giovedì 19 Dicembre 2024

Ludica termina e si prepara per Marzo

Come ben sappiamo, il 23 novembre si è conclusa anche la prima edizione di Ludica, il nuovo festival del gioco e del videogioco che ha riportato sulla piazza di Milano una manifestazione di stampo fieristico. Difficile per noi esprimere giudizi su questa prima edizione dato che purtroppo non siamo potuti essere presenti, ma d’altro canto questa è stata la nostra prima nota: la data scelta è infelice sia per la concomitanza con altri appuntamenti ludici importanti, che per l’eccessiva vicinanza con gli altri eventi fieristici del settore (PLAY, Essen e Lucca) portandoci all’impossibilità di sostenere un’altra trasferta redazionale.


Ciononostante raccogliamo le testimonianze presenti in rete e troviamo tra i vari  report diversi punti predominanti…

Ludica si è dimostrata il miglior palcoscenico italiano per l’arte dell’autoproduzione di giochi, dedicando a questo settore in particolare moltissimo spazio sia dal punto di vista fisico che nelle comunicazioni ufficiali (ad opera dell’attivissimo Angelo Porazzi), ma sguarnita delle presenze editoriali più affermate del settore a parte Wizard of the Coast e New Media.

E’ stata svolta un’ottima attività di coninvolgimento nei confronti dei non giocatori spingendo molto sugli oratori e le scuole, ma c’è stata invece una poca partecipazione dei “gamer professionisti” non di Milano che probabilmente avevano gia messo in conto di partecipare agli altri eventi ludici del weekend o si trovavano in una situazione tale da non poter sostenere un’altra trasferta dopo le sucitate. La comunicazione è riuscita a raggiungere un’alto numero di canali importanti (e chi vi scrive ora sa bene quanto sia difficile) raggiungendo come gia detto anche le famiglie e gli ignari dell’universo ludico ma anche a noi è sembrata puntare prevalentemente sul settore dell’autoproduzione.


A tal proposito vi segnaliamo l’articolo che il Corriere della Sera ha dedicato ad Angelo Porazzi il giorno di apertura della fiera, articolo che esordisce con le date di Ludica, ma si evince subito che la scelta del giornalista è ricaduta sull’approfondimento del poliedrico autore nostrano, probabilmente il principale rappresentante della scuola dell’autoproduzione.


I feedback più soddisfatti provengono difatti dall’esercito degli artigiani ludici che ci segnalano di aver avuto gli stand quasi sempre affollati ottenendo visibilità per i loro giochi, cosa che non si può sempre dire in altri eventi dove la sezione dedicata all’area degli autroprodotti fa maggiore fatica ad attirare il pubblico.


Non sappiamo se fosse questo l’intento degli organizzatori, fatto sta che le numerose scolaresche e famiglie hanno trovato di che cibarsi tra autoprodotti, giochi astratti, giochi di carte collezionabili e immancabili classici come Risiko o Subbuteo.



Ma se le finalità erano queste ci vien spontaneo il dubbio se la mostra dedicata all’International Team (di sicuro interesse per giocatori e nostalgici) fosse adeguata a un contesto di questo tipo.


Dalle parole che leggiamo nel messaggio del direttore Robert De Moncuit possiamo constatare la soddisfazione dell’organizzazione per l’esito di questa prima edizione. 7.500 per una prima edizione sono tanti? pochi? sicuramente sono sufficienti per convincere lo staff ad annunciare gia da ora una seconda edizione in primavera, periodo sicuramente meno inflazionato di fiere (per il momento: sappiamo gia che la prossima PLAY è fissata per marzo 2010…) dove potremo assistere ad eventuali evoluzioni del festival del gioco e del videogioco.


Fonti delle immagini:
– Album di Ludica su Facebook.
Photoreport di Angelo Porazzi
Reportage fotografico di Ciro Alessandro Sacco

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