Continua la serie di nuove uscite Games Workshop, commercialmente sempre più attiva anche in questo momento di crisi economica globale.
Dopo la quasi sorpresa del nuovo sistema per battaglie di massa Guerra dell’Anello e la pubblicazione dell’attesissimo Codex per la Guardia Imperiale di Warhammer 40.000, la famosa casa britannica ci offrirà a breve due nuovi titoli che andranno ad arricchire il cupo panorama del 41° Millennio …
Il primo è Planetstrike (in Italia lo vedremo con il nome di Attacco Planetario), un’espansione per Warhammer 40.000 che aggiunge nuove modalità di gioco più variegate rispetto a quelle previste nel manuale base. Se infatti già dall’inizio la nuova edizione di Warhammer 40.000 si è contraddistinta per un approccio di gioco più orientato alla conquista di obiettivi sul terreno che alla semplice eliminazione dell’esercito avversario, Planetstrike intensifica questa tendenza seguendo l’esempio dell’altra espansione – Cities of Death – e prevede l’utilizzo di stratagemmi (schieramenti particolari di unità, bombardamenti preliminari, malus ai tiri di Leadership dell’avversario…) e regole speciali per la composizione degli eserciti che tendono ad accentuare la “disparità” tra i due eserciti (uno difensore e l’altro attaccante) assegnando ai due comandanti missioni più specifiche e limiti stringenti nella composizione dei due eserciti.
Molte di queste variabili tattiche saranno presumibilmente legate al controllo di edifici e punti chiave del terreno, rappresentati da una nuova serie di elementi scenici – linee difensive, palazzi imperiali, crateri e quant’altro – che Games Workshop intende immettere sul mercato sulla scia della nuova espansione.
La seconda novità è Planetary Empires, che introduce anche nell’universo fantascientifico di Warhammer 40.000 le meccaniche per la gestione del gioco di campagna utilizzate da quel Mighty Empires ben noto ai giocatori di Warhammer Fantasy. Il set sarà composto da una serie di esagoni in plastica che, agganciandosi gli uni agli altri in una serie infinita di combinazioni, andranno a comporre una mappa con città, terreni speciali, impianti produttivi e quant’altro fa “pianeta lontano da conquistare e difendere ad ogni costo”. La particolarità in questo caso è che le nuove regole (con le variazioni dei terreni dei singoli scontri, la possibilità di costruire nuovi eserciti, le strategie di produzione di nuove unità e altro) saranno concepite per gestire campagne non solo di Warhammer 40.000, ma anche di Epic e Apocalisse (gli altri due grandi titoli fantascientifici Games Workshop), grazie ad un design piuttosto libero che permetterà ai giocatori di aggiungere delle proprie varianti al regolamento “ufficiale”.
In conclusione, la casa del “Nano Bianco” continua nella sua opera di “approfondimento” del suo regolamento fantascientifico, introducendo nuovi elementi strategici più complessi e spingendo i giocatori a ragionamenti tattici più elaborati del semplice tiro di vagonate di dadi o della spasmodica ricerca dell’esercito “perfetto”.
Il tutto, perchè no, corredato dalla solita valanga di nuovi modelli che invaderanno i nostri tavoli da gioco nei prossimi mesi.
(la foto di Planetary Empires è tratta da una scansione di White Dwarf francese)