“Un blocchetto! Il mio regno per un blocchetto di legno!”
Speriamo che lo spirito del Grande Bardo non se l’abbia a male se riportiamo con questa parafrasi irriverente di una delle sue tragedie più famose la notizia dell’uscita di un nuovo titolo a “blocchetti” edito da Columbia Games, Richard III, un titolo strategico ambientato nella sanguinosa Guerra delle Due Rose che divampò in Inghilterra alla fine del XV secolo tra la Casata di Lancaster e la Casata di York…
Se non conoscete questa piccola ma intraprendente casa statunitense e i suoi “wargames a blocchetti”, considerateli come un incrocio tra lo Stratego e i più classici giochi di simulazione a esagoni o ad area; i giocatori muovono sulla mappa unità rappresentate per l’appunto da quadratini di legno i cui valori sono però riportati solo su una delle facce, risultando visibili unicamente al proprietario: ne risulta un appassionante gioco di manovre contrapposte, in cui i giocatori devono fare i conti con la classica “nebbia di guerra” ignorando fino all’ultimo cosa si troveranno a dover affrontare in battaglia (e improvvisamente vi renderete conto del vero significato della definizione “attacco diversivo”, quando il vostro esercito impegnerà in combattimento unità di scarsa importanza mentre il contingente principale del nemico sarà libero di scorrazzare nelle vostre retrovie!).
Il nuovo arrivato va così ad aggiungersi ad un catalogo molto ricco nel quale figurano tra gli altri il fantasy Wizard Kings, gli storici Napoleon e Hammer of the Scots, il mega-game sulla seconda guerra mondiale composto da Eurofront, Eastfront e Westfront e anche il simulativo Victory ambientato in un generico conflitto moderno.
Richard III si distingue per una buona velocità del gioco (un’ora e mezza o due per una partita completa), per un grande dinamismo (fondamentale la meccanica del “tradimento”, altamente rappresentativa dell’epoca: i nobili dell’avversario possono essere indotti a cambiare campo nel bel mezzo di una battaglia!) e per alcune regole speciali che ricreano appieno quel cruento conflitto (con linee di successione al trono, rivolte, pestilenze, drammatiche cariche di cavalieri corazzati e altro ancora).
Notevole anche la corrispondenza storica delle strategie da adottare per le due fazioni. Se all’inizio la Rosa Rossa dei Lancaster controlla totalmente il territorio inglese, gli agguerriti York possono contare su di un contingente in esilio molto più compatto e – giocando sulla fedeltà “ballerina” dei nobili sparpagliati nei rispettivi feudi – saranno in grado di impadronirsi di Londra e delle regioni limitrofe, ma dovranno essere veloci a farlo perchè con il passare del tempo la maggior forza militare dei loro avversari farà sentire il suo peso. A vincere la guerra civile sarà dunque la fazione che avrà eliminato tutti i pretendenti al trono avversari o che, al termine delle tre manches di gioco, controllerà la maggior parte dei nobili inglesi.
In conclusione, un gioco diverso dal solito, degno erede di quell’Hammer of the Scots che ha riscosso tanto successo negli anni scorsi, molto semplice – ma anche sufficientemente elaborato nelle sue meccaniche – e soprattutto ambientato in un periodo storico a dir poco affascinante. Un’ultima menzione d’onore al supporto di Columbia Games che, come sua abitudine, fornisce sul suo sito il regolamento completo, le FAQ, gli scenari aggiuntivi e perfino un modulo Vassal gratuito per provare il gioco online.