lunedì 23 Dicembre 2024

Focus On – Colorare una miniatura di Ex illis

Come preannunciato, in occasione di PLAY 2010 vi faremo provare Exillis, il nuovo, singolare wargame di Bastion Studio. Ma potevamo accontentarci di mostrarvelo in anteprima esclusiva? Giammai! Vogliamo anche che sia tutto ottimamente dipinto.
Continuiamo quindi con le nostre brevi guide, analizzando questa volta le miniature del gioco…

Le truppe di Exillis si presentano in comodi kit di montaggio, riunite in sprue e divise in squadre.

La preparazione delle miniature è di per se un’affascinante avventura, che richiede solo qualche accessorio modellistico, un po’ di tempo libero e un minimo di buona volontà. Come compagno di questa nostra guida abbiamo scelto uno dei due Sofferenti, tra i pezzi più grandi e caratteristici di Exillis.


Per un’ottima riuscita del lavoro, innanzi tutto è buona norma prendere gli sprue nella loro interezza e lavarli con acqua calda e sapone, spazzolandoli con un vecchio spazzolino da denti.
Pur non essendo indispensabile, questa operazione riduce o elimina del tutto quei grassi di lavorazione che inevitabilmente si depositano sulla plastica al momento dello stampo e che rendono più difficile l’adesione del colore.
Dopo averli sciacquati e asciugati possiamo procedere alla separazione dei vari pezzi dallo sprue. Con l’ausilio di un taglierino o di un bisturi da modellismo separiamo corpi e arti delle miniature dai punti di contatto della griglia, e se necessario le rifiliamo lungo i bordi per eliminare eccessi di materiale lungo le giunzioni.



Tutte le parti della miniatura sono incollabili senza sforzo con poco Super Attack, anche la base si fissa al modello con facilità.
Per comodità, abbiamo fissato con un pezzo di Patafix (gommini adesivi per fissaggi veloci) il modello imbasettato sul tappo di una bomboletta: questo permette di non rovinare o ungere di nuovo il pezzo toccandolo mentre lo si lavora.
Una cosa molto utile nel caso del Sofferente è stuccare le giunzioni: infatti, mentre nelle truppe e nella cavalleria i vestiti e gli accessori dissimulano bene i punti d’incollaggio, il modello scelto è liscio e il suo corpo massiccio è fuso in due metà che lasciano intravedere il punto d’unione.



La cosa più semplice e veloce, oltre che economica, è stuccare con Plastic Putty, prodotto in pasta semiliquida della linea Vallejo (o con analogo prodotto di qualsiasi altra marca, in commercio ce ne sono infiniti). La Putty si spalma con un vecchio pennello a punta fine, che serve sia a depositarla, sia a togliere gli eccessi fintanto che è fresca.
Un altro modo più radicale è applicare della materia verde e con dei pennelli al silicone (strumenti già più specifici!) modellarla per ricostruire a piacimento i volumi. Sul nostro modello sono stati usati entrambi i prodotti.


Finalmente possiamo dare il fondo alla miniatura con uno spray acrilico. Va bene qualsiasi colore, purché non sia a base RAL; i negozi di modellismo offrono prodotti specifici in quantità e varietà. Per il nostro amico abbiamo scelto il bianco, che esalta qualsiasi colore gli venga sovrapposto. La bomboletta deve essere agitata prima dell’uso e tenuta a non meno di 30 cm dalla superficie (in quanti ve lo avranno detto? Ma è importante seguire queste indicazioni: la differenza si vede!).



Dopo aver lasciato asciugare il fondo per qualche ora, siamo pronti per il colore! Tenete presente che sono i vostri modelli: siete liberi di saltare dei passaggi se non v’interessa la perfezione, il modellismo deve essere un piacere!
Abbiamo voluto riprodurre la scala cromatica presentata dal produttore perché ci sembra accattivante, potete però scegliere due tinte opposte fra loro (una calda e una fredda) e distribuirle con lo stesso criterio: si ottengono così effetti spesso sorprendenti!


Iniziamo con un lavaggio controllato: prendiamo una punta di Astronomican Grey (gamma Foundation della Games Workshop) e una punta di Shadow Grey, (tenete presente che per qualsiasi colore indicato esistono corrispettivi d’altre marche). I due colori vanno mescolati e diluiti con una parte uguale d’acqua leggermente saponata (in un bicchiere d’acqua mescolerete una goccia di sapone liquido per lavare i piatti). Quest’espediente aiuterà soprattutto i meno esperti a non formare macchie di colore durante l’applicazione, in quanto il sapone rompe la tensione superficiale dell’acqua ed evita la formazione di gocce sul modello.



La mescola va distribuita lungo tutta la superficie con una densità maggiore nelle zone in ombra, si deposita negli interstizi e poi, con il pennello scarico, lo si tira verso le aree più in luce, come le sommità dei muscoli o le spalle.


Una volta asciugato (i più impazienti usano un fon acceso per velocizzare l’operazione ma attenti a non usare aria calda: vi squaglia la plastica!) preparate una parte di nero, due parti di Scaly green e due parti d’acqua, ripetete il procedimento solo sulle ombre estreme. Per questa colorazione è utile tenere la miniatura rovesciata e toccare tutte le superfici che in quella posizione sono colpite dalla luce.



Come terzo passaggio, preparare una mescola di Warlock purple ed Elf flesh in parti uguali, aggiungete una quantità minima di Astronomican grey per smorzare i toni e applicarla, diluita con due parti d’acqua, sulle zone in luce opposte rispetto a quelle con maggior carico di Shadow gray. In questo modo, una spalla vira verso il blu e l’altra tende al rossastro o al fucsia.
Il torace in ombra, blu nerastro, è contrapposto alla schiena rosso violacea: entrambe le cromie sono presenti ovunque e si bilanciano, creando contrasto.



Quarta fase: delimitiamo i muscoli e fondiamo le ombre con le parti più chiare! La mescola di Astronomican grey con una parte equivalente del colore usato per le ombre risulta ottima per fondere le ombre con le luci. Dove necessario aggiungete anche il Warlock e il nero; non abbiate paura di diversificare.



Enfatizziamo i rilievi: con la costa del pennello passate del bianco poco diluito sui rilievi più in luce e successivamente fate un lavaggio leggero d’inchiostro opaco GW Leviathan Purple su tutta la superficie.



Infine la testa del Sofferente, che si presenta liscia e priva di dettagli. Si presta quindi a diversi effetti pittorici! Il più semplice prevede la creazione di macchie irregolari sul collo o sulla cute con un viola intermedio e una velatura di lilla chiaro per farle sembrate voglie o macchie sottopelle.
Occhi e bocca vanno dipinti di nero e i dettagli della faccia, come bordi in luce, sono tratteggiabili con del bianco diluito.
Infine i toni vanno uniformati e armonizzati con violetto e rosa carne distribuiti diluitissimi con la costa del pennello.



Il Sofferente è così completato e con tutti gli altri pezzi vi aspetta al nostro Focus on di PLAY 2010 a Modena. Venite a provare con noi Exillis il 13 e il 14 marzo!


Foto e pittura di: Flaminia Pozzuoli.
(potete visionare tute le foto degli step di colorazione della miniatura da questa galleria d’immagini, anche in alta risoluzione).

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