Tra i giochi da tavolo sviluppati e prodotti negli ultimi anni, uno in particolare sta dando grande prova di se grazie anche alla qualità e l’attrattiva dei suoi componenti, oltre che a un sistema di gioco efficacemente trasposto dal mondo videoludico.
L'approccio buffo e deformed, i colori sgargianti, e la struttura a schermaglie hanno conquistato un largo seguito.
Stiamo naturalmente parlando ancora una volta di Krosmaster: Arena, che continua ad avvincere i sui fan con personaggi tridimensionali sempre nuovi.
In questo gioco di statuette su scacchiera, quasi tutto è in tre dimensioni, grazie all’ abbondante componentistica in cartoncino;molti di coloro che come me hanno tentato di montare per esempio un forziere,si sono però trovati a fronteggiare un terribile nemico: le loro dita a banana!
Da qui, l'idea, la necessità, lo sfizio, di rendere il gioco ancora più 3D! Per il piacere dell'occhio, perché è un gioco nel gioco, perché in fondo quei buffi pupazzotti se lo meritano!
Non c'è fine alle possibilità di impreziosire e " moddare" un gioco come Krosmaster Arena, in questa sede però ci atterremo agli elementi di base della prima scatola: alberi e cespugli,scrigni, muretti e ostacoli.
Se vi piace, seguite questo passo/passo senza prendervi troppo sul serio, potreste scoprire una forma di intrattenimento gradevole, quanto il gioco stesso.
Per costruire gli elementi, utilizzerò dei materiali facilmente reperibili: Fimo e Cernit, sono delle resine sintetiche in vendita nei negozi di hobby e belle arti. Indispensabili per la scultura del Cernit, sono gli stuzzicadenti, un mattarello piccolo reperibile nei negozi di casalinghi, ed un coltellino a lama non seghettata. Per scolpire potete usare comunque qualsiasi cosa vi sia agevole, io mi limito a questa attrezzatura per abitudine.
Per risparmiare materiale,è molto utile realizzare delle anime voluminose di alluminio, che non pregiudicano la cottura, e danno poi leggerezza all'oggetto finito. Per dare forza alle strutture più allungate verso l’esterno, si userà del fil di ferro tagliato e ritorto con cesoie e pinze.
Per il cespuglio useremo del giallo e due tonalità di verde, che mescoleremo tra loro creando una alternanza di sfumature, saranno utili anche il bianco e il nero.
Trovo superfluo dare informazioni sui codici colori del Cernit, perché la palette dei verdi disponibili non è così ampia, ed i gusti personali variano.
Avendo il nostro verde medio, il verde chiaro e il giallo, potremmo sovrapporli tra loro ed avere con poco sforzo una infinità di sfumature.
Prendiamo come campione un cespuglio del set base, modelliamo una pallina di dimensioni simili con l'alluminio, senza pressarlo troppo cosicché rimanga voluminoso ma non pesante.
Stendiamo col mattarello una porzione di verde medio, dando lo spessore di 4 millimetri circa e ritagliamo un quadratino delle dimensioni di una casella della scacchiera.
Infine stendiamo un'altra porzione più grande dello spessore di circa 2 mm .
Avvolgiamo lo strato sottile all'anima di alluminio aiutandoci col coltello per tagliare le eccedenze,e lo attacchiamo alla base con una decisa pressione.
Con la lama movimentiamo la base incidendo leggermente per simulare erba.
Poniamo il cespuglio su un foglio di stagnola, per poterlo tenere in mano senza toccare gli strati più esterni: va notato infatti, che il Cernit indurisce solo a seguito di una cottura a 120 gradi circa, per un numero di minuti variabile, quindi non è possibile stringerlo senza schiacciare i dettagli.
Con porzioni variabili dei verdi e del giallo, prepariamo diverse sfumature.
Per rendere intrigante il nostro cespuglio quanto quello cartaceo, prendiamo po'di verde medio e di nero, in parti uguali, e mescoliamo lasciando del nero fuori che si fonde con il verde.
Prepariamo con i verdi ottenuti una quantità di foglie di varie dimensioni e colori, si prende una pallina, si schiaccia le dita rendendola ovale,e si pizzica leggermente la punta.
Per regolare la misura delle foglie usiamo la moneta stampata sulla scacchiera.
Preso il nostro verde /nero, lo applichiamo sul cespuglio, sarà l'ombra su cui costruire gli occhi.
Prendiamo due pezzetti di giallo, li rendiamo vagamente simili a grani di riso, e applichiamo.
Prendiamo due palline molto piccole di nero puro, e fabbrichiamo le pupille.
Con due palline di bianco piccolissime, facciamo la luce dello sguardo.
A questo punto,la quantità di foglie può essere applicata. Per diversificare, alle foglie più grandi potete aggiungere le nervature,servendovi del coltellino. Pizzicare la punta, è fondamentale per ricavare una foglia credibile.
Applicate le foglie facendo pressione con lo stuzzicadenti alla base di ognuna.
Il centro focale sono gli occhietti, le foglie vanno messe rigorosamente a caso, sia per forma che dimensione.
Anche il verso deve essere casuale, e tutto il cespuglio iniziale deve essere coperto.
A questo punto bisogna infornare a 120 gradi tenendo d'occhio la cottura, ci vogliono circa cinque minuti, ma ogni forno è differente da un altro, quindi restate a controllare: ogni due minuti aprite il forno e toccate una foglia con cautela, quando avrà la consistenza di una gomma per cancellare, togliete il pezzo dal forno e fatelo freddare. Potete cuocere più pezzi contemporaneamente purché siano di grandezze uguali. Attenzione! Se in forno vedete formarsi una patina lucida, vuol dire che scalda troppo! Tirate tutto fuori: non appena diventa lucida, la pasta si fonde, fa bolle, si gonfia e si carbonizza dell'interno! Lasciando oltretutto una puzza consistente.
Se avete seguito tutte li indicazioni passo passo dovreste trovarvi un bel cespuglio come quello della foto. E una volta fatta pratica potrete anche iniziare a farli in serie e cuocerli contemporaneamente. Nel prossimo episodio parleremo dell’altro protagonista dei componenti: l’albero!
Trovate tutte le fotografie dei vari passaggi in alta risoluzione in questa galleria fotografica. Se volete ulteriormente approfondire l'argomento, potete contattare Flaminia presso lo Zen Sudio a questo indirizzo email.
