No, non parlo dei redattori di Gioconomicon che corrono come matti per tutta Lucca e si schiantano sui cosplayer, ma del nuovo gioco di corse della Rakham ambientato nell’universo di AT-43, di cui avevamo già parlato qui…
Il gioco si presenta molto bene, con una componentistica curata, una mappa avvincente e molto varia (mi hanno colpito in particolare due sezioni, una larga un solo “spazio” e una piena di muretti). Inoltre tutte le sezioni sono bifaccia, per cui è possibile avere una enorme varietà di piste, sia come tipologia che come lunghezza.
Per quanti conoscono i giochi di corsa in stile Formula Dè molte meccaniche non saranno delle novità, ma il gioco riesce comunque ad avere una sua forte personalità.
Tanto per cominciare l’ambientazione fantascentifica, nel mondo di AT-43 comporta l’esistenza di tre diverse fazioni (Le tre umane), gli U.N.A., i Red Block e gli O.N.I. ognuna con due macchine e due piloti. Ogni macchina ha una sua scheda in cartoncino rigido con le diverse marce, le velocità, i punti Frenata, Sterzata e Nitro (potete immaginare a cosa servono no?), i punti struttura un paio di abilità speciali e un bel buco per il pilota. Perchè un buco per il pilota? Perchè i piloti, pur se “assegnati” alle macchine sono comunque completamente scambiabili, generando una grande quantità di veicoli potenzialmente molto diversi tra loro.
Ogni veicolo condivide le stesse caratteristiche, e due abilità speciali, che possono aumentare qualche punteggio, o dargli abilità speciali. Similmente i piloti hanno una serie di abilità speciali uniche, che gli consentono azioni speciali.
Il “Rush” del gioco sembra molto semplice: in base alla marcia e al regime si hanno un tot di punti movimento, e con un tiro casuale di dadi (dipendente sempre da marcia e regime) si hanno un tot di “cambi di corsia”. Una volta stabilito movimento e cambi di corsia si muove il proprio veicolo, cercando di evitare ostacoli e altri giocatori…
Ma anche no! Qui c’è la parte “Crush”, infatti le macchine posso essere equipaggiate con una varietà di armi, sia a distanza (mitragliette, cannoni, mine!) che a contatto (seghe elettriche, punte), per cui stare indietro non è necessariamente uno svantaggio…
Altra nota interessante è che ogni fazione, o meglio scuderia, ha due piloti non per caso. Uno è il “corridore”, con abilità che tendono a farlo schizzare sulla pista, e l’altro è il “supporto”, che regge meglio gli urti ed è generalmente in grado di eliminare i veicoli avversari. Questo genera una intrigante modalità di gioco a squadre, pur se è possibile sempre giocare da soli.
Il manuale ha due sezioni, una base con le regole semplificate, e una avanzata col regolamento completo e il background, comprensivo di storia personale dei vari piloti.
In definitiva mi sembra un prodotto molto ben curato, che un appassionato di giochi di corse non può non apprezzare.
Beh io l’ho apprezzato! 😀