Da Fantascienza.com, un articolo di Arturo Fabra con un p? di consigli per gli acquisti natalizi. Ve lo riporto per intero…Se proprio vogliamo sottostare alla tradizione del regalo natalizio e abbiamo la fortuna di avere amici a cui piace giocare perchÞ non pensare a un regalo di questo genere che, inevitabilmente, potremo adoperare insieme?
Sto parlando dei boardgame o giochi da tavolo, quelli costituiti da una plancia, delle miniature insieme a carte e/o dadi che aiutano a radunare un gruppo di amici attorno ad un tavolo.
Vi elencher? quelli che ho provato a Lucca Games di quest’anno e che mi hanno colpito favorevolmente.
Iniziamo con Horrorclix della Wizkids, ovvero un gioco di scontro tra miniature, derivato direttamente dal sistema di gioco di HeroClix (dove le miniature rappresentano i supereroi Marvel e DC) che presenta la variazione di avere tra le mani le riproduzioni dei pi¨ famosi mostri dei film horror (esiste perfino un enorme “miniatura” di Cthulhu) che non solo devono scontrarsi tra loro, ma si scatenano a fare quante pi¨ vittime Þ possibile, contendendosele. Il gioco Þ pensato per uno scontro a due, ma nulla vieta di giocarlo in quattro o sei ampliando le squadre di miniature e la plancia. Consigliato ai collezionisti dal gusto gore/splatter.
Dall’ horror al fantasy. Vi ricordate HeroQuest, il gioco da tavolo ispirato a Dungeons & Dragons? Bene, quest’anno la Nexus ha presentato Descent, una specie di HeroQuest “pompato” con regole un p? pi¨ complesse, eroi meglio delineati e una ridda di miniature a disposizione del “giocatore dei mostri” che pu? scatenare la propria fantasia per cercare di eliminare gli incauti eroi. I giocatori variano da due a cinque e l’ambientazione Þ mutuata dall’universo di Terrinoth della Fantasy Flight. Consigliato a chi piace il Gioco di Ruolo solo quando si combatte.
Sempre in tema di miniature come non parlare di Marvel Heroes della Nexus che si Þ portato a casa i migliori riconoscimenti della kermesse lucchese?
Qui avrete la possibilitÓ di guidare i Fantastici 4, i Vendicatori, gli X Men o una squadra di eroi urbani e allo stesso tempo, quando non indosserete i panni dei buoni, potrete collaborare con gli altri giocatori come cattivi.
Per ora il gioco Þ limitato a quattro partecipanti, e, a mio giudizio, presenta qualche piccolo bug specialmente negli scontri tra supercattivi e supereroi talvolta poco equilibrati, ma il mio Þ il parere di un ex Marvel Zombie, e forse proseguendo nello sviluppo delle inevitabili espansioni questi difettucci verranno eliminati. Consigliato a chi Þ cresciuto a pane e Uomo Ragno.
E a proposito di espansioni. Quando al cinema uscý il primo Pirati dei Caraibi la Wizkids propose Pirates of the Spanish Main, gioco che unisce il collezionismo di carte con il montaggio di piccole navi pirata da far scontrare tra loro alla ricerca del tesoro. Ovviamente alla comparsa del secondo film della saga piratesca ha corrisposto l’uscita di Pirates Boardgame che, oltre ad una flottiglia di navi, presenta una plancia di gioco prima non necessaria con isole prestabilite, due mostri marini (il Kraken e il Serpente Marino) e… Davy Jones contro il quale combattere. Il meccanismo Þ semplice e le partite (studiate da due a quattro giocatori) divertenti. Se avete bambini e adolescenti in casa questo lo giocherete tantissimo.
Fin qui tutto semplice, dunque, ma se siete giocatori a cui piace complicarsi un p? la vita, sono i prossimi giochi ad essere adatti per voi.
Innanzitutto il classico Coloni di Catan, presentato in una nuova edizione dalla Giochi Uniti con tanto di nuovi esagoni per la mappa (espansione denominata Il Grande Fiume), a mio parere uno dei giochi pi¨ stimolanti, un vero classico che non dovrebbe mai mancare tra Monopoli, Risiko e Scarabeo.
Proposte nuove in questo campo ce ne sono diverse, ad esempio: Leonardo, prodotto dalla italianissima Da Vinci Games (che ha al suo attivo uno dei migliori giochi di carte usciti ultimamente: Bang!), che vi permette di vivere la vita dell’inventore rinascimentale sviluppando invenzioni, assicurandovi laboratori, materie prime ed operai, un gioco intrigante anche se, forse, troppo legato nel risultato finale al “vil denaro” accumulato.
E se le vostre mire rinascimentali vanno alla nobiltÓ ecco Baron della Tilsit che si propone come una lotta senza quartiere tra cavalieri che vogliono diventare baroni per poi superare tutti gli altri in espansione territoriale.
Anche qui (come in Coloni di Catan) abbiamo una mappa che si compone con esagoni e non la plancia classica. Il gioco Þ matematicamente molto preciso e piacevole da giocare (i giocatori sono da due a quattro).
Ho lasciato per ultimo il mio preferito: Daimyo creato da Piero Cioni e prodotto dalla Tenki Games. Gioco ambientato nel Giappone feudale, studiato inizialmente come gioco per tre persone (il che lo pone subito nelle eccezioni) giocabile anche in due o quattro e del quale si aspetta l’espansione per cinque. Il gioco si presenta come un incrocio di gioco di pedine, carte e mappa (la mappa ad esagoni cambia costantemente durante la partita), e anche se gli obiettivi sembrano facili (basta uccidere un Daimyo avversario od occupare un solo esagono di terreno di ciascun avversario) in realtÓ la semplice versione base (nella scatola troverete anche due serie di carte per complicare le partite quando diventerete abbastanza esperti) Þ giÓ una sfida assolutamente godibile con continui mutamenti di fronte. Un gioco che non vi annoierÓ per molto molto tempo e al quale avrei assegnato (se avessi potuto) almeno un premio a Lucca.
Ah, dimenticavo, se poi non avete intenzione di fare regali a Natale niente vi vieta di comprarvi i giochi per il vostro esclusivo piacere personale!