A metà degli anni '90 l'arrivo di Magic fu come un terremoto sui tavoli dei giocatori di ruolo, un cataclisma ludico che ha portato all'esodo di massa dei nuovi appassionati dai dadi multifaccia alle carte collezionabili. Oggi quello che per alcuni è stato un sofferto divorzio, torna a riconciliasi con un annuncio che ricongiunge due tra i marchi più rappresentativi e iconici del tabletop gaming: il GCC Magic L'Adunanza e il GDR Dungeons & Dragons, non a caso, entrambi in mano alla Wizard of The Coast.
Con il rilascio di "Plane Shift: Zendikar" infatti, la Wotc da la possibilità ai giocatori dell'ultima incarnazione del Grande Antico nonché brand legacy di settore, di ambientare le avventure in uno del molti universi paralleli in cui è ambientato Magic, il gioco di carte che ha spopolato in tutto il mondo e che, pur condividendo con D&D il concetto di multiverso, finora non aveva trovato modo di condividere, almeno ufficialmente, il suo ricchissimo bagaglio creativo con il gioco di ruolo.
Il modulo, rilasciato gratuitamente in formato digitale, attraverso la flessibilità garantita dal sistema della quinta edizione di D&D, ci permette di avere una panoramica di Zendikar, una descrizione delle razze giocabili che ne fanno parte e un bestiario utile a mettere in gioco le creature che abbiamo imparato a conoscere negli scontri a suon di punti mana.
Seppur conciso (38 pagine), il modulo ha riscontrato subito un grande entusiasmo da parte dei fan (le sovrapposizioni tra i fan dei due giochi non sono rare) andando ad aggiungersi ai mondi giocabili ufficiali, sebbene per ora resti comunque escluso dalla Adventurers League. Come si evince dal comunicato, la Wizard inserisce questo rilascio tra i supplementi per Magic, un modulo utile ai suoi appassionati per approfondire i dettagli di ambientazione. Ma di fatto, la scelta di non adattare le peculirità di Magic a D&D, in primis i Punti Mana (la magia resta quella del gdr), ma sopratutto il rilascio che cade in concomitanza con quello dell'artbook "The Art of Magic: The Gathering—Zendikar" ci fa pensare ad un'azione di pushing, se non di vero e proprio cross selling, a favore del gioco di ruolo e visto il differente volume del bacino di utenti, la cosa non sorprende troppo.
Quale che sia la motivazione, è un matrimonio questo che solo su un universo parallelo avremmo potuto immaginare ma che grazie agli sforzi della casa di Seattle, sempre più orientata alla multicanalità (il recente sodalizio con la Terra di Mezzo ne è un esempio), siamo sicuri di vedere sempre più spesso in futuro.