Sta diventando una vera e propria levata di scudi quella che molti dei più importanti player ludici d’oltreoceano stanno operando, a tutela – dicono loro – dei negozi “fisici”.
Dall’annuncio del cambio di rotta targato Asmodee alle politiche distributive statunitensi, si è infatti generato un tam tam di annunci che, seppure con tempi e modi diversi, sembra andare compatto in una direzione ben precisa. E ricordiamo che ancor prima del “rumoroso” annuncio Asmodee, già altri colossi come Mayfair e Wizards of the Coast applicavano delle pratiche atte a privilegiare i punti vendita brick and mortar.
La stessa strada sembra essere stata imboccata recentemente anche da Privateer Press e Iello.
La Privateer ha infatti istituito una sorta di blacklist, aggiornabile periodicamente, nella quale comprendere e-commerce poco virtuosi (dal punto di vista della valorizzazione dei loro prodotti), ai quali negare la distribuzione dei propri prodotti. La divisione americana Iello, invece, ha scelto di dare la possibilità ai negozi fisici di effettuare preordini delle novità a loro marchio, con un anticipo di due settimane rispetto alla normale distribuzione (e-commerce e GDO) e fruendo di esclusivi contenuti promozionali.
Che si condividano o no queste iniziative, è lampante che porteranno a un riassestamento degli equilibri nel mercato ludico statunitense. Sul fronte europeo invece non sembrano esserci manovre simili all’orizzonte, anche perché (come ci hanno confermato diversi operatori italiani e stranieri), le leggi vigenti sul libero mercato dell’UE non dovrebbero poter permettere una tale disparità di trattamento tra l’online e il fisico.