Qualcuno di voi forse ricorderà la vicenda legale dello scorso anno che vide per la prima volta un procuratore generale dello stato (Washington in questo caso) portare in aula di tribunale un produttore di giochi, colpevole di non aver consegnato i prodotti finanziati tramite una campagna di crowdfunding del 2012 su Kickstater. Lo stato di Washington ha accusato la Altius di aver violato la legge nota come Consumer Protection Act, per non aver spedito ai backer le carte da gioco “Asylum”, e questo nonostante il loro finanziamento abbia superato abbondantemente la cifra minima richiesta per il raggiungimento dell’obiettivo.
Lo scorso 27 luglio, il procuratore generale Bob Ferguson ha fatto sapere tramite questo comunicato che il procedimento è terminato, la corte si è pronunciata e ha ordinato a Edward J. Polchlopek III (titolare della Altius, noto in rete con il nome di Ed Nash) di pagare 54.851 dollari, come rimborsi ai backer abitanti a Washington, spese legali e multe per le violazioni del CPA.
Apprendiamo da ICV2 che, curiosamente, proprio a fine luglio qualche utente (qualcuno anche di Washington) ha iniziato finalmente a ricevere il proprio mazzo di carte, questo non eviterà comunque a Ed Nash di dover pagare quanto richiesto dal tribunale, anche perché l’ordinanza della corte è antecedente a queste improvvise spedizioni.
L’ufficio del procuratore ribadisce che il rimborso cosi ottenuto riguarderà solo i finanziatori di Washington, invita per tanto tutti gli altri backer a rivolgersi presso gli uffici dei loro stati di appartenenza per ottenere giustizia per questo e per altri casi di progetti crowdfunding non consegnati.
Questo caso rappresenta sicuramente un precedente interessante (almeno per gli abitanti degli Stati Uniti), e non ci stupiremmo di vedere presto altri casi del genere arrivare in tribunale, non sono affatto pochi i progetti (ludici e non) che non hanno ancora visto luce dopo ben più di un anno dal loro finanziamento.