Seconda puntata della nostra serie dedicata ai grandi condottieri della storia. Dopo Alessandro Magno, ecco a voi il personaggio che forse si può considerare il più iconico condottiero della seconda guerra mondiale: Erwin Johannes Eugen Rommel. A questo generale tedesco, che fu impegnato su più fronti nel corso del conflitto mondiale, sono state dedicate decine di simulazioni storiche. La panoramica che segue vi permetterà di ripercorrere le sue gesta, nella sfida di adottare strategie altrettanto brillanti, se non migliori, delle sue.
Rommel è probabilmente il generale della seconda guerra mondiale più noto presso il pubblico dei non “addetti ai lavori”. Nell’immaginario collettivo al suo nome è associata l’idea di grande genio militare e leale condottiero e, in buona parte, questa “mitizzazione” è dovuta proprio ai suoi nemici anglo-americani che lo hanno esaltato oltre i suoi effettivi meriti per giustificare le loro continue sconfitte.Anche il mondo del wargame ha dimostrato di avere un debole per questo generale: se cercate la parola Rommel su BGG troverete 33 giochi con il suo nome, mentre le simulazioni sulla sua campagna d’Africa superano i 100 titoli.
Erwin Johannes Eugen Rommel nacque a Heidenheim (nello stato del Württemberg)nel 1891 e intraprese la carriera militare per seguire i voleri del padre. Durante la prima guerra mondiale fu ufficiale degli Alpenkorpse combatté su vari fronti (Francia, Romania, Italia), distinguendosi a Caporetto, dove guadagnò la più alta onorificenza tedesca. In Caporetto (SPI, 1917 – Nofi) è presente una pedina Rommel e ci sono delle regole specifiche su di lui, anche se questo “onore”, nonostante l’indubbio valore dimostrato durante lo sfondamento, sicuramente non dipende dalle gesta compiute dall’allora tenente Rommel durante quella battaglia, ma dalla fama acquisita in seguito.
Finita la guerra riuscì a rimanere nel piccolo esercito tedesco concesso dalle condizioni di pace e allo scoppio del nuovo conflitto mondiale aveva raggiunto il grado di generale di divisione. Rommel, al comando della 7 Panzer-Division, si distinse in Francia in due dei momenti cruciali di quella vittoriosa campagna: l’attraversamento della Mosa a Dinant e il fallito contrattacco alleato ad Arras. Queste due vittorie di Rommel sono state simulate in alcuni giochi; io consiglio l’ottimo e originale War of Tank: France 1940: The Breakthrough at Dinant (Battles 10, 2015 – Revenu) per il primo episodio e Counter-attack! Arras (Battles 2, 2009 – Rinella), con un sistema derivato dai vari Storm over … , per il secondo. Entrambi i giochi sono usciti nella rivista francese (ma scritta in inglese) Battles Magazine. Per chi invece volesse simulare l’intera campagna francese della 7 Panzer-Division di Rommel in solitario è disponibile Ghost Division (WaW 38, 2014 – Miranda).
Al termine delle operazioni in Francia, Rommel venne nominato personalmente da Hitler comandante del Corpo di spedizione tedesco in Africa, il celebre Afrika Korps, inviato in Libia nel febbraio del 1941 in aiuto delle truppe italiane. I giochi operazionali e strategici sulla Campagna d’Africa sono troppi per citarli tutti, mi limiterò a segnalare quelli più significativi.
Appena arrivato in Africa Rommel sorprese i Britannici con una offensiva che portò alla riconquista della Libia, ma si fermò poco oltre il confine egiziano, con l'importante porto di Tobruk ancora occupato dal nemico. E’ possibile “rigiocare” diversi scontri di questa operazione e del successivo contrattacco britannico. Il vecchio, ma ancora valido, Hellfire pass (Wargamer 39, 1985 – Van Borries) contiene sia l’operazione Brevity (lanciata il 15 Maggio 1941) che l’operazione Battleaxe e più recentemente la seconda è stata simulata anche da Michael Rinella con il suo classico sistema ad aree in Operation Battleaxe (Revolution games, 2013 – Rinella). Sull’operazione dell’Asse per la riconquista del passo di Halfaya,Randy Heller ha realizzato Operation Skorpion(Compass, 2013 – Heller): si tratta di una simulazione più tattica delle precedenti, dalla grafica non accattivante, ma che pone grande enfasi sulla “nebbia di guerra”.
