Oggi l’associazione Rill(Riflessi di Luce Lunare) ha celebrato i 15 anni diTrofeo Rill con una conferenza volta a guardarsi indietro, ai traguardi raggiunti e alle sfide vinte, e allo stesso tempo a fare il punto della situazione e ragionare insieme su come proseguire, come affrontare le nuove sfide e valorizzare il patrimonio culturale e letterario formato in 15 anni di duro lavoro.
Ma quanti sono effettivamente 15 anni? è difficile rendere l’idea di quanto tempo è passato, Francesco Ruffino risolve questo dubbio presentando in apertura una serie di foto “d’epoca” che apparte rievocare ricordi antichi nei “rillini” che c’erano allora, rendono evidente a qualunque passante (non molti a dir la verità) quanto lontano sia quel tempo. Altresì si passa ai numeri di rito per mettere nero su bianco i traguardi raggiunti: 1875 racconti ricevuti da 10 paesi diversi e quasi lo stesso numero di autori iscritti, segno che la maggior parte dei racconti provengono da autori diversi, e un nome, Trofeo Rill, che ormai viene riconosciuto in tutto l’ambiente come IL concorso letterario per racconti fantastici.
Davanti a tali risultati i ragazzi del
Rill si sono chiesti cosa possono fare e come possono procedere ora, e l’hanno chiesto anche ai vari ex partecipanti del trofeo.
Molteplici le risposte e della più larga varietà e stravaganza, però in particolare quel che esce dal singolare “sondaggio” è che gli autori scelgono
Rill perchè lo trovano affidabile ed autorevole, perchè gli da modo di valutare la qualità dei propri scritti, per la notorietà che conferisce vincerne un’edizione e perchè il trofeo crea connessioni fra loro ed altri autori o editori.
Risultati lusinghieri, ma anche alcuni suggerimenti interessanti: I più dibattuti di questi, in sala, sono le proposte di aggiungere un concorso per romanzi, di restituire delle schede di valutazione a chi non vince per dargli un’idea del perchè, e di buttarsi nell’editoria.
Le prime due vengono accolte, sia dagli autori ex-partecipanti sia da Luca Giuliano della giuria, con una certa freddezza: un premio per romanzi vorrebbe dire sobbarcare le poche risorse a disposizione di un ulteriore lavoro, per giunta molto più esteso di quello che può provenire dal concorso per racconti brevi, e anche le schede di valutazione vengono considerate in sala un’ulteriore carico di lavoro. Luca Giuliano in particolare riguardo queste spiega che non sarebbe mai d’accordo ad attuarle inquanto non saprebbe mai dire in cosa sono “sbagliati” i racconti che non vincono il trofeo: entrano in gioco una serie di parametri più o meno tangibili che non possono essere sottoposti a regole.
Viene proposto anche di rafforzare l’aspetto comunitario del
Rill, creando una community online di tutte queste persone che sono entrate in contatto tramite il trofeo. Su questo sempre Luca Giuliano propone un progetto di narrazione condivisa tramite un sistema noto e regolato.
C’è chi altresì afferma che bisognerebbe addentrarsi anche nel campo della critica letteraria, che potrebbe a suo vedere mantenere più legati al trofeo i vari autori anche dopo aver partecipato (si fà notare che ci sono così tanti autori che hanno partecipato in passato e così pochi presenti all’incontro). Altre proposte riguardano le possibilità di allargare i propri orizzonti: uscire dal circolo che si è creato, magari investire in pubblicità, preparando pubblicazioni speciali da portare nelle fiere di libri piuttosto che nelle librerie. Si parla di provare a fare delle uscite tematiche, con solo fantascienza.
Particolarmente d’accordo Massimo Mongai (scrittore e giurato del trofeo) che ritiene che il trofeo e la pubblicazione correlata non può crescere, si può solo costellare di altre iniziative, pubblicazioni laterali e tematiche, progetti paralleli che allarghino il campo d’azione dell’associazione. Mongai è In forte disaccordo invece con i progetti che prevedano l’interconnessione degli autori, inquanto non crede nelle capacità di collaborazione degli scrittori, che sono a suo vedere troppo individualisti.
Insomma di carne al fuoco ce n’è tanta, tanta che, come fà notare Ruffino, la conferenza arriva al termine quasi inaspettatamente, con tanto ancora da dire e da valutare.
Come portare avanti quello che oltre che un progetto è ormai una tradizione e, in parte, un istituzione? probabilmente serviranno molti altri incontri di questo tipo, magari anche in altra sede, dove i tempi non sono legati ad una (necessaria) tabella di eventi.
Intanto attendiamo la premiazione degli autori vincenti di quest’anno, che si terrà domani sempre qui nella sala Giovanni Ingellis di Lucca Games 2009.