La Ludoteca Dezi: il porto sicuro per i bambini contro il degrado

Da: PrimaDaNoi.it
Tre anni fa, a Pescara erano in molti a lamentarsi della mancanza di spazi ricreativi per i bambini, tirando in ballo anche lÆassenza di ludoteche, deputate ad aiutare i pi¨ piccoli nellÆassimilare una nuova concezione del gioco.
La ludoteca, infatti, Þ qualcosa di molto pi¨ di un asilo, visto che permette ai bambini in etÓ scolare di ritrovarsi allÆinterno di un luogo con laboratori pratici, giochi di societÓ e giochi di gruppo allÆaria aperta. Viene facilitata cosý una socializzazione fondamentale specie se avviene in quartieri difficili; Þ qui che si insegna agli uomini di domani che Þ possibile unÆalternativa alla vita di strada e di degrado.
? il caso della Ludoteca ôThomas Deziö, che esiste da un anno (Þ stata inaugurata a marzo 2005) in via Lago di Capestrano, nel cuore della Circoscrizione 3 û Villa Del Fuoco.LÆobiettivo, dunque, Þ di restituire ai pi¨ piccoli il piacere del gioco, sostenendoli nella loro vita in un quartiere a rischio, oltre che di riunire adulti e bambini in momenti ludici al fine di creare un legame affettivo profondo attraverso il linguaggio dei sentimenti e delle emozioni.
Il progetto della Ludoteca Dezi, che Þ gestita dal Ceis di Anna Durante, Þ stato avviato grazie ai fondi Urban.
Ovviamente raggiante lÆassessore alle Politiche Comunitarie, Massimo Luciani, felice del fatto che il Comune abbia realizzato la prima ludoteca della cittÓ di Pescara, cui sono seguiti esperimenti simili nellÆarco di tutta la provincia.
A dicembre, Þ stato tracciato un bilancio sullÆesperienza della ludoteca e sul progetto ôLudoteca a scuolaö, che ha coinvolto le scuole elementari del quinto e settimo circolo, allo scopo di far scoprire anche a scuola che cosÆÞ una ludoteca e come funziona.
La presidentessa del Ceis Anna Durante parla del progetto ôLudoteca a scuolaö definendo lÆattivitÓ ludica ½unÆoccasione di conoscenza interiore. La ludoteca Þ un punto di riferimento per la scuola e per questo quartiere (la Circoscrizione 3, n.d.r.), che ha bisogno di tanti servizi. EÆ stata stabilita una forte relazione tra bambini, famiglie e ludotecari. Tutti quelli che lavorano qui hanno un titolo di studio ad hoc: non bisogna pensare, infatti, che per lÆattivitÓ della ludoteca non serva una qualifica. Bisogna creare empatia?, spiega, ½sviluppare un rapporto di fiducia. EÆ vero che questa struttura Þ gestita dal Centro di SolidarietÓ, ma amo sempre ripetere che in primo luogo la ludoteca Þ una struttura che appartiene al quartiere?.
Le fa eco la responsabile della Ludoteca, Maria Rosaria Teofili: ½AllÆinizio cÆera diffidenza intorno a questa struttura. Con il tempo la gente ha iniziato a sentirla come sua. Sono molte le persone che si interessano al nostro lavoro. La ludoteca sta diventando un luogo di socializzazione?.
Sia la Teofili che la Durante insistono sulla necessitÓ di sviluppare un lavoro di rete, di concerto con tutte le organizzazioni presenti sul territorio.
Il provveditore Sandro Santilli afferma perentorio: ½Se la scuola non crede nelle potenzialitÓ di tutti i bambini, fallisce nel suo scopo principale?, aggiungendo che in passato gli insegnanti non erano troppo propensi ad andare a svolgere il proprio lavoro nelle scuole della Circoscrizione.
Riccardo Aceto, direttore del settimo circolo, sottoscrive quanto detto da Santilli ed evidenzia che effettivamente la tendenza si Þ invertita: ora, i docenti che vanno ad insegnare nelle scuole della Circoscrizione 3 preferiscono restare lý anzichÚ farsi trasferire altrove.
La Ludoteca ôThomas Deziö da qualche tempo Þ aperta anche la mattina, dal lunedý al sabato dalle 9 alle 12, oltre che il pomeriggio dal lunedý al venerdý dalle 16 alle 19.
Questa apertura estesa si Þ resa necessaria in quanto attualmente si contano pi¨ di 110 bambini iscritti, e di conseguenza bisogna fare pi¨ turni perchÚ sarebbe impossibile accogliere (e gestire) contemporaneamente tutti gli utenti.