L’offensiva alleata per liberare Tobruk dall’assedio è una delle situazioni più simulate di tutta la guerra d’Africa: Operation Crusader (GDW, 1978 – Chadwick) è un mini monstre tattico-operazionale con 10 fogli di pedine che simula tutti gli scontri avvenuti nell’area tra maggio e novembre del 1941; Crusader (Gamers, 1997 – Essig) contiene solo l’attacco britannico e usa il collaudato sistema SCS, anche se alcune scelte dell’autore non sono state condivise da tutti i giocatori e ci sono state diverse discussioni riguardo all’aderenza alla storia del gioco.
La prima battaglia di Sidi Rezegh, combattuta durante l’Operazione Crusader è simulata in Totensonntag (Lock’n load, 2007 –Bogdasarian), un piccolo gioco che ha avuto un notevole successo e del quale è stata realizzata anche una seconda edizione.
Dopo la fine di Crusader, Rommel, esaurite le riserve, fu costretto a ritirarsi al confine tra Tripolitania e Cirenaica, ma a gennaio riprese l'iniziativa e a fine maggio sbaragliò i Britannici nella battaglia di Gazala.
Se volete dedicare a questa battaglia una grande quantità di tempo, spazio ed energie vi consiglio Gazala: The Clash of Armor (People Wargame, 1983 – Bolt), un gioco da tempo fuori produzione,molto complesso, con una grafica vecchia e con un regolamento scritto in maniera cervellotica, ma dalle grandissime potenzialità. Nel caso cerchiate qualcosa di più “classico” c’è un SCS anche su questa battaglia: Gazala(Gamers, 1998 – Essig), mentre per chi vuole una simulazione veloce Gazala 1942 (Avalanche, 2005 – Knipple) con una mappa (strana), 140 pedine e un regolamento non banale, fa al caso vostro. Il mio gioco preferito sull’argomento è l’abbastanza sconosciuto Triumphant Fox (MiH, 1994 – Blennemann); una simulazione in parte diversa dalle altre, con una sequenza di gioco particolarmente interattiva. Proprio per la sua originalità, nonostante siano presenti sette scenari di cui tre introduttivi, non è un gioco che consiglierei a tutti.
Per coloro che preferiscono una scala più tattica, il terzo gioco della serieGrand Tactical Series offre No Question of Surrender: (MMP, 2012 – Richardson) sulla battaglia per Bir Hacheim tra l’Asse e i francesi gollisti avvenuta durante la campagna di Gazala.
Se avete tempo e voglia potete procurarvi su e-bay o BGG per poche decine di euro Operation Crusader (Fresno, 1991 – Crane, Shrum); questo gioco contiene mappe e pedine per simulare Brevity, Battleaxe,Crusader, e Gazala. Dovete solo buttare via l’inutilizzabile regolamento e crearne uno voi!mL'offensiva italo-tedesca per problemi di supply finì per esaurirsi nei pressi della piccola stazione ferroviaria di El Alamein, appena un centinaio di chilometri in linea d'aria da Alessandria.
Proprio con l’inizio della rotta britannica verso Alessandria dopo la fine della battaglia di Gazala inizia Alamein (Avalanche, 2006 – Knipple) un gioco di quattro mappe (brutte) e più di 2000 pedine che utilizza un sistema operazionale che avrebbe meritato più fortuna. Nel gioco sono presenti scenari sulla battaglia per Mersa Matruh, il primo attacco dell’Asse contro la linea di Alamein, il tentativo dell’Asse di sfondare le linee nemiche a Alam el Halfa alla fine di agosto, l’Operazione Lightfoot, Supercharge e, ovviamente, il gioco campagna, che sconsiglio di provare a coloro che hanno anche una vita al di fuori del wargame visto che lo scenario dura quattro mesi e mezzo e un turno di gioco simula 6 ore.
Sempre riguardo ai combattimenti intorno a Alamein un vecchio, ma ancora piacevole, gioco in rivista Ruweisat Ridge (S&T105, 1985 – Niles) simula l’offensiva dell’Asse nella prima battaglia di El Alamein, dal primo al 18 luglio.
Dopo la battaglia di El Alamein le forze dell’Asse intrapresero una ritirata di quasi 2000 km fino in Tunisia, dove nel frattempo erano sbarcati gli Anglo-americani. Questa ritirata è considerata da diversi storici il capolavoro di Rommel, ma per evidenti motivi non è mai stata simulata.
