migliore, permettendo di sfruttare meglio le aree esterne del quartiere fieristico, cosa molto importante in un contesto di limitazione agli assembramenti in cui potremo trovarci a dover operare. Per i nostalgici, ovvero per i giocatori di più vecchia data, potrebbe anche sembrare un ritorno alle origini, visto che storicamente la convention nazionale aveva proprio a settembre la sua collocazione. Infine il fatto che siamo a fine estate e che le scuole saranno ancora chiuse potrebbe garantire un accesso più facile a famiglie non solo del territorio provinciale e regionale.

Gioconomicon:E a cosa pensate dovrete rinunciare per questa nuova collocazione di calendario?

Andrea Ligabue: Dovremo rinunciare al coinvolgimento diretto delle classi in visita scolastica a Play, cosa che sarebbe stata in ogni caso complessa e forse non perseguibile in questo quadro. La vicinanza con le fiere autunnali e con le scadenze editoriali di Essen potrebbe forse rendere alcune novità attese non ancora pronte ma in compenso dovrebbero essere superati tutti i problemi relativi alla consegna di materiali nel post capodanno cinese che negli ultimi anni hanno reso le date di aprile a volte critiche.

Gioconomicon:Pensando in termini ottimistici, che rapporti pensate di poter avere con il territorio urbano per questa prossima edizione di Play?

Andrea Ligabue: A Modena la voglia di ripartire è tanta. Il calendario di eventi della città proprio nell’estate vede una ripartenza e a settembre, dopo Play, ci sarà il Festival della Filosofia. Pensiamo quindi che il territorio possa rispondere positivamente a questa edizione settembrina.

Gioconomicon:State già pensando a un piano B, nella malaugurata ipotesi che la pandemia rappresenti ancora un ostacolo insormontabile?

Andrea Ligabue: Non esiste nessun piano B. Ci siamo confrontati internamente e abbiamo deciso, comunicandolo anche ai nostri editori, che le date di settembre sono l’unica finestra possibile per una edizione 2021 di Play. Se non ci saranno le condizioni si passerà alla progettazione dell’edizione 2022. Play può esistere a oggi solo come evento fieristico dal vivo e non ci interessa al momento valutare a possibili surrogati digitali.

Gioconomicon:La vostra è sicuramente una posizione forte, se confrontata con gran parte degli eventi ludici che nel resto del mondo si sono (e si stanno) comunque preoccupando anche quest'anno di affiancare una versione digitale dell'evento alla speranza di poter organizzare anche quello fisico. Puoi spiegarci le motivazioni che non rendono Play adeguata a una sua versione virtuale?

Andrea Ligabue: Riteniamo che uno degli elementi che negli anni ha più caratterizzato Play – Festival del Gioco sia stata la possibilità di poter interagire, giocare, partecipare di persona a demo, incontri, tornei. Il nostro motto è sempre stato “Entra, Scegli e Gioca”. Abbiamo a oggi grandi perplessità che questo tipo di esperienza possa essere adeguatamente trasposta in un evento puramente digitale. È quindi nostra intenzione concentrare tutte le nostre energie nella progettazione dell’evento fisico per garantirne lo svolgimento nella maniera migliore possibile per giocatori, espositori e associazioni. Non neghiamo l’importanza che il digitale ha assunto in questo periodo e che avrà anche negli anni a venire e non escludo che nel tempo si possano affiancare contenuti digitali di qualità all’evento fisico che però rimane per noi condizione essenziale.

Gioconomicon:Lo scorso anno, il vostro tentativo (potremmo definirlo “generoso”) di perseguire fino all’ultimo la conferma dell’evento suscitò non poche polemiche da parte della comunità degli appassionati. Vogliamo provare a chiarire le ragioni che vi spinsero a sperare fino all’ultimo di dare vita a una Play sicura anche in una situazione assai critica?

Andrea Ligabue: Non aggiungo nulla a quanto detto ufficialmente. La volontà dello staff è sempre stata quella di cercare di tenere il più possibile accesa la speranza di avere un evento fisico, qualora ci fossero state le condizioni per poterlo svolgere nella massima sicurezza. La pandemia era in una fase di evoluzione non del tutto prevedibile e piuttosto che rinunciare abbiamo deciso di percorrere il non facile cammino del rinvio e riprogettazione. Quest’anno le condizioni sono diverse e abbiamo compiuto una scelta diversa. 

