Questa (lunga) serie di articoli si pone l’obiettivo di ricostruire i principali momenti storici della nostra Penisola attraverso i wargame; ovviamente non intendo fare un elenco di tutti i giochi esistenti sull’argomento, la mia vuole essere una panoramica su quello che è stato prodotto dal mercato con particolare attenzione ai giochi attualmente in commercio e ai grandi “classici”.
Si tratta di un tentativo di guardare alla nostra storia con l’occhio (e la mente) del giocatore, una proposta per utilizzare la simulazione militare come occasione per conoscere meglio il nostro passato, per approfondirne momenti particolari attraverso la ricchezza di quell’esperienza interattiva che solo i giochi possono offrire, di usare il boardwargame come spunto per aprirsi a nuove curiosità e, perché no, allo studio di un dato periodo storico e delle ragioni che possono aver condotto a quel certo conflitto. Se poi questa serie di articoli riuscisse a stimolare qualche insegnante a introdurre il boardwargame nella propria scuola, il suo scopo sarebbe pienamente raggiunto. E fortunatamente sono già diverse le scuole d’Italia che stanno facendo scoprire ai ragazzi quanto divertente e gratificante possa essere vivere la storia in prima persona attraverso i giochi di simulazione.
L’Italia pre-romana e la Roma dei primi secoli non hanno ricevuto l’attenzione di molti game designer non solo a causa della mancanza di fonti storiche e di studi adeguati in lingua inglese, ma soprattutto per il minore appeal che hanno presso il pubblico straniero popoli come Falisci, Veneti o Volsci rispetto a Cartaginesi o Macedoni. In questo periodo storico l’Italia era caratterizzata dalla presenza di numerose città stato, spesso riunite in leghe, e da molte popolazioni indipendenti e sempre in lotta tra loro, senza che ci fossero delle potenze egemoni se non a livello regionale. Infatti i due giochi che segnalo su questa epoca sono entrambi multiplayer (a più di due giocatori), in cui la parte diplomatica è predominante rispetto a quella propriamente militare. Italia (Phalanx, 2006 – Steding) è una simulazione per tre giocatori che va dal 400 all’82 a.C. con un sistema di gioco derivato dal famoso Britannia (AH, 1986 – Pulsipher) nel quale ogni giocatore controlla una serie di popoli che si avvicendano durante i turni di gioco, ognuno dei quali rappresenta diverse decine di anni. Il secondo gioco sui primi secoli di Roma è Sword of Rome (GMT, 2004 – Ferrel), si tratta di un CDG (Card Driven Game = gioco gestito con l’uso delle carte) per quattro giocatori (Galli, Greci, l’alleanza Etrusco-Sannita e ovviamente i Romani) che simula abbastanza bene gli eventi storici del periodo (386-272 a.C.), ma come tutti i GDG ha bisogno di un’ottima conoscenza del gioco da parte di tutti i giocatori per rendere al meglio ed evitare situazioni assolutamente irrealistiche. Per questo gioco è uscita anche una espansione (direttamente inserita nella ultima edizione del titolo) che permette la presenza di un quinto giocatore (il Cartaginese), ma personalmente la trovo meno riuscita del gioco base. Da notare che in entrambe i giochi Roma inizia controllando solo rispettivamente uno e due territori della mappa.
La prima “vera” simulazione militare sulle guerre di espansione di Roma è The Rise of the Roman Republic (GMT, 2003 – Berg); questo gioco ha una mappa esagonata dell’Italia e quattro scenari che includono le Guerre sannitiche (343-290 a.C.), la poco conosciuta spedizione in Italia di Alessandro I d'Epiro detto il Molosso e la più famosa invasione di Pirro re dell’Epiro (280 -271 a.C.), entrambi venuti in Italia su richiesta della città dorica di Taranto e infine l’immancabile campagna di Annibale durante la seconda Guerra punica. Questo gioco è il primo volume di una serie (The Ancient World) che si riprometteva ambiziosamente di coprire ogni guerra della storia antica, ma per ora è ferma al volume II. Il sistema è estremamente completo e complesso, perché cerca di simulare ogni situazione possibile, ma una volta appreso bene è decisamente valido. Purtroppo è praticamente ingiocabile senza tutte le errata che possono essere scaricate dal sito della GMT.
Con la conquista dell’Italia i Romani vennero in contatto con i Cartaginesi, che rappresentavano in quel momento la maggior potenza del Mediterraneo occidentale e presto fu inevitabile tra questi due poteri in espansione quello scontro che è ricordato come le guerre puniche. E’ possibile simulare la prima guerra punica con Carthage (GMT, 2005 – Berg), il volume II della serie The Ancient World. Si tratta sicuramente della simulazione più accurata di questa guerra, ma anche in questo caso è necessario scaricare dal sito della GMT gli update rulebook e playbook per poterlo giocare. Sulla lunga lotta per la Sicilia durante questo conflitto esiste un interessante gioco pubblicato in Spagna, Punic Island (Bellica 3rd, 2011 – Ronco), che utilizza un sistema abbastanza originale (Campaign Commander), valido per diverse epoche storiche.
La seconda guerra punica è tra le guerre dell’antichità più simulate nei wargame, me ne vengono in mente almeno 12 solo a livello strategico, anche se la maggior parte sono abbastanza semplici e non molto approfonditi. Il gioco più noto sull’argomento è sicuramente Hannibal (AH, 1996 – Simonitch), un classico che è anche uno dei CDG più apprezzati in generale mentre la simulazione più completa rimane quella inclusa in The Rise of the Roman Republic di cui abbiamo parlato prima; se invece preferite qualcosa di meno complesso e molto più veloce vi consiglio Pax Romana (GMT, 2006 – Berg), un gioco nel quale ogni turno rappresenta 25 anni (lo scenario della guerra punica dura tre turni, quello della spedizione di Pirro un solo turno) e la parte militare è abbastanza astratta.
Finalmente deleta Cartagine, la nostra Penisola visse un periodo di relativa pace mentre a Roma la politica si caratterizzava sempre più dal radicalizzarsi della lotta tra il partito degli ottimati e quello dei popolari che infine portò alla guerra sociale e poi a quella civile tra i seguaci di Mario e di Silla.
La crisi della Repubblica è simulata in un altro CDG: Spartacus (Compass, 2009 – Firer). Nonostante il nome fuorviante il gioco simula la lotta tra le opposte fazioni di Roma, la guerra contro Sertorio in Spagna e quella contro Mitridate in Asia. Spartaco entra in gioco solo negli ultimi tre turni. Le rivolte degli schiavi sono invece l’argomento di un gioco abbastanza semplice, ma con diverse idee interessanti: Spartacus Imperator (Hexasim, 2011 – Receveur). Questo gioco francese simula le tre guerre servili: le prime due (la rivolta di Euno del 135 a.C. e quella di Trifone del 104 a.C.) usano una mappa della Sicilia, mentre la terza (la famosa rivolta di Spartaco del 73 a.C.) utilizza una mappa dell’intera Italia.
La figura di Giulio Cesare oltre a rappresentare un momento cruciale nella storia di Roma ha affascinato anche molti autori di wargame; io credo che solo Napoleone e Rommel possano vantare più giochi con il loro nome nel titolo rispetto a Cesare, anche se quasi tutti questi titoli riguardano le guerre galliche o l’avventura in Britannia e quindi esulano dal nostro excursus sull’Italia. La nota rivista Strategy & Tactics ha pubblicato quattro giochi sul periodo tarda repubblica/primo impero con un unico regolamento chiamato con molta fantasia Ancient wars. Questi giochi sono stati ristampati con l’aggiunta di altre pedine e scenari (tra cui la Guerra civile, la lotta tra Ottaviano e Antonio e l’anno dei quattro imperatori) in un'unica scatola: Trajan (DG, 2004 – Miranda). Le quattro mappe riprendono quella del mondo romano che fece il geografo Claudio Tolomeo nel II secolo; personalmente ritengo il sistema di gioco molto valido anche se questo parere non è unanime nel mondo dei giocatori.
Per quanto riguarda l’età imperiale il titolo di riferimento è ancora Imperium Romanum II (WEG, 1985 – Nofi), un gioco uscito 30 anni fa, ma ancora insuperato per simulare a livello strategico le lotte per il potere a Roma. Il gioco comprende 33 scenari che vanno cronologicamente dalla lotta tra Mario e Silla fino alla riconquista della Penisola da parte dell’esercito di Giustiniano e permette di simulare le guerre di personaggi come Probo, Filippo l’Arabo, Giuliano o Maggiorano.
Per finire questa panoramica voglio citare anche tre giochi usciti sulla rivista francese Vae Victis che utilizzano un sistema di gioco originale: un giocatore controlla Roma, l’altro tutti i popoli barbari confinanti più eventuali usurpatori: ogni volta che l’usurpatore riesce ad impadronirsi del potere i ruoli si invertono. Ogni turno rappresenta un anno e i personaggi storici hanno indicato l’anno di ingresso in gioco e l’anno dal quale devono iniziare a controllare per vedere se muoiono. Imperator (VV42, 2002 – Bey), il primo della serie, copre il periodo storico da Marco Aurelio a Caracalla (161-217); Semper Victor (VV56, 2004 – Bey) parte dall’abdicazione di Diocleziano e termina con Giuliano mentre Ultimus Romanorum (VV74, 2007 – Bey) inizia nel 405 e simula la fine dell’impero romano d’Occidente. Questa serie permette anche di osservare i cambiamenti occorsi nell’esercito durante i secoli: nel primo gioco l’esercito romano è ancora strutturato in legioni che hanno i loro castra nelle varie provincie dell’impero, nel secondo troviamo la divisione in Comitatenses, Pseudo-Comitatenses e Ripenses mentre nel terzo l’esercito è composto da Limitanei, Comitatenses, Palatini eBuccellarii
A livello tattico (riguardante la simulazione del singolo scontro) esiste una grande scelta di titoli e sistemi di gioco sulle battaglie dell’epoca romana, ma sicuramente il sistema Great Battles of History è quello più completo e appagante. Il grande numero di scenari presenti nelle varie scatole ed espansioni vi permette di simulare qualsiasi battaglia combattuta da Roma che vi possa venire in mente (e probabilmente alcune di cui non avevate mai sentito parlare).
Per gli appassionati del periodo sono indispensabili la versione deluxe di SPQR (GMT, 2008 – Hermann, Berg), Caesar (GMT, 1994 – Hermann, Berg) e Caesar conquest of Gaul (GMT, 1998 – Hermann, Berg). Per coloro che ritengono questo sistema troppo complesso o le partite troppo lunghe la GMT ha pubblicato il Simple GBoH Battle Manual;si tratta di un manuale che permette di simulare tutte le battaglie della serie con un regolamento più semplice e veloce.
Con la deposizione di Romolo “Augustolo” termina anche ufficialmente la dominazione di Roma e l’occupazione barbara della Penisola rappresenta tradizionalmente lo spartiacque tra l’età antica e quella medievale.
Ma di questo parleremo nel prossimo articolo!