martedì 5 Novembre 2024

Campagna truffa su Kickstarter? Lo stato di Washington non ci stà!

Ormai non siamo nuovi alle campagne di finanziamento su Kickstarter che, pur concludendosi con risultati anche sopra l'obiettivo richiesto, poi non concludono quando prospettato e lasciano i backer privi dell'oggetto che hanno contribuito a finanziare. Truffe, direbbe qualcuno, ma quasi tutte alla luce del sole: sempre accompagnate da messaggi di scuse degli ideatori e spiegazioni poco chiare e comunque non risolutive.
Di solito queste vicende si concludono solo con tanti insulti ai promotori dell'impresa e lamentele sulla rete, ma non sembra essere questo il caso per Asylum, le carte da gioco a tema psichiatrico che, nella campagna condotta da Altius Management ad ottobre 2012, hanno racimolato 25000 dollari, 10000 in più di quelli prospettati nel main goal.
Questo prezioso mazzo di carte, come si evince, non è ancora arrivato a nessuno dei finanziatori e il signor Edward J. Polchlepek (proprietario della Altius, noto ai più come Ed Nash) si è visto arrivare una denuncia dal procuratore generale dello stato di Washington. E' la prima volta che uno stato americano applica un provvedimento del genere nell'ambito crowdfunding, e le motivazioni non sono da ricercarsi nel fatto che 31 dei backer coinvolti nel progetto sono abitanti di questo stato, l'ufficio del procuratore ha ricevuto una segnalazione e si è attivato autonomamente perchè ritiene questo caso una violazione del Washington Consumer Protection Act a tutti gli effetti.
L'assistente del procuratore, Jake Bernstein, ha dichiarato che l'obiettivo che si vuole raggiungere è la consegna dei mazzi di carte ai finanziatori o il rimborso dei soldi versati, precisando che "Questa causa è un chiaro messaggio verso le persone che raccolgono il denaro dal pubblico: lo stato di Washington non tollererà il furto tramite il crowdfunding. L'Ufficio del Procuratore Generale riterrà responsabili tutti coloro che non giocano secondo le regole".
Kickstarter dal canto suo non prende posizione e si augura che il processo possa portare a una risoluzione soddisfacente per i sostenitori del progetto.

Questa vicenda rappresenta sicuramente un precedente interessante per tutti gli utenti che ancora stanno aspettando da mesi (se non da anni) di ricevere il prodotto che hanno finanziato.

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