mercoledì 25 Dicembre 2024

Arcane Legions: primo sguardo alla demo

Dopo averne parlato in più occasioni (qui, qui, qui e qui), durante CiampinoGioca, la Con organizzata dalla Tana dei Goblin Roma, ho avuto modo di provare la demo di questo titolo ed ecco le mie prime impressioni…

La demo ha visto contrapposti uno schieramento di Romani (Legionari, Pretoriani a vapore e Minotauri) e uno schieramento di Hun (Arcieri, Guerrieri di terracotta, e Statue votive). Ogni esercito era formato da 4/5 “mattonelle”, ognuna contente un discreto numero di modelli (dai 4 minotauri ai 12 arcieri hun).  L’effetto visivo è stato abbastanza piacevole, anche se si è giocato con 1/3 circa delle truppe di una partita “piena”.


 


 


 


Ogni mattonella ha gli spazi per contenere i modelli, oltre a (di solito) alcuni spazi aggiuntivi…



Perchè degli spazi aggiuntivi? E’ presto detto. Nel gioco non esistono caratteristiche, ma ogni unità ha una scheda traforata da appoggiare sulla mattonella, su cui sono stampati i valori che acquista la mattonella in base alla posizione dei modelli sulla stessa.
Per fare un esempio, sulla mattonella di Legionari ci sono 10 modelli, e 14 posizioni. Su ogni posizione c’è un simbolo che indica cosa questa comporta (dadi attacco, dadi difesa, movimento e abilità speciali). Mettiamo caso che le 14 posizioni siano 7 attacco, 3 difesa, 4 movimento. A inizio partita potrei disporre i modelli in modo da coprire le posizioni di movimento e difesa, e solo 3 in attacco, mentre una volta arrivato in contatto potrei riorganizzarli per spostare i modelli in attacco. Questo vuol dire che in base a come posiziono i modelli posso cambiare l’efficacia dell’unità, ed eventualmente il ruolo che assume. Aggiungete a questo le abilità speciali, le posizioni particolari che possono assumere solo i Leader e otterrete una enorme varietà potenziale. Questa meccanica, oltre alle interessanti implicazioni strategiche del riposizionare i modelli porta anche ad una naturale diminuzione dell’efficacia dell’unità mano mano che si perdono modelli, meccanica che in altri regolamenti spesso manca o è rappresentata in maniera macchinosa.


Il gioco si svolge con i giocatori che si alternano nel far agire le proprie truppe. Esse possono agire solo tramite la spesa di punti ordine: di solito per compiere un’azione (ce ne sono varie, dall’ordine di movimento a quello di attacco) servono due punti, ma è possibile che costi meno (o più) in base al tipo di unità ed alle abilità speciali. Ogni giocatore ha un totale di punti ordine (nella demo erano otto), una volta spesi si passa al giocatore avversario, e così via. I punti ordine non devono essere equamente divisi, è possibile tranquillamente dedicarli tutti a una sola unità, che può quindi effettuare più azioni, ma non due volte la stessa, a meno che non sforzi (togliere un modello), in quel caso può ripetere l’azione fatta.


Ad esempio, se ho otto punti posso decidere di muovere gli arcieri (2 pt), quindi li riordino (1 pt) per spostarli in attacco, a questo punto li faccio tirare (2 pt). Ora per effettuare di nuovo uno qualunque di questi ordini dovrei sforzare (togliendo un modello) e quindi ripetere l’azione. Io qui ravvedo un paio di punti a mio avviso deboli. Il primo è che poter ripetere una azione (specialmente un attacco) è un enorme bonus, che alcune truppe “deboli” potrebbero fare spesso, al contario delle truppe d’elitè che invece non possono permettersi di perdere pezzi con facilità. Quindi avremmo truppe “scarse” che potenzialmente operano meglio delle elitè. Il secondo punto debole è che se non vengono ordinate le truppe non fanno assolutamente nulla… Non muovono, non combattono non tirano… Questo porta ad alcune situazioni a mio avviso brutte, come unità in posizione periferica che vengono ignorate, arcieri che non tirano al nemico in avvicinamento, truppe impegnate in corpo a corpo che non combattono… Va detto che questo avviene nella demo, quindi è possibile che nel regolamento completo le cose siano diverse.


Il movimento è piuttosto semplice: una unità ha tante “mosse” in base a quanti modelli occupano le posizioni “movimento”, ogni mossa permette di spostarsi di mezza mattonella in avanti o di lato, oppure fare una conversione.



Anche il combattimento è molto semplice: l’unità che attacca tira tanti dadi quanti sono i modelli in posizione “attacco”, mentre quella che difende tira tanti dadi quanti sono i modelli in posizione “difesa”. Di solito i dadi in attacco eccedono quelli in difesa, ma non è sempre il caso. A questo punto si mettono i dadi in ordine di grandezza e si confrontano, i pareggi si ignorano, mentre chi ottiene il punteggio minore subisce una ferita. Nel caso di dadi “scoppiati”, si considerano sempre accoppiati a un “2” e se ottengono un valore peggiore si ignorano.
Ad esempio quindi, se chi attacca tira 7 dadi e ottiene 6,6,4,3,3,2,1 mentre chi difende tira 4 dadi e ottiene 6,5,5,1 in questo caso l’attaccante infligge 3 colpi, mentre il difensore ne infligge 1.


La partita si vince con il maggior numero di  punti vittoria, che si ottengono distruggendo le unità avversarie e conquistando gli obiettivi. L’accento è posto sugli obiettivi, considerando che una unità vale 1 punto, e un obiettivo ne vale 3.


Arcane Legions si propone come collezionabile, ma fino ad un certo punto. Nel gioco esistono unità comuni ed unità mitiche. Le comuni sono i modelli normali, quindi legionari, arcieri etc etc. Questi non sono predipinti ed il contenuto è illustrato su ogni scatola. E’ disponibile per ogni fazione dei booster con le unità Mitiche (Legionari con armature a vapore, Draghi, Mummie): queste sono a sorpresa e sono predipinte (neanche troppo male, anche se nulla di impressionante). E’ possibile ad ogni modo acquistare uno starter set che contiene alcune unità Mitiche visibili, e infine è possibile acquistare un set completo di booster che contiene tutte le unità mitiche del set.



I prezzi dal sito americano sono decisamente interessanti, speriamo che rimangano tali anche nella distribuzione nostrana, perchè il prodotto sembra valere la spesa.


Per concludere, se dovessi descriverlo con una parola userei “Potenzialità”, giacchè a mio avviso ce ne sono molte, e dovrà affrontare alcune criticità come sviluppo e distribuzione che non sono cose da poco, per cui un grosso in bocca al lupo ad un titolo che spero di vedere spesso in giro.

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