Lucca, stand Rackham, AT-43 Þ presente all’appello, nelle vetrine le miniature predipinte di equipaggiati soldati e robotici alieni fanno bella mostra di sÚ quasi come ben dipinte in attesa di ritocco, mentre la confezione base, comprendente l’intero kit fondamentale di gioco per due persone, giace aperta sul tavolo dimostrativo pronta per essere giocata. Non manchiamo la chiamata.
Il set presenta oltre alle miniature (una squadra per ciascuna delle due fazioni finora uscite) una piccola mappa su cui giocare i primi scenari, dunque su quella proviamo come novellini alle prime armi.
Prendendo in mano il “robottone” alieno ci accorgiamo della semovibilitÓ del torso e delle insettoidi zampe, l’impressione Þ quella di avere davvero tra le mani un bel giocattolo, e l’illustrazione della meccanica di gioco non dissipa questa sensazione. Il regolamento latita, il libercolo inserito nella confezione non appare come nulla pi¨ che quella sezione per principianti che generalmente i giocatori saltano nella lettura di un vero manuale: muovi in centimetri e spara con le distanze segnate sul retro del metro, tira per colpire, tira per ferire. Fine.
Troppo poco rispetto a qualsiasi altro gioco, quindi per ora dovrete fidarvi della qualitÓ delle miniature, in attesa di quella parte di manuale che tanto c’interessa. L’unica anticipazione Þ la prossima uscita del blocco rosso, una nuova fazione umana di contrapposizione (dal format vagamente banale…).
