A differenza di quanto le immagini su BGG possano farci credere non si tratta di un gioco di facciata, bensì di una istintiva trasposizione di ben nota meccanica.
Come accadde in tempi non sospetti per X-Bugs (al secolo Micromutants Evolution), anche Catacombs nasce dall’incontro della passione per vecchi giochi “di strada”, qui della famiglia del più noto Carrom (giocati spesso con i ricercatissimi tappi di latta dei succhi di frutta), con la medesima passione per il gioco moderno pieno di abilità speciali e possibilità alternative.
Questa volta però il tema è ben più classico di quello di Micromutants, si tratta infatti del notissimo EUMATE (Entra Uccidi Mostro Arraffa Testoro Esci) fantasy, nella sua rappresentazione più pura…
Quindi ecco cosa vi troverete ad affrontare aprendo la scatola di Catacombs: alcuni tabelloni in cartone rappresentanti le stanze del dungeon, pedine in legno di varie forme e colori da ricoprire con relative figurine adesive, schede di personaggi e mostri, carte abilità ed equipaggiamenti, tesori.
Mischiando tali elementi esattamente nel modo in cui state immaginando avrete idea dell’interezza del gioco, che si completa infilando alcuni ostacoli (colonnine) sul tabellone, e inserendo diversi livelli di difficoltà.
A giocare sono un Overseer (dungeon master diremmo), e fino a quattro eroi con intenti ben poco amichevoli l’uno nei confronti degli altri: si ottiene infatti la vittoria all’eliminazione dell’avversario, da una schiera o dall’altra. Come eliminare un’intera truppa di mostri e mostroni? Semplice, allo stesso modo in cui vari mostri e mostroni possono eliminare gli eroici invasori: lanciando a suon di schicchere le proprie pedine contro quelle avversarie, un danno a colpo e così sia, per circa un’ora.
Una vera libidine per un giocatore di Pitchcar.
A condire la semplice forza d’urto ci sono ovviamente una serie di capacità speciali tipiche di barbari, elfe, ladre e maghi, dalla furia berserk al lancio di palle di fuoco, contrastati da effetti come la paralisi dei ghoul e l’immunità dei demoni.
Alla fine della lettura del regolamento molto convince di questo titolo, solo rimane un dubbio che colpisce in particolar modo proprio quanti abbiano giocato a Carrom e Pitchcar: riuscirà un tabellone in cartone a soddisfare le esigenze tecniche dello “schiccherare” pedine?
Nulla toglie comunque che una volta padroni del mezzo si possa preferire giocare direttamente sulla superficie di un buon tavolo ligneo…
Già disponibile il semplice regolamento in PDF.
