E il lupo l’ha trovato Cristian Zoli, ideatore del gioco, che se l’era visto sfuggire nel 2001 all’uscita di Lupus in Tabula. Trovare la sua idea appena accennata già realizzata e distribuita da altri sembrava la fine di un sogno, ma il vedere in televisione un concorrente di “bulli e pupe” (vecchio programma spazzatura) mostrare il suo Wherewolf stampato in casa dalla distribuzione gratuita o
n line gli diede nuova linfa.
Così, ben otto anni dopo…
…e con una ingente spesa personale, Cristian ci mostra con estrema soddisfazione il suo prodotto. Una qualità eccezionale dei materiali perché “è un gioco che si potrebbe giocare anche solo con carta e penna, deve valere la pena acquistarlo“, ed una meccanica più completa ma meno ingombrante di quella delle precedenti versioni di questo tipo di gioco (presente in vero in altra forma già dagli anni ’50).
A pensarla allo stesso modo ci sono personalità del calibro di Faidutti, che ne ha voluta una copia, affascinato.
Nella selezione di splendide ed enormi carte prendono vita anche fazioni diverse come banditi, guardie, vampiri… rendendo una varietà necessaria alla longevità del gioco stesso.
A distribuirlo sarà la Raven, che non esponendosi da un punto di vista economico (la produzione è stata a carico dell’autore), si è comunque presa l’onere e l’onore di portarlo al pubblico.
Pare comunque sia giunta finalmente una edizione “definitiva” per gli appassionati del genere.
