In occasione del Golden Demon italiano abbiamo avuto il piacere e l’onore di poter intervistare alcune personalità del panorama di pittura di figurini in Italia. In questo prima articolo porremo qualche domanda a Francesco Farabi, giudice di quest’anno e vincitore per due anni di fila della Slayer Sword, il massimo premio del Golden Demon.
1) Francesco, dopo due spade eccoti a giudicare l’opera degli altri. Cosa hai provato quando te lo hanno chiesto?Veramente è stata una cosa un pò curiosa, perchè all’inizio mi è stato proposto quando avevo contattato Federico Sorgi per dare qualche consiglio per il nuovo GD. Ci eravamo impegnati ad avere uno scambio di idee per fare un concorso più vicino ai pittori, che tenesse conto dei nostri feedback, e devo dire che il buon Federico è stato davvero impagabile nel rispondere alle nostre insistenti richieste.
A dire il vero, dopo quella chiacchierata, non se ne era più parlato; tanto che mi stavo anche preparando per partecipare, come tutti gli anni. Poi, intorno alla fine giugno, Fabrizio Russo ha ricontattato la GW per mettersi d’accordo per una possibile dimostrazione di pittura al Games Day e gli ha presentato la lista dei pittori in demo, fra i quali c’era il mio nome.
Quando la GW l’ha sentito ha chiesto: “ma come fa a fare la dimostrazione, è il giudice del GD?” al che Fabrizio ha risposto: “Ah, ma lui lo sa???”. Insomma il resto lo immagini, mi ha chiamato Fabrizio, io ho chiamato Federico etc…
Al di là dell’aneddoto divertente, posso dirti che ho accumulato la tensione per il GD di giorno in giorno in modo sempre più esagerato. Ero davvero tesissimo all’idea di essere investito di un incarico così difficile e avevo il terrore di commettere errori, di farmi sfuggire una miniatura meritevole. Insomma di essere “ingiusto”.
Come mi sono trovato a scrivere sulla Legio Pictorum proprio a proposito di questa mia posizione così difficile, pochi giorni prima del concorso:
”L’unica soluzione credo sia scavalcare quella vetrina portando dentro di me i vostri volti, i vostri pennelli e le vostre mani, portare la consapevolezza dell’impegno che avete investito in quella miniatura dispersa laggiù in mezzo alle altre, con la coscienza che seguirete dal vetro il movimento degli occhi dei giudici per capire se “hanno visto la vostra mini”…
Alla fine ci saranno tre demoni per categoria e una sola spada, così è e così sarà per sempre; e sarà “scorretto, selettivo, ingiusto e non equo” come lo è sempre stato…
Una sola promessa posso farvi: che a costo di perdere la vista e il senno, io guarderò ogni miniatura della vetrina, e che per ognuna di esse vedrò una piccola parte di me, delle mie speranze passate e future e dei miei sogni, e saprò per ogni pezzo quanto cuore e anima avete investito… Perchè è la vostra, come la mia.
Perchè prima di ogni altra cosa io sono e resterò uno di voi…”
Spero davvero di esserci riuscito…
2) Come nasce il giudizio? Parlaci dei criteri che avete seguito.
Ci sono stati due momenti nel giudizio almeno per me. L’iter che seguono Andy e Alan è quello di fare un primo passaggio fra le categorie e, come loro stessi mi hanno detto, fare una prima, generosa, scrematura. Di fatto in questo momento i giudici sono divisi e tutti e tre spostano le miniature che li colpiscono di più nella parte bassa della vetrina. Finita questa fase si guarderanno di fatto solo quelle miniature, quindi è un momento delicato; per questo bisogna avere occhi “generosi” e mettere anche miniature che al primo impatto non sembrano poter vincere, rischieresti di perderti qualcosa.
In realtà io ho vissuto questa fase in modo atipico: mi ero infatti preparato un mio sistema di giudizio, e ho cominciato un po’ di tempo prima degli altri a guardare le miniature perché volevo portarlo a termine a tutti i costi: avevo promesso a tutti i pittori che avrei guardato ogni singola miniatura ed è quello che ho tentato di fare.
Mi sono preparato una piccola tabella divisa in 6 colonne: il numero della miniatura e un voto da 1 a 5; dove 1 indica quelle miniature che possono anche essere ben fatte, ma che non sono ancora a un livello da Golden Demon (quindi non è una insufficenza bada bene!!!), il 2 indica una miniatura già a livello da concorso, 3 indica una miniatura da premio, 4 una miniatura stupenda, e il 5 è riservato solo ai capolavori assoluti, i pezzi indimenticabili, da Slayer.
La mia scrematura l’ho fatta così, ho assegnato un voto a tutti i pezzi in mostra girandoli uno ad uno (e ho ancora tutti i voti con me); mi dispiace solo che a causa del tempo ristretto non sono riuscito farlo per tutte le categorie e ne sono rimaste fuori 4: open, grande scala, esordienti e signore degli anelli, li sono stato costretto ad utilizzare la procedura standard degli altri giudici perché sono stato pressato dal tempo che dovevamo comunque dedicare alla fase più diffcil: assegnare i premi.
Fatto questo, per ogni categoria, armati di sedie con ruote, si mettono in fila tutti i pezzi selezionati dalla prima scrematura e mano a mano si va ad eliminazione fino a raggiungere un gruppo ristretto di 4-5 opere, fra quelle si discute per l’assegnazione del podio.
I criteri sono molti, tutti difficilmente separabili, ma di certo la prima cosa che si guarda è la pittura, l’assenza di errori e la tecnica, poi però è l’arte a fare la differenza, quel non so chè di “wow” in più che una miniatura ha rispetto ad un’altra sullo stesso livello. In alcuni casi la scelta è stata relativamente semplice, in altri davvero si è rischiata la monetina, ma sempre e comunque si percepiva il dispiacere di lasciare fuori alcuni lavori.