Gioconomicon:Parliamo un po’ della vostra nuova cooperativa Ludo Labo. Qual è la vostra missione aziendale?

Andrea Ligabue: Ludo Labo nasce ovviamente in primis con Play come progetto cardine. La professionalità acquisita in più di 20 anni di organizzazione di eventi è il nostro primo biglietto da visita. La nostra missione, che è anche in gran parte espressa nel Festival del Gioco che abbiamo inventato e reinventato in questi anni, si può riassumere in “Gioco di qualità negli ambienti culturali. Qualità e cultura negli ambienti di gioco.” Proprio la grande attenzione alla qualità dei contenuti, del gioco e del giocare, hanno negli anni fatto di Play un’eccellenza a livello internazionale.

Gioconomicon:Oltre alla gestione di Play, ci volete accennare ai vostri progetti come cooperativa a breve-medio termine?

Andrea Ligabue: I campi in cui Ludo Labo opera ed opererà sono diversi, tutti aventi il gioco come elemento comune. La formazione tramite il gioco, ovvero la Didattica Ludica nelle sue diverse accezioni, è un campo in cui siamo già un’eccellenza grazie a un'esperienza più che decennale che ci ha visti tra i pionieri e un contatto diretto e continuativo con il mondo della ricerca, in particolare col GAME Science Research Center di cui io sono membro del comitato scientifico e tre soci della cooperativa sono membri ordinari. Abbiamo anche una serie di esperienze positive nel settore dell'ideazione di giochi con particolare attenzione ai contesti e agli aspetti educativi, ovvero prodotti che mirino a essere non solo coinvolgenti e ben fatti ma anche a veicolare in maniera non banale competenze e conoscenze. Infine abbiamo maturato in questi anni molte esperienze nel campo della formazione aziendale e della gamification, campi in cui la nostra grande esperienza e conoscenza di sistemi ludici e di giochi ci permette di fare proposte ludicamente di alta qualità. 

Gioconomicon:Sembrano tutti campi di applicazione dove vantate sicuramente una grande competenza. Puoi farci degli esempi di progetto già avviati (o di prossima partenza) dove potremo riconoscere il tocco di Ludo Labo?

Andrea Ligabue: Al di là di Play – Festival del Gioco, ci siamo occupati del design del gioco Summit 2030, su Commissione del Comune di Modena all’interno del progetto europeo Shaping Fair Cities. Abbiamo altri due progetti editoriali in corso di cui a oggi non possiamo ancora fornire i dettagli. Nel campo della formazione abbiamo iniziato una collaborazione importante con CSI – Centro Sportivo Italiano, su un percorso di formazione sui temi del gioco e della didattica ludica per i loro operatori. Progetto che rappresenta in maniera significativa l'ingresso di CSI nel settore del gioco da tavolo e di ruolo. Anche in questo caso la nostra esperienza di organizzatori e la nostra grande conoscenza del mondo del gioco e dei giocatori è senz’altro fondamentale.

Gioconomicon:Qualche sogno “a lungo termine”?

Andrea Ligabue: Sicuramente essere artefici di un cambiamento culturale, a partire dal nostro territorio, che vada nella direzione di una maggior valorizzazione del gioco di qualità come strumento, ovvero rendere tanto le istituzioni quanto la cittadinanza consapevoli dell’esistenza e dell’importanza dello strumento gioco e sempre più attenti alla qualità ludica del prodotto.
Vorremmo che a Ludo Labo venisse associato un concetto di “gioco di qualità”, sia dal punto di vista prettamente ludico che culturale, cosa che ci è senz’altro riuscita in questi anni con Play, diventato un riferimento positivo per tutta la comunità ludica!

E per ora, sulla Play è tutto!
Ringraziando Andrea Ligabue per la disponibilità e facendo i nostri migliori auguri a tutti i soci della nuova Ludo Labo, restiamo in attento ascolto per informarvi su qualsiasi novità si verrà a palesare.
Nel frattempo anche noi di Gioconomicon cominciamo a pensare ai nostri impegni durante il Festival, facendo il tifo perché ci si possa, finalmente, rivedere tutti assieme in quel di Modena!

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