venerdì 15 Novembre 2024

Battles of Westeros: A voi il comando

Un po’ alla volta si diradano le nebbie che circondano l’atteso Battles of Westeros. Dopo il combattimento e i terreni, infatti, Fantasy Flight Games ci offre un’ulteriore preview su quello che è uno degli aspetti più controversi del nuovo titolo: il sistema di comando.


 


 


 

L’eliminazione del sistema a sezioni tipico dei giochi alla Commands and Colors (e quindi anche dello stesso Battlelore che – lo ricordiamo – è espressamente citato come gioco ispiratore di Battles of Westeros) non ha comportato l’impiego delle carte per la trasmissione degli ordini alle unità. Solo che, sui campi di battaglia dei Sette Regni, alle carte si affianca anche un’altra opzione: quella dei segnalini comando.


Accumulati con il passare dei turni tirando un certo numero di dadi, questi segnalini permettono di compiere diverse azioni: per ogni segnalino di un certo colore si può impartire un ordine ad una singola unità corrispondente mentre per ogni “bandiera” si può migliorare il livello di morale dell’armata o ridurlo al fine di recuperare un’unità che abbia già ricevuto un ordine nello stesso turno.


Per quanto riguarda le carte, ci troviamo di fronte ad un sistema che ricorda molto da vicino le “carte leadership” di Commands and Colors: Ancients. Giocandole, il comandante potrà attivare un leader e 2 o 3 unità che si trovino all’interno della sua zona di controllo (attenzione, però, perchè facendo così si piazza un segnalino comando sul leader, che può impartire solo un numero limitato di ordini durante lo scontro). In alternativa, alcune carte permettono di accedere a “tattiche” specifiche, abilità speciali che potremo utilizzare a patto che sia soddisfatto un determinato requisito come il raggiungimento di un certo livello di morale dell’esercito o la “spesa” di alcuni segnalini comando.


Nella preview si discute più approfonditamente del diverso impiego tattico dei due sistemi. Laddove le carte ci permettono di attivare più unità nello stesso momento, queste sono comunque una risorsa limitata da usare solo nei momenti realmente critici dello scontro; i segnalini comando, invece, permettono di gestire con precisione anche le truppe distaccate dallo schieramento principale – soprattutto quelle leggere – magari facendole avvicinare ad un leader e tenendole pronte ad un’attivazione combinata al turno successivo.


Finalmente, ci troviamo di fronte a quelle che sono le vere innovazioni offerte da Battles of Westeros. Una gestione combinata di carte e segnalini comando (che suonerà familiare a quanti sono soliti giocare le battaglie “epiche” del sistema Commands and Colors) potrebbe risolvere o quantomeno alleviare l’annoso problema di quelle porzioni dello schieramento che ad un certo punto della battaglia vengono “dimenticate” o nelle quali il comandante non può far nulla poiché privo della carta comando necessaria; inoltre, questo nuovo livello di complessità pur rendendo il gioco meno automatico e quindi meno accessibile ai neofiti puri del wargame, chiede al giocatore di valutare una nuova gamma di opzioni tattiche, il che non è mai una brutta cosa purchè venga abbinata ad una sveltezza generale del sistema di gioco.


Va da sé, comunque, che questa anticipazione spinge coloro che attendono l’uscita di Battles of Westeros a porsi altre domande. Che cosa significa che i comandanti possono dare solo un certo numero di ordini? Quante carte sono in possesso dei giocatori? Come e in quale quantità vengono rinnovati i segnalini comando?


Solo le prossime settimane ci potranno dare le risposte.

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