Alla fine della discussione se non c’era accordo nelle decisioni il buon Alan, da buon presidente di giuria, la metteva ai voti, e più di una volta mi ha lasciato la patata bollente (e quanto bruciava…). Alla fine devo dire che ci siamo trovati comunque in accordo su tutte le scelte e, anche quando c’era disaccordo, la decisione finale è stata sottoscritta in modo assolutamente tranquillo e condiviso. Ho avuto un’ottima impressione di come Alan e Andy guardano e valutano le miniature: entrambi hanno una passione enorme e li ho visti spessissimo tessere lodi di miniature non premiate; i loro occhi brillano di fronte alle miniature, quanto hanno brillato i miei. E questo è ciò che di più mi ha piacevolmente impressionato.
Però… che stress, e che fatica!!!
3) Secondo te quali sono i punti di forza del Golden Demon?
4) E quali le mancanze?
Posso rispondere alle due domande insieme?
Guarda, qui ti cito testualmente un mio post su Legio Pictorum perché è una cosa di cui resto fermamente convinto:
“Di concorsi, in giro ce ne sono per tutti i gusti… Belli, brutti, grandi , piccoli, storici, semifantasy, open, semiopen, briscola, tresette, picche e bastoni…
Ma il GD è diverso…
E’ diverso perchè è il più odiato visceralmente e allo stesso tempo il più amato dei concorsi, il più stupido e allo stesso tempo il più importante, quello che tutti vorrebbero diverso ma che alla fine aspettano tutti con trepidazione.
Sapete perchè? Perchè è ingiusto!!! Perchè ingabbia dentro uno schema pittorico ed artistico prestabilito, perchè devi usare le basette che dicono loro, perchè devi usare le miniature che vogliono loro, perchè devi pensare come pensano loro… Perchè ha un podio secco: I, II, III e punto!! Niente formule open, niente ex equo, niente pletora di medaglie di ogni colore, solo tre premi per categoria e un giudizio insindacabile, nessuna consolazione:
Promosso o bocciato!!!
Al gd si vince o si perde senza sfumature, e l’inserimento che ho tanto premuto per avere, dei premi per i finalisti, poco cambia questo verdetto.
Eppure…
Tutti lo odiano ma tutti lo aspettano, perchè??
Perchè il GD è il GD!!! è il premio fantasy, anche se non è giusto che lo sia, è l’Oscar del fantasy, anche se non dovrebbe, e il concorso anche se ce ne vorrebbe un altro meglio…
Anche se… Anche se…
Per quanto si possa parlare male del GD, questo resta il concorso che più di tutti convoglia le fatiche dei pittori fantasy, che li mette uno di fronte all’altro nella sfida per eccellenza, come se tutti gli altri concorsi fossero solo l’anticamera di questo, come se tutti aspettassimo di vedere le foto dei concorsi prima perchè “così vediamo qualche anteprima dei pezzi del GD!!”
Il Golden Demon è così forte perchè è un concorso definito, sul quale non si può intervenire, dove il giudizio casca in testa come una meteorite e si è dentro o fuori, punto.
Il Demone, è inutile negarlo, è la valuta internazionale del modellismo fantasy, vincere un Demone significa essere scelti nel mucchio per essere fra i tre, solo tre che vincono per ogni categoria… e in tutto il mondo chi fa fantasy sa che un Demone, è un Demone!
tutti sanno cos’è e quello che vale… anche se è ingiusto, settario, selettivo, polemico…”
Spero che questo risponda alla tua domanda.
Ti aggiungo che quest’anno devo tessere davvero le lodi di Federico Sorgi per come si è dannato l’anima per realizzare un Golden Demon ben fatto: credo che ci sia riuscito alla grande. Inoltre sono davvero felicissimo del successo che ha avuto la mia proposta di assegnare un premio simbolico ai finalisti (una spilletta golden demon). Ho visto tantissime persone gioire per essere entrati nella selezione finale come se si trattasse di un premio. Mi ha fatto molto piacere.
5) Ora dovrai prepararti per il prossimo anno, tornerai come partecipante o come giudice?
Assolutamente come partecipante! Ma non perché non abbia apprezzato il ruolo che mi è stato dato o non voglia più caricarmi della responsabilità, anzi, mi piacerebbe molto! Ringrazio davvero tutti per le belle parole sul mio operato, è stato commovente, ma sono assolutamente convinto che il Membro Esterno della giuria debba girare ogni anno, perché è giusto che ogni volta siano occhi diversi a giudicare il GD.
Quindi per me è categorico e giusto che al prossimo GD italiano sia Stephan Rath, vincitore della Slayer, a giudicare il Golden Demon 2009 insieme ad Alan e Andy, e mi batterò con tutto me stesso affinchè sia così.
Sono certo che sarà un giudice perfetto e ti dico in tutta onestà che sarà un vero onore essere giudicato da lui.
6) Se potessi dare un consiglio a quanti ci leggono, cosa diresti?
Guardate sempre le miniature con gli occhi di un bambino! Non dimenticate mai di meravigliarvi di fronte ad esse!
Perdereste il bello, quello vero, che c’è dietro ogni lavoro fatto col cuore.
7) Manda un saluto a tutti i lettori e ai partecipanti.
Come diciamo noi Legionari: AVE!!! E grazie a tutti!
Francesco Farabi è anche amministratore delle Legio Pictorum, forum di discussione dedicato alla pittura delle miniature, e punto di riferimento per chi vuole imparare.