La conferenza tenuta dal famosissimo scrittore Michael Moorcock, padre fra le altre cose della saga di Elric di Melnibonè, è stata in assoluto la più seguita di tutto il festival lucchese.
Lo scrittore, nonostante i vari problemi di salute che lo avevano costretto a far più volte spostare diversi appuntamenti previsti nell’arco dei quattro giorni della rassegna, si è trovato di fronte ad una sala conferenze completamente piena ed assolutamente attenta alle sue parole.
L’incontro col pubblico è andato molto bene ed è stato molto interessante, anche se più per la presenza stessa di Moorcock che non per i temi trattati.
Con la partecipazione straordinaria di Robert Gould, illustratore storico delle copertine di Elric e amico personale di Michael, si è delineata la storia degli esordi dello scrittore.
Moorcock che compone storie fin da bambino, che a sedici anni vede pubblicate le sue prime novelle ed articoli, e che poi crescendo si addentra sempre più nel mondo dell’editoria fantasy.
Lo storico primo “contatto” con quello che all’epoca era il riferimento cardinale per tutto il genere letterario di fantasia: Tolkien.
Nulla che non si potesse comodamente leggere sulle pagine di Wikipedia, ma Moorcock è riuscito a trasmettere un tale senso di affabilità ed ironia da mettere tutti a proprio agio, come se si stessero ascoltando le simpatiche storie successe ad un amico, invece che sorbirsi una semplice e piatta conferenza.
Le stesse domande del pubblico per quanto pertinenti e ben formulate non sono andate a rivelare nuove ed eccitanti notizie, salvo aneddoti divertenti e curiosi…
Ad esempio è saltato fuori che il progetto di fare un film su Elric era stato più volte sfiorato, ma mai realizzato per ragioni sia artistiche che meramente commerciali, e che fra tutti i registi e sceneggiatori che l’avevano contattato l’esimio Michael Moorcock aveva preferito su tutti i fratelli Weitz (quelli di American Pie… il cui primo film è stato molto apprezzato dal nostro).
Più nel merito è stato l’ultimo argomento toccato dalle domande, che ha dato l’opportunità di approfondire le tematiche del rapporto fra Legge e Caos, elementi importatissimi per tutto il ciclo del Campione Eterno e ben più sfaccettati e controversi rispetto alla semplicistica opposizione fra Bene e Male a cui tante altre opere letterarie si affidano.