Nel 1994 usciva Ammo, un gdr edito da Planetario, ambientato in una Kyoto futuristica minacciata dai demoni che vantava, tra le varie ispirazioni, la nostalgia per la fantascienza orientale anni ’80 e le atmosfere che intrecciavano opere come Bubblegum Crisis e Devilman. Oggi, a distanza di ventiquattro anni dalla versione originale, il progetto è stato ripreso per una seconda edizione che porta il nome di Ammo2.
Partendo dalle idee degli autori originali, Mirko Caruccio, Barbara Chies e Piero Cioni, e da Mirko Pelliccioni (GRUM e Vento dell’Est Manga Fantasy) e con l’interessamento del collettivo Fulcrum, la seconda reincarnazione di Ammo cercherà di richiamare le atmosfere tipiche del prodotto originale ed è in fase avanzata di realizzazione, con il rilascio pianificato attraverso una campagna di crowfunding per il 2019, in concomitanza con l’evento Play di Modena.
Grafica e illustrazioni saranno curati da autori italiani e giapponesi, strizzando l’occhio ad alcuni dei lavori originali mentre le meccaniche su cui il gdr si reggerà, sono basate sui punti di forza dei sistemi precedenti: pool di dadi semplice e immediata, tratti personalizzabili (ogni personaggio è unico nel suo genere) e magia legata alla combinazione di diversi Kanji (meccanica, questa, ripresa da Ammo) a loro volta legati al meccanismo dei Colpi di Scena (GRUM e Vento dell’Est). Il tutto per creare un avvicendamento di azioni e situazioni altamente imprevedibili e “mangose”.
Dalle prime indiscrezioni, sembra che siano già in cantiere delle espansioni che spostano il conflitto alle origini del mito orientale nel Giappone feudale, contrapponendo uomini e demoni (qualcuno potrebbe cogliere similitudini con opere come La Principessa Mononoke e Inuyasha). Vedremo dunque come il pubblico italiano accoglierà questa iniziativa che cavalca l’onda della manga-invasion che dalla fine degli anni ’80 ad oggi, non sembra aver perso impeto.