A dispetto (o forse a causa?) dell’attuale periodo di crisi, nel panorama ludico si moltiplicano i nomi di piccoli produttori che sfornano regolamenti a supporto di range magari non troppo estesi ma qualitativamente elevati. Aspetto interessante di questa tendenza è anche il moltiplicarsi di nuove ditte dei Paesi dell’ex Europa dell’Est (chi “bazzica” gli 1/72 storici in plastica conosce già da tempo nomi come Strelets o Zvezda).
Così, anche in questo caso ci troviamo a parlare di un nuovo titolo proveniente da “oltrecortina”: Warcanto, della polacca Dwarf Tales…
C’è da dire, per iniziare, che il complesso delle regole appare ben più stimolante dell’ambientazione di base (il solito “dark fantasy”, dove con la parola “dark” si deve intedere “mondo post-invasione apocalittica di Demoni provenienti da altre dimensioni e devastato da selvagge bande di crudeli e inumani predoni in cui solo pochi valorosi eroi si oppongono alla completa distruzione della civiltà, ecc. ecc.”).
Warcanto è uno skirmish, quindi necessita di un numero limitato di pezzi. Ma è anche e soprattutto uno skirmish che fonde le classiche meccaniche dei wargames tradizionali con i ben noti meccanismi di avanzamento dei personaggi dei giochi di ruolo. Tutto ruota infatti intorno ai “leader”, gli eroi che guidano i nostri manipoli fornendo bonus alle azioni dei singoli guerrieri mediante un articolato sistema di ordini. I leader “salgono di livello” dopo i vari scontri, con tanto di alberi delle abilità e miglioramenti progressivi, assumendo così una personalità tutta loro. Fin qui nulla di nuovo, perché già altri regolamenti prima d’ora avevano previsto meccaniche di avanzamento delle statistiche nell’ambito delle campagne; Warcanto, però, dedica ad esse un’ampia parte delle sue regole, facendone una peculiarità dominante.
Un ampio capitolo dedicato all'”armeria” e alcune “stuzzicanti” regole opzionali (molto bella quella che permette agli eroi di “insultarsi” e sfidarsi a vicenda sul campo di battaglia, aumentandone o diminuendone determinate statistiche) danno poi un giusto apporto di colore alle regole, che peraltro appaiono piuttosto semplici grazie all’utilizzo del dado a dieci facce.
Semplicità, dunque, ma non superficialità. Grazie infatti alle iperdettagliate regole su angolo di visuale, tipologia degli attacchi, statistiche speciali, caratteristiche delle diverse tipologie di armi, Warcanto è un regolamento non privo di una certa profondità e da utilizzare essenzialmente per scontri tra piccoli manipoli di combattenti.
Il tutto è supportato da un range di miniature dal design molto accattivante (per ora abbiamo disponibili nani, orchi e una sorta di elfi selvaggi piuttosto “permalosi”… ma vi sono già “concepts” per altre fazioni, compresa un’interessantissima popolazione umana le cui corazze ricordano molto da vicino quelle dei mitici “ussari alati” polacchi del XVII secolo…) e dalla buona qualità complessiva.
Con Warcanto, dunque, Dwarf Tales – azienda fondata solo nel 2006 – si propone in maniera aggressiva nel campo degli skirmish fantasy, un segmento del mercato wargamistico senz’altro di nicchia ma al momento teatro di forti competizioni tra numerose piccole ditte. Rimane quindi da vedere se questo nuovo produttore polacco riuscirà a stabilire una sua continuativa presenza nel settore, grazie ad un regolamento che tenta di avvicinare due generi ludici – wargame tridimensionale e gioco di ruolo – molto distanti tra loro.
Le regole base di Warcanto sono disponibili in inglese in questo pdf.