Quattro anni di playtesting e nemmeno un nome, ma d’altronde nemmeno il “black album” dei Metallica lo ha mai avuto…
Dunque ecco Sator, di nuovo a Lucca Games dopo il tredicesimo posto conquistato al concorso Gioco Inedito di tre anni fa, in una originale mise bibliomorfa di sicuro effetto.
Il gioco è ambientato di fatti in una biblioteca monastica nel cui cuore si cela il Pozzo dei dannati, sigillato dai tomi che compongono il magico Sator, e nel quale quattro monaci cercano di recupere e riporre al proprio posto quei tomi dispersi.
Con una certa soddisfazione l’editore Post Scriptum ci racconta di come si sia giunti alla scelta di una ambientazione così particolare, a dispetto dell’iniziale propensione per un più banale fantasy, proprio per conquistare una caratterizzazione unica che si legasse al meglio con una meccanica apparsagli già brillante.
Già proposto alla fiera di Norimberga a diversi entusiasti autori stranieri, e presentato ad Essen Spiel 2008, il gioco suscita giusto interesse anche tra gli stand lucchesi: non escludiamo quindi di trovarlo presto in qualche ludoteca ben fornita.