mercoledì 6 Novembre 2024

Gli Illuminati festeggiano 20 anni dall’arrivo dei servizi segreti

Dal Blog di Bruce Sterling (famoso scrittore di fantascienza) apprendiamo della sua prossima partecipazione ad un evento molto particolare, riguardante la ben nota (nel nostro ambiente) Steve Jackson Games: il ventennale del ride dei servizi segreti negli uffici SJG di Austin, l’1 marzo 1990…

Era l’inizio degi anni ’90, internet era ancora un mezzo usato da pochi, e Austin ospitava molti di questi primi pionieri. Così come ospitò uno storico incidente portato dall’ignoranza: i servizi segreti americani invasero improvvisamente gli uffici della Steve Jackson Games, società che vendeva giochi di ruolo con temi fantascientifici (spesso legati alla cospirazione e alle società segrete), confiscarono tutti i computer della società. SJG fece causa ai servizi segreti e vinse, dando vita ad uno dei casi che definirono la storia della grande rete. Fu anche il primo affrontato dall’EFF (national Electronic Frontier Foundation), e fornì uno spunto per il libro di Bruce Sterling Hacker Crackdown.


 Il caso (provocato da un contesto culturale che non è poi distante da quello italiano odierno… ), costituisce una tale singolarità e importanza storica che per il ventennale l’EFF organizzerà un evento commemorativo in Austin, il 9 marzo prossimo venturo, con la partecipazione di Bruce Sterling (appunto), Steve Jackson e Pete Kennedy (avvocato divenuto famoso per aver vinto la suddetta causa di SJG contro il governo americano), con tanto di degustazione gratuita di birra locale.

Dal canto suo Steve Jackson Games nel suo daily illuminator si limita a citare l’evento e sottolinea che il loro lavoro è quello di fare giochi, e quindi continuano a far quello; la causa di vent’anni fa non è per loro (ovviamente), una battaglia sociale vinta, ma una semplice causa legale per difendere i propri diritti. Cionondimeno ammettono che quel che è successo ha cambiato il modo in cui il governo USA regolamenta l’elemento elettronico informatico globale per eccellenza.

Di certo sarebbe difficile per noi italiani partecipare all’evento, ma è una fetta importante della storia del gioco e dell’incomprensione che questo ha sempre destato nel mondo circostante (condivisa spesso col mezzo elettronico), una di quelle belle storie da raccontare ai propri figli quando magari quello che chiamiamo usualmente “il nostro ambiente” sarà un hobby come un altro.

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