In Tunisia la “volpe del deserto” sorprese le unità americane al passo di Kasserine, che, probabilmente perché ha come protagoniste le forse statunitensi, è la battaglia di Rommel più simulata. Tra i tanti titoli voglio ricordareil recente Baptism By Fire (MMP, 2017 – Essig) secondo titolo del nuovo BCS (Battalion Combat Series) e Kasserine (GMT, 2001 – Van Borries) nel quale l’autore, un esperto di simulazioni nel Nord Africa, utilizza il sistema che poi si sarebbe sviluppato nei vari Roads to…. ambientati sul fronte Orientale. Per i giocatori non più giovanissimi e un po’ nostalgici (“warghemisticamente” parlando) ricordo che l’italiana IT aveva realizzato su questa battaglia Rommel (IT, 1982 – Donadoni), uno dei suoi prodotti migliori. Se invece volete giocare l’intera campagna di Tunisia il gioco più completo è, tanto per cambiare, quello che utilizza il sistema Operational Combat Series: Tunisia II (MMP, 2017 – Essig).
Avevo già parlato in un mio precedente articolo su Gioconomicondelle simulazioni strategiche sull’intera guerra in Africa Settentrionale e, visto che non sono usciti nel frattempo titoli memorabili, riprendo quasi interamente quello che avevo già scritto: si può scegliere tra decine di titoli, ma senza arrivare ai livelli di ingiocabilità del famigerato The Campaign of North Africa (SPI, 1979 – Berg), che per l’intera campagna ha un tempo di gioco previsto indicato nel regolamento in 1200 ore, se volete una simulazione monstre potreste provare DAK2 (MMP, 2004 – Essig) con il popolare sistema OCSoppure War in the Desert (GRD, 1997 – Astell) che permette di simulare con l’altrettanto famosa serie Europa tutta la guerra in Nord Africa e Medio Oriente. Ovviamente esistono molti titoli meno “grossi” come le seconde edizioni di Rommel’s War (L2, 2011 – Von Borries) o Afrika (MMP, 2006 – Essig), due simulazioni meno approfondite, ma sicuramente con molte più possibilità di essere giocate.
Esiste anche un piccolo gioco uscito in rivista nel 1981, ampliato e ristampato di recente, da molti considerato il miglior gioco sull’argomento, Desert Fox (S&T87, 1981 – Berg), ma non riesco a farmi piacere un gioco che divide le truppe su 4 livelli di efficienza, di cui il peggiore è stato assegnato a una sola unità: la divisione GGFF (in realtà era il Gruppo Battaglioni GG.FF., con un organico di soli 1500 uomini), quella stessa che a Bir el Gobi respinse due brigate britanniche.
Quella del passo di Kasserine fu l’ultima battaglia combattuta dall’ormai feldmaresciallo Rommel. Dopo il ritorno dall’Africa nel marzo 1943 diresse l'occupazione dell'Italia settentrionale durante il Fall Achse dopo l’8 settembre,ma per ora non esistono giochi su questa operazione e difficilmente penso che ne verranno realizzati in futuro.
Nel 1944 gli venne assegnato il comando delle difese del Vallo Atlantico, ma poco dopo lo sbarco alleato in Normandia il 17 luglio la sua autovettura venne mitragliata da un aereo alleato e Rommel fu seriamente ferito.
Mentre era ricoverato in ospedale fu sospettato di connessioni con i cospiratori dopo il fallito complotto del 20 luglio contro Hitler, sul quale esiste un vecchio, ma divertente, gioco, The plot to assassinate Hitler (S&T 59, 1976 – Dunnigan). Vista la sua popolarità presso il popolo tedesco Hitler decise di permettergli di suicidarsi invece di affrontare la corte marziale per alto tradimento e la condanna a morte.
Ufficialmente fu dichiarato morto a causa delle ferite di guerra e gli fu attribuito un funerale di Stato.
Coloro che vogliono ripercorrere le principali tappe della carriera di Rommel possono acquistare Field Commander: Rommel (Dan Verssen, DVG, 2008), un gioco in solitario in cui il giocatore si ritrova nei panni del generale tedesco mentre gli avversari sono controllati dal sistema. Nella scatola sono presenti le tre campagne di Francia del 1940, d’Africa del 1941-43 e di Normandia.
Un paio di curiosità sulla famiglia di Rommel: sua moglie Maria Lucia Mollin era italiana, nata a Danzica da genitori veneti, mentre l’unico figlio della coppia Manfred fu sindaco di Stoccarda dal 1974 al 1996.