Presentazione del poema epico Le Cronache dell’Acciaio di Carlo Da Prato, edito da Del Bucchia Editore. “Un poema epico che va oltre l’epica – come ci illustra Claudio di Scalzo – che affronta tematiche tipiche della mitologia nordica (principalmente celtica e vichinga) rifacendosi più all’esperienza del Romanticismo e Preromanticismo tedesco che ai grandi scrittori dell’epica novecentesca”.
Un poema che riporta in auge i temi dello Sturm und Drang e del Titanismo italiano di Alfieri e Foscolo, in cui vengono affrontate le tematiche dell’esaltazione di una natura forte, come delle passioni di personaggi assoluti che si struggono nella loro tendenza all’infinito.
Scopriamo che il poema si articola in diverse forme, alternando una prosa che introduce gli avvenimenti affrontati alla poesia, in versi liberi (ad esaltare l’introspezione psicologica) e in rima e assonanza (quasi delle pause liriche funzionali ad enfatizzare le tematiche affrontate).
Le Cronache dell’Acciaio sviluppano una vicenda che ricalca lo spirito delle popolazioni vichinghe, a cominciare dall’ambientazione – un regno di modeste dimensioni, lontano da un assolutismo imperiale – fino ai percorsi iniziatici che devono affrontare i personaggi che vivono in un’ambientazione in cui il raggiungimento della gloria è funzionale ad un’idea di identità culturale e di riscatto di valori perduti.
E’ seguita una breve rassegna di Stefano Giusti sui parallelismi e le influenze dell’epica, classica e moderna, sulla musica rock e metal, partendo dalle esperienze degli Hawkwind, attraverso gruppi storici come Led Zeppelin e Black Sabbath fino a Virgin Steele e Manowar e all’epic metal vero e proprio.
