Dopo un lungo periodo di attesa che ha tenuto col fiato sospeso molti forum di appassionati, Foundry – una delle principali produttrici di miniature storiche in scala 28 millimetri – ha annunciato l’uscita del suo nuovo regolamento tattico napoleonico: Napoleon…
In effetti, più che di regolamento si dovrebbe parlare di un vero e proprio “compendio” sul periodo, visto che si tratta di un volume di 232 pagine in cui le regole vere e proprie occupano solo una trentina di facciate e il resto è costituito da liste di eserciti, consigli per la pittura, schede uniformologiche e ambientazione storica.
Il regolamento simula scontri a livello di divisione ed è sostanzialmente concepito per il 28 millimetri, anche se ovviamente è possibile apportare delle semplici conversioni per le scale minori. Le meccaniche sono piuttosto semplici con alcune buone trovate, come le carte ordini che conferiscono bonus specifici alle unità per le singole azioni che devono compiere (cariche, cambi di formazione, salve di fucileria, ripiegamenti…). Per quanto riguarda il numero di modelli coinvolti, le prime prove sul campo mostrano come una partita media preveda l’impiego di eserciti composti da circa 300 miniature di fanteria, 30 di cavalleria e 8 batterie di artiglieria (che rappresenterebbero più o meno una divisione francese al completo); partite più brevi – quelle basate sulle cosiddette “starter armies” – richiederebbero all’incirca la metà dei modelli. La durata di gioco dovrebbe attestarsi sulla media ormai convenzionale di tre-quattro ore.
Ciò che colpisce di più del nuovo librone è senz’altro lo stile editoriale, basato su belle fotografie, diagrammi chiari e regole presentate in maniera molto elegante. E’ evidente il tentativo di avvicinare a questo evocativo periodo, da molti ritenuto come il wargame storico più “classico”, tutti coloro che se ne erano tenuti lontano a causa della complessità dei regolamenti già presenti sul mercato. Chi acquisterà Napoleon si troverà tra le mani non solo un bellissimo manuale, ma anche un regolamento completo, immediatamente giocabile e che non necessita subito di ulteriori ricerche su ordini di battaglia, scenari particolari o quant’altro. Naturalmente tale sforzo va apprezzato e negli intenti degli autori dovrebbe rendere appetibile il napoleonico anche per chi è alle prime armi.
Rimangono tuttavia alcune perplessità dovute più che altro alla scala scelta. Per quanto visivamente impressionante, un esercito napoleonico in 28 millimetri costituisce un serio investimento in termini di denaro e preparazione modellistica; inoltre, la presenza di così tante miniature porta ad un notevole affollamento del tavolo da gioco, a scapito della capacità di manovra delle truppe e anche delle dimensioni massime degli scontri simulabili (scordatevi di simulare l’intera battaglia di Austerlitz a meno che non disponiate di un tavolo da gioco veramente grande…).
Ma anche al di là delle possibili critiche, lo sforzo è notevole e Napoleon rappresenta senz’altro una novità degna di nota per un genere simulativo così affascinante come il tattico napoleonico.
