lunedì 18 Novembre 2024

La storia d’Italia nei wargame – Parte IV: Il Risorgimento e l’unità d’Italia

La storia d’Italia si può giocare? Certo! Da un po’ di tempo stiamo affrontando questo tema, ricostruendo una panoramica dei giochi di simulazione storica che attraversano tutte le epoche del nostro Paese. Dall’età romana al medioevo e rinascimento, passando per l’età moderna, eccoci giunti al Risorgimento e, naturalmente, all’unità d’Italia. Pur nella consapevolezza che questa carrellata di titoli non può che rivelarsi parziale e lacunosa, speriamo di offrirvi sufficienti stimoli per spingervi ad approfondire un periodo così impostante della nostra storia… naturalmente, giocandolo!

L’eredità della rivoluzione francese e del successivo periodo napoleonico crearono i presupposti per la nascita di un forte movimento nazionalista nella Penisola, insoddisfatto delle decisioni prese dal congresso di Vienna e desideroso di vedere l’Italia unita in un’unica nazione. Le prime società segrete patriottiche erano dirette emanazioni di circoli culturali di ispirazione massonica, ma l’impostazione borghese, intellettuale e anticlericale impediva loro di coalizzare intorno a sé la massa della popolazione e non sorprende che non esistano simulazioni su questi primi velleitari tentativi insurrezionali. Con le rivolte del 1848 e l’intervento diretto degli stati italiani finalmente avviene un superamento dello sterile settarismo carbonaro e inizia quel processo di unità nazionale che ha preso il nome di Risorgimento, realizzatosi solo grazie a una lunga serie di guerre. Questo periodo della nostra storia ha avuto una discreta fortuna nel campo del wargame presso le case e gli autori italiani, e anche i produttori esteri hanno mostrato un certo interesse dedicando alcune simulazioni ai vari conflitti risorgimentali.
Nel numero 187 della rivista Strategy & Tactics era presente il gioco Risorgimento (S&T 187, 1997 – Bennighof), sulle cosiddette guerre d’indipendenza a livello operazionale. Questo è il quarto gioco della serie Wars of the Imperial Age e probabilmente si tratta del meno riuscito, ma permette di simulare i tre conflitti su una singola mappa del Nord Italia (con diversi errori tipo: Legnano al posto di Legnago, Custozza etc.) e ha il pregio di avere uno scenario con la altrimenti negletta prima guerra d'indipendenza. Sempre Mike Bennighof aveva pubblicato in precedenza per la Pacific Rim Publishing il gioco Blood & Iron (PRP, 1993 – Bennighof) sull’ascesa della Germania di Bismark: questa scatola include scenari sui principali conflitti in Europa tra il 1859 e il 1870 tra cui le guerre del 1859 e 1866 in Italia. La simulazione purtroppo risente di diversi problemi ed è “peggiorata” dai commenti dell’autore che dimostrano una scarsa conoscenza storica sulle vicende italiane.
La seconda guerra d’indipendenza è simulata anche in Risorgimento 1859 (GMT, 2000 – Berg & Perla); questa scatola contiene due differenti giochi: uno tattico (the Battles), di cui parlerò in seguito, e uno strategico (the Campaign) di Peter Perla che simula tutta la campagna del 1859.
La stessa impostazione del doppio gioco tattico e strategico è stata utilizzata anche per l’unico gioco navale sul periodo: There must be a victory (ATO26, 2009 – Rohrbaugh), pubblicato sulla rivista Against the Odds,con il quale è possibile simulare la battaglia di Lissa a livello di singola nave e tutta la campagna navale del ’66 nell’Adriatico.
Riguardo ai singoli scontri la situazione è meno soddisfacente. Solo le principali battaglie combattute in Italia dalle forze francesi nel 1859 hanno ricevuto l’attenzione degli editori internazionali. Risorgimento 1859 (GMT, 2000 – Berg & Perla) oltre gioco campagna, di cui abbiamo già parlato, contiene anche le battaglie di Solferino e Magenta e sempre su queste due battaglie la rivista Vae Victis ha pubblicato Solferino 1859 (VV55, 2004 – Olivier, Rinaldi) e Reichshoffen – Magenta (VV73, 2007 –  Olivier, Rinaldi). Il sistema di gioco di Berg è a livello di battaglione/reggimento mentre le battaglie simulate dalla rivista francese si giocano su mappe più piccole e sono a livello di brigata. Queste due battaglie (soprattutto Solferino) sono state simulate anche in altri titoli, ma si tratta di giochi datati o non particolarmente interessanti.
Per coloro che considerano il Risorgimento in maniera più ampia segnalo che il gioco Crimean war (SPI, 1978 – Ross), ristampato in parte da Strategy & Tactics (S&T193, 2000 – Ross), contiene anche la battaglia della Cernaia, nella quale possiamo trovare 13 pedine dell’esercito piemontese.
Il Risorgimento ovviamente ha suscitato molto interesse nelle case italiane. La prima a produrre simulazioni di argomento risorgimentale fu la notissima Clementoni, che all’inizio degli anni ’80 si era lanciata anche nel campo del wargame realizzandone quattro di cui tre risorgimentali: Curtatone e Montanara (ClemToys, 1982), che comprende, oltre alla battaglia che da il titolo al gioco, anche quella di Goito; I Mille (ClemToys, 1982), sulla campagna di Sicilia  del 1870 e Garibaldi. L’eroe dei due mondi (ClemToys, 1982).
Quest’ultimo gioco, in un periodo in cui andavano molto di moda i quadrigame con un unico set di regole, ha la caratteristica di contenere tre battaglie combattute dal nizzardo, ognuna con una scala e un regolamento diversi. Le tre battaglie simulate sono Sant’Antonio, nella quale Garibaldi combatté con gli Uruguagi contro gli Argentini; Mentana, in cui fu sconfitto dai franco-papalini e Digione, dove era al fianco dei Francesi contro l’esercito prussiano. Questi titoli, di cui si ignorano gli autori, possono ancora essere interessanti per l’argomento o per collezionismo, ma come giochi risentono molto dell’età.
Un’altra casa italiana, la Italiana Editrice Simulazioni, nel lontano 1990 ha prodotto Solferino 24 Giugno 1859 (IES, 1990 – Bertuzzi, Bruschi) e San Martino 24 Giugno 1859 (IES, 1990 – Bertuzzi, Bruschi),  due titoli che possono essere giocati singolarmente o uniti per simulare tutta la battaglia a livello di battaglione/squadrone di cavalleria con un sistema di gioco derivato da quello utilizzato per la guerra di secessione americana (Great Battles of the American Civil War system).
1860: I Mille (AiE2, 2000 – Maglionico) è l’unica simulazione esistente dell’intera campagna di Garibaldi contro il Regno delle Due Sicilie, uscita nel numero due dellarivista italiana Alea iacta est, mentre di recente la Acies, un altro produttore italiano, ha ripubblicato alcune simulazioni di Roberto Chiavini precedentemente proposte dall’autore in formato DTP.
Si tratta di Obbedisco! (Acies, 2013 – Chiavini), un gioco a livello operazionale sulla campagna in Trentino del 1866 e Caricat! (Acies, 2013 – Chiavini), sulle battaglie di Pastrengo e Montebello.
Alcune delle principali battaglie delle guerre d’indipendenza non hanno ancora simulazioni dedicate, ma questa carenza in parte dovrebbe essere colmata dalla Europa Simulazione che ha in progetto di pubblicare un gioco di Andrea Brusati sulle due battaglie di Custoza.
Con la nascita del Regno d'Italia, proclamata il 17 marzo 1861 da Vittorio Emanuele II, re di Sardegna, si compì finalmente il processo di unificazione nazionale, anche se in realtà il Risorgimento si può considerare concluso solo nel 1918 con la liberazione delle terre irredente, ma di questo parleremo nel prossimo articolo.

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