Non Þ poco che ci penso se la SDJ rappresenti l’anima di noi giocatori o se sia principalmente una vetrina commerciale che apre le porte al mercato mondiale. Purtroppo credo che la risposta sia la seconda, in quanto i giochi ultimamente vengono premiati per la loro commerciabilitÓ e non per la loro bellezza.Per? allo stesso tempo mi viene anche da pensare se anche la “CommerciabilitÓ” non sia un fattore che deve essere preso in considerazione durante la creazione del gioco.
Non so se avete notato che i GRANDI giochi da Geek con i voti pi¨ alti in assoluto non vengono premiati dallo SDJ (riporto di seguito l’elenco dello SDJ dal 2000) con a fianco il nostro GS, ma vengono tranquillamente nominati
2000 Torres GS 8.67
2001 Carcassonne GS 7.72
2002 Villa Paletti GS 5.29 (Puerto Rico nomination GS 9.2 )
2003 Alhambra GS 7.08
2004 Zug und Zug/Ticket to Ride GS 7.25 (nomination Saint Petersburg GS 7.45 e Raja GS 8.25)
2005 Niagara GS 7.86
A partire da Torres (gioco pesante e QUASI astratto) i giochi hanno preso la tendenza pian piano a diventare giochi sempre pi¨ semplici ed adatti alla “massa” ma considerati al massimo giochini piacevoli o riempitivi dalla maggioranza dei Giocatori Esperti. Si ha quindi una tendenza da parte della giuria a premiare giochi quindi meno pesanti e interessanti (e questa tendenza la si ritrova spesso anche nei concorsi italiani).
Anche i dati commerciali sono comunque dalla parte di coloro che premiano questo genere di giochi. Anche nel nostro mercato italiano i giochi che vendono sono quelli che rispecchiano i gusti del pubblico. In particolare vendono tantissimo i giochi che sono legati agli show televisivi. In negozio io ho avuto molte richieste ed una prenotazione per il gioco in scatola di Affari Tuoi con il PB in Copertina. Un gioco semplice: io tiro 1d20 di nascosto e tu devi indovinare il risultato! Nessun altra regola Poi ho straveduto Coloni di Catan sia da tavolo che di carte (Puerto Rico ha venduto si Þ no tre copie di cui una l’ho comprata io).
Dall’altra parte siamo sicuri di essere noi dalla parte della ragione? Quanta gente conoscete che Þ pronta a sorbirsi 2 ore di partita a Puerto Rico o a giochi ancora pi¨ lunghi ed interessanti per noi ma per loro estremamente noiosi? Inoltre anche se non vorremmo pensarlo il gioco Þ comunque un prodotto che deve essere venduto in quanto articolo commerciale. Le casi editrici devono vendere per sopravvivere, tenendo conto di due fattori: prezzo al pubblico contenuto e margine operativo da dare ai distributori.
Quali sono allora le possibilitÓ per un neofita che si avvicina al mondo del gioco da tavolo? Principalmente la persona si indirizza verso il centro commerciale pi¨ vicino (almeno qui in Lombardia) e cerca di trovare un gioco che possa andare bene per tutti.
In questo momento ricordo il flop di un distributore che ha cercato di avvicinarsi al mercato italiano del gioco da tavolo con Madam X che pur essendo stato distribuito in maniera capillare e pubblicizzato addirittura in televisione (!) non ha catturato l’interesse del pubblico. Principalmente a mio parere questo Þ stato principalmente dovuto al prezzo proposto al pubblico di quasi 40 € (quando un monopoli si trova a circa 20 – 25 €)
Non parliamo poi del nuovo gioco che una famosa casa editrice sta cercando di proporre sul mercato al bellissimo prezzo di 100 € (si cento euro) per un gioco astratto che si presenta anche in maniera carina ma che a mio parere non ha molte possibilitÓ (anzi nessuna) di essere commercializzato a quel prezzo. Allo stesso tempo invece nascono sul mercato giochi autoporodotti di ottima qualitÓ e ad un prezzo molto pi¨ abbordabile (porto ad esempio TATATA! o il nuovo Bau Squit Miao!) o piccoli capolavori come il tanto atteso “Si, Oscuro Signore!”, invece prodotto e distribuito in collaborazione con una casa editrice.
Riguardo al mondo del gioco “complesso” anche qui i costi rispetto al portafogli sono abbastanza elevati. Diventano comprensibili allora molte scelte personali. Alla fin fine Þ sempre il portafoglio che ci impone queste decisioni. Conosco tantissima gente che ordina in Germania per risparmiare 10 -15 € a gioco, facendo ordini che in media si aggirano sui 500 € (risparmiando in questo modo anche sulle spese di trasporto) e “saltando” i distributori italiani, e normalmente comprando giochi che in Italia arriveranno dopo molti mesi, se non addirittura non venire mai pubblicati.
Questo atteggiamento mostra che i “giocatori” esperti, difficilmente acquistano in Italia, o che comunque non sono e non possono essere il riferimento per il mercato italiano.
Diventa quindi necessario “indirizzare” i giochi per un mercato pi¨ ampio, al di fuori della fascia ristretta dei “giocatori esperti” e conquistare quella popolazione “babbana” che per gioco da tavolo intende Risiko Monopoli o Trivial Pursuit.
Di conseguenza anche se personalmente come giocatore non condivido la scelta dei giochi premiati con lo SDJ e dei giudici la posso comprendere come persona e come amante del mondo del gioco; inoltre se osservata dal punto di vista di giocatore nel lungo periodo questo tipo di premiazione Þ la premiazione che permette al gioco da tavolo di crearsi una base di vendite e di potenziali acquirenti che alla lunga favorirÓ lo sviluppo del boardgame. In questo settore un grande valore hanno i siti come la Tana dei Goblin (nuke.goblins.net) che promuovono con grande professionalitÓ il boardgame, Eventi Ludici (www.eventiludici.it) che promuove gli eventi di gioco a livello italiano, Gioconomicon (www.Gioconomicon.net) che ci informa delle novitÓ del mercato, tutti gli altri siti del network italia giochi.