La notizia non è tanto nella produzione di un gioco che comunque già si era ben presentato alle finali del premio Archimede 2008, bensì quanto nel fatto che a produrlo sia stata una cooperativa sociale genovese.
La Lanza del Vasto, impegnata soprattutto nella cura dei più giovani, ha inevitabilmente valorizzato l’importanza del gioco nei processi di apprendimento e sostegno, portando però tale valore oltre l’ordinario utilizzo del mezzo, rendendosi dapprima rivenditrice ed in fine produttrice.
Anche grazie ai buoni rapporti con l’Area Autoproduzione, la cooperativa è stata in grado di scegliere, tra i tanti titoli plausibili, Fairy Power di Antonino Calogero: un gioco semplice dalle meccaniche intuitive (richiama i concetti di Briscola e Poker), partecipativo e con la prospettiva di un vasto bacino di utenza.
Chissà se questo esercizio di “propria esigenza” si svilupperà in qualcosa di gustoso e prolifico per il mondo ludico?
Qualcuno lo sa?
Allora seguiteci, noi li seguiremo.