Direttamente da Lucca abbiamo provato per voi il nuovo gioco di miniature della Upper Deck, ovvero World of Warcraft Miniature.
Il gioco è su mappa esagonata, e ogni giocatore gestisce da 2 a 3 personaggi…
…e qui finisce la parte semplice.
Ogni miniatura ha una base mobile, che serve a indicare i suoi punti ferita e un particolare conteggio temporale, quest’ultimo da 1 a 10. Sulla mappa di gioco, mappa esagonata, sono presenti esagoni di terreno sgombro, terreno accidentato, terreno “importante”, e infine una barra del tempo.
Esatto, una barra del tempo, da 1 a 10. I modelli partono con tempo 1 e la partita inizia al tempo 1. I giocatori fanno uno spareggio per decidere chi inizia, e il primo giocatore comincia a mettere in campo un modello, che per il solo fatto di aver mosso aumenterà di uno il suo conteggio del tempo.
Dopo che tutti i pezzi che hanno il conteggio del tempo a 1 sono entrati in campo (e hanno aumentato il proprio conteggio), si passa a far agire i pezzi che adesso hanno conteggio 2… Oltre a muovere i pezzi possono fare attacchi particolari descritti nella carta del personaggio o attacchi speciali dati da carte generiche, questi di solito impongono un diverso aumento del conteggio del tempo, di due o più unità.
Le azioni di combattimento si svolgono tirando un numero variabile di dadi da dieci facce in base al tipo di attacco fatto, a cui viene contrapposto un tiro di difesa adeguato (fisico o magia), è possibile ottenere dei “colpi critici” che hanno effetti aggiuntivi particolari, e alcune azioni non fanno danni, ma magari curano o spostano i modelli nemici, o altri effetti strani.
In alcuni momenti predefiniti, i pezzi che sono sui o adiacenti agli elementi importanti generano punti vittoria, e allo stesso modo distruggere i pezzi avversari genera altri punti. Il primo che ottiene un numero di punti pari al valore della propria banda vince.
Queste, a grandissime linee, le regole; devo dire che la meccanica della barra del tempo, anche se all’inizio può risultare ostica, è secondo me la parte migliore del gioco. Ci sono purtroppo alcuni punti che mi hanno lasciato perplesso, ad esempio la necessità di ricordare chi ha mosso per primo per dirimere i pareggi (in caso di stesso tempo muove il pezzo che da più tempo non agisce). Tra le note positive aggiungo anche le condizioni di vittoria, il dover raggiungere un valore pari a quello della propria banda genera la necessità di ricercare un equilibrio tra la potenza della squadra e la necessità di avere un tetto di punti vittoria raggiungibile.
Le miniature sono predipinte, la qualità non è esattamente eccezionale, ma fanno il loro lavoro. Una nota negativa sulla base: la gestione del cronometro è abbastanza chiara, mentre l’indicatore dei punti ferita è facilmente nascosto dalla miniatura, cosa che rende necessario l’uso di carta e penna. Inoltre la meccanica del gioco impone un continuo prendere la miniatura a rimetterla a posto, pratica che interrompe lo svolgimento del gioco.
Il gioco sarà disponibile da novembre in italiano, e sarà venduto nell’ormai consueto formato di Starter e Booster Pack. Lo Starter conterrà la mappa, le basi segnapunti e quattro modelli predeterminati. I booster conterranno solo i modelli, e anche se saranno assortiti casualmente apparterranno tutti alla stessa fazione.
Dopo aver fatto una prova con il solo Starter un qualsiasi giudizio può essere solo parziale, quindi prendetelo con le dovute riserve. A mio avviso il gioco rischia alle lunghe di diventare monotono, contemplando fondamentalmente un solo scopo che conduce alla classica “rissa a centro campo”; in compenso, una volta padroneggiata la meccanica della barra del tempo, ha uno svolgimento fluido e il fattore collezionabilità dovrebbe garantirne una maggiore varietà e longevità, per cui un parere definitivo sarà possibile solo tra qualche mese e molte altre